Si terrà sabato 16 gennaio a partire dalle 14.30 nell’Auditorium della Casa di Cura Privata del Policlinico di Milano, in via Dezza 48, l’incontro organizzato dall’APO, Associazione Professionale degli Osteopati dal titolo: “Osteopatia: quale futuro per la regolamentazione? – Confronto tra le normative vigenti nei diversi paesi europei”.
Finalizzato a fare il punto sulle normative in materia di Osteopatia in vigore nei diversi paesi d’Europa, l’appuntamento voluto da APO vuole favorire un dibattito costruttivo e orientato alla disciplina della professione osteopatica anche in Italia.
Oltre al presidente dell’Associazione Professionale degli Osteopati, Carlo Broggini, che inaugurerà il pomeriggio con un intervento di apertura alle ore 14.30, sono diverse le personalità del mondo dell’osteopatia e della sanità internazionale che vi parteciperanno: Gert Jan Geode, Presidente del FORE – Forum for Osteopathic Regulation in Europe che riunisce i registri nazionali e le autorità competenti per l’Osteopatia in Europa – che presenterà il documento CEN e un aggiornamento sulle attività normative in Europa. Sarà presente anche Tim Walker, Amministratore Delegato GOsC, il General Osteopathic Council, che porterà all’attenzione dei presenti l’esempio inglese, dove la regolamentazione della professione è avvenuta nel 1993; durante il suo intervento, Walker darà anche ampie indicazioni sul ruolo del registro inglese, mentre da oltralpe, Philippe Sterlingot, Presidente SFDO – il Syndicat Français des Ostéopathes – tratterà il tema della regolamentazione in Francia e il ruolo del suo sindacato.
Dall’Italia Paola Sciomachen, Presidente ROI – Registro degli Osteopati d’Italia – presenterà il ruolo del Registro Italiano e il lavoro svolto ai fini del raggiungimento della regolamentazione professionale anche nel nostro Paese. Concluderà l’incontro il professore Fabrizio Consorti, Docente di Medicina e Chirurgia all’Università La Sapienza di Roma, che arricchirà il confronto con un intervento volto ad approfondire il concetto di “professione” e di “atto sanitario”.