Pane, pasta, dolci, ossia gran parte degli alimenti che assumiamo quotidianamente sono prodotti con farina bianca raffinata – tipo 00 per intenderci – un alimento industriale privato di 2 parti fondamentali del seme del grano: la crusca all’esterno ed il germe all’interno (l’embrione).
“La farina 00 ha avuto successo, nonostante non sia buona e non sappia di niente, perché si conserva indefinitamente”. Questo il parere espresso sul tema da Franco Berrino, autorevole studioso di alimentazione e della correlazione tra questa e tumori.Il pane bianco è in effetti una scoperta abbastanza recente; introdotto negli ultimi 60 anni è frutto del progresso industriale ed economico a discapito del mantenimento delle proprietà nutrienti contenute nel frumento integrale, ricco di fibre e di tantissime sostanze contenute nella crusca e nel germe. Per esempio la vitamina E è completamente perduta con la rimozione di germe di grano e crusca; circa il 50% di tutto il calcio, il 70% di fosforo, l’80% di ferro, il 98% di magnesio, il 75% di manganese, il 50% di potassio, e il 65% del rame vengono distrutti. Tra le sostanze che vanno perse nel processo di raffinazione anche circa l’80% di tiamina, il 60% di riboflavina, il 75% di niacina, il 50% di acido pantotenico, e circa il 50% di piridossina.
Ciò che rimane della farina bianca 00 sono solo proteine di scarsa qualità e amido modificato.
“La farina 00 è il più grande veleno della storia, anche se biologica”. Così Franco Berrino definisce la famigerata e sovrautilizzata farina bianca raffinata, durante un servizio andato in onda nel 2009 nella trasmissione di Rai3 “Report”.
Ossido di azoto, di cloro e nitrosyl e perossido di benzoile: questi sono gli agenti chimici utilizzati per “sbiancare” chimicamente la farina. Un agente sbiancante, l’ossido di cloro, combinato con le proteine qualunque siano, ancora rimaste nella farina, produce allossana, un ureide dell’acido mesossalico utilizzato per generare il diabete in animali da laboratorio. L’ossido di cloro serve anche ad allungare la durata di conservazione della farina, ma non è propriamente salutare.
Spesso anche il pane che ci spacciano per integrale è in realtà farina bianca a cui aggiungono la crusca: quindi è un falso integrale che a lungo andare nuoce alla salute: leggi l’inchiesta de Ilfatto.
Come influisce il consumo eccessivo di farina bianca?
Più prodotti raffinati una persona mangia – soprattutto pane bianco – più insulina deve essere prodotta dall’organismo. L’insulina favorisce il deposito di grasso, il passaggio ad un rapido aumento di peso e di trigliceridi elevati, che può portare a malattie cardiache. Nel tempo, il pancreas diventa così carico di lavoro che la produzione di insulina si blocca, e ipoglicemia (poco zucchero nel sangue) o diabete vengono a galla.
Non è un caso che il diabete sia una delle malattie più diffuse negli ultimi decenni. Ci sono bambini che nascono già diabetici negli Usa a causa degli errori alimentari dei loro genitori e in Italia la percentuale di celiachia e intolleranza al glutine (presente nel frumento) cresce ogni anno del 10 %.
Gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati (farina bianca, pasta, lavorati, cibi devitalizzati, etc..) richiedono poco metabolismo ed entrano nel flusso sanguigno rapidamente determinando quindi un improvviso e importante aumento di zuccheri nel sangue, con conseguente produzione di insulina e “stress” del pancreas. Il risultato di tutto questo è una forte diminuzione della glicemia (solitamente entro un’ora), e una conseguente sensazione di letargia, confusione mentale, debolezza e senso falso di fame.
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Bravo Massimo!!!!
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Molto interessante,sarebbe il caso di approfondire.
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