Sarebbero oltre 12 milioni gli italiani affetti da dolore cronico (che perdura cioè da almeno 3 mesi) secondo il “Vademecum sul dolore” realizzato da Federconsumatori con Impact proactive “in action” e ANT, di cui meno della metà sa a chi rivolgersi.

Il dato certo è che se da un lato le cure farmacologiche ad oggi non risultano essere la soluzione del problema – che è addirittura in aumento – dall’altro la sua incidenza in termini economici, nonostante ciò, è molto alta. “Il dolore cronico in Italia ha un costo socio-sanitario e sociale altissimo (circa 2 mld. di euro) – si legge nel documento Federconsumatori – sia direttamente a carico del sistema sanitario nazionale, sia indirettamente, causando assenteismo sul posto di lavoro portando ad una diminuzione della produttività del paese”.

Il quadro allarmante è confermato anche dall’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore, la quale stima che la spesa media sanitaria per gli adulti con dolore severo sia tre volte superiore rispetto a quelli con una patologia senza dolore (leggi qui il documento).

Da un’indagine condotta per il Corriere della Sera da Maria Giovanna Faiella e pubblicata nell’edizione del 6 marzo 2015  (leggi qui l’articolo su Corriere.it) sulle certificazioni rilasciate da 150 Aziende sanitarie locali, è emerso che a fine 2013 erano oltre 370 mila gli italiani con esenzione dai ticket per malattie reumatiche croniche, fortemente invalidanti.



L’Osteopatia rappresenta un valido aiuto perché a fronte di un disturbo che si manifesta col sintomo del dolore, la pratica osteopatica piuttosto che agire sul sintomo, cerca di individuarne la causa per intervenire e ristabilire il normale equilibrio corporeo.
Va fortemente considerato il risvolto in termini economici che il ricorso all’Osteopatia avrebbe sulla riduzione della spesa pubblica e farmacologica destinata alla cura del dolore cronico. In Osteopatia tutte le parti del corpo sono considerate in relazione tra loro, anche quelle che normalmente si è abituati a considerare distanti e indipendenti. In realtà le relazioni neurologiche, meccaniche, vascolari, immunitarie e psichiche sono tutte sempre presenti nel corso di una patologia, sia essa funzionale od organica.

Bisogna sempre tenere a mente che il dolore è un campanello d’allarme che ha il compito di avvertire che qualche cosa nel fisico non funziona.

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