Centotrentanove anni di Osteopatia nel mondo. Anche quest’anno vogliamo rilanciare la data simbolica del 22 giugno per celebrarne il compleanno, omaggiando così il suo padre fondatore Andrew Taylor Still che nel 1874, a partire dagli Stati Uniti d’America, ha dato il via ad un inarrestabile processo di diffusione dell’Osteopatia in tutto il mondo, grazie ai benefici prodotti su milioni di pazienti.

Per la prima volta siamo riusciti a coinvolgere nei festeggiamenti i nostri 2 siti partner, il francese www.osteopathie-france.fr ed il tedesco osteokompass.de per proporre in tutta Europa il 22 giugno come Giornata Mondiale dell’Osteopatia.

Quanto all’Italia, il 2013 è decisamente un anno importante per l’Osteopatia che, benché non sia ancora riconosciuta dallo Stato come professione sanitaria, ha segnato dei passi di tutto rispetto nel panorama del “riconoscimento pubblico”, confermato dall’inequivocabile consenso raccolto da migliaia di pazienti che sono, ad oggi, il principale punto di forza dell’Osteopatia, diffusa soprattutto con il passaparola.
Grande crescita della professione, aumento delle scuole e dei loro standard qualitativi, del numero allievi e di trattamenti svolti: questa la situazione italiana ad oggi, dove infatti l’osteopatia risulta essere tra le medicine non convenzionali più scelte.

Sul fronte politico non possiamo non accennare all’approvazione della legge n. 4 del 14 gennaio 2013 sulle Disposizioni in materia di professioni non organizzate: un tentativo concreto di disciplinare migliaia di osteopati professionisti attraverso una certificazione che tuteli la professione ed i pazienti, a favore di un sistema di qualità che permetta di  rispondere a tre semplici domande: chi sa fare cosa, come lo sa fare, come ha imparato a farlo.
Stando a questa legge, infatti,  gli osteopati  potranno utilizzare il testo dell’Uni – che sarà pubblicato a giorni –  come forma di garanzia sul mercato, consentendo ai pazienti di scegliere tra operatori “accreditati”.



Tra i notevoli passi avanti compiuti dalla professione, la sempre maggiore collaborazione con diversi ospedali italiani. Dal “Meyer” di Firenze al “Fatebenefratelli” di Roma – in cui sono stati istituiti degli ambulatori di Osteopatia – questa disciplina si fa sempre più strada in corsia attraverso numerose collaborazioni in vari reparti ospedalieri. (Vedi sezione Osteopatia in Ospedale).

A renderci fieri e a farci credere fermamente nelle grosse possibilità di affermazione dell’Osteopatia, è il lavoro di ricerca in campo osteopatico condotto dai nostri ricercatori italiani, che senza dubbio rappresenta un valido presupposto per l’affermazione in campo sanitario; sempre più numerose sono infatti le pubblicazioni scientifiche  e sempre maggiore l’affermazione nel mondo dei nostri ricercatori, così come confermato dal celebre Leon Chaitow in un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Bodywork and Movement Therapies dal titolo Italian Osteopathy – An exciting European example (Osteopatia italiana – Un esempio europeo entusiasmante).

Ciononostante riteniamo che le conoscenze di Still siano ancora inesplorate, come per esempio abbiamo rilevato nell’articolo sulla pertosse (area riservata del sito), e per questo suggeriamo a tutti voi un “ritorno alle basi”, proponendovi un fantastico sconto del 20% su tutti i testi della Storia dell’Osteopatia, nella convinzione  che i libri del nostro Maestro Still vadano letti almeno una volta nella vita di un osteopata.

Ci auguriamo di festeggiare il 140° anniversario, l’anno prossimo, nei panni di “professionisti sanitari” e per lo meno di riuscire ad organizzare, con il supporto delle Scuole di Osteopatia e degli osteopati, una manifestazione coordinata a livello nazionale, come da anni proponiamo attraverso il progetto della Onlus Osteoamore.

Auguri, buon compleanno osteopatico a tutti!