Finalmente parte un nuovo modo di intendere la formazione in Osteopatia. L’idea che anche noi abbiamo promosso, è che dei colleghi possano presentarsi negli ospedali italiani con l’attestato di un corso di alta formazione, le pubblicazioni scientifiche relative alla ricerca di quell’ambito e una lettera di presentazione del primario del reparto in cui la formazione e la ricerca sia stata sostenuta.

L’obiettivo è che gli osteopati che abbiano tali credenziali possano essere assunti, dimostrando i benefici dell’introduzione dell’Osteopata all’interno della struttura come già accaduto, per esempio, nell’ospedale “Meyer” di Firenze (leggi l’articolo relativo).

La prima occasione è il corso biennale di Osteopatia in ambito Neonatologico-Pediatrico organizzato dalla scuola di osteopatia A.I.O.T.  di Pescara che darà il via al primo seminario dal 22 al 24 marzo prossimo.

A partire dalle ricerche pubblicate nelle riviste scientifiche (eccone un elenco completo) e dall’esperienza raggiunta nel campo della Neonatologia ci sono le condizioni per poter formare dei professionisti della neonatologia che possano operare in tutti i reparti ospedalieri italiani.



Non resta dunque che partecipare al corso e contattare il primario del reparto di neonatologia vicino a casa a cui proporre, innanzitutto il risparmio che il nostro lavoro comporterà alla Asl in termini di giorni di degenza oltre i più importanti benefici che il neonato e tutta la sua famiglia di conseguenza riceveranno.

Se siamo bravi potremmo comunque spingere questa nostra peculiarità attraverso le associazioni e i mezzi di stampa per indurre le strutture ad introdurre questa figura. Se ciò avverrà, la ricerca scientifica che l’Osteopatia italiana sta conducendo in questo ambito a livello mondiale, potrà essere ampliata con numeri veramente significativi e, a quel punto, almeno la “medicina neonatale” dovrà “rassegnarsi” sull’importanza dell’Osteopatia.

Ci piacerebbe che gli altri centri in Italia che lavorano sull’Osteopatia in ambito Neonatologico e pediatrico si unissero a questo nucleo di ricerca cercando un confronto che porterebbe a un potenziamento delle capacità e opportunità per l’Osteopatia tutta. Ci piacerebbe altresì che l’A.I.O.T. recepisse questo confronto e accogliesse questi professionisti e la loro esperienza.

Prestissimo su questi schermi un altro corso simile sul ruolo dell’Osteopatia all’interno dei reparti di neurochirurgia infantile.