L’Osteopatia italiana fa passi da gigante, tanto da conquistare i complimenti di una delle più autorevoli professioniste del mondo osteopatico, Viola Fryman, la “Queen Mum” (Regina Madre) dell’Osteopatia, come mi piace definirla. Sotto l’eccellente organizzazione di Paolo Tozzi, del direttore scientifico Paolo Zavarella e della Marrapese edizioni, il 2° Congresso Nazionale di Medicina Osteopatica, L’Osteopatia nelle Età della Vita, tenutosi a Roma dal 17 al 20 giugno ha confermato, in linea con la prima edizione, l’orientamento nell’approfondire i temi di un’Osteopatia come arte, scienza e Medicina Manuale Sistemica ed integrata, disponibile a parlare di linguaggio comune e transdisciplinare della ricerca. E proprio quello della ricerca osteopatica è stato il tema centrale del convegno che, nella giornata di apertura, ha focalizzato l’attenzione sulla presentazione di Poster Scientifici e Progetti di Ricerca elaborati nelle scuole di Osteopatia italiane e portati come Tesi di DO negli Anni Accademici 2007-2009. Un’importante passo avanti per l’Osteopatia in questo Paese, certamente favorito anche dall’impegno del ROI nel cercare di incoraggiare lo studio e l’analisi della medicina osteopatica, istituendo all’uopo una sotto commissione di ricerca composta dai responsabili della ricerca di ciascuna scuola.
Molti sono stati gli ospiti di eccellenza, anche internazionali, intervenuti nel corso delle due giornate successive. Articolato in otto sessioni dedicate alle diverse Età della Vita, dalla gestazione alla senescenza, la due giorni dedicata al congresso ha visto infatti la partecipazione di numerosi relatori nazionali ed internazionali che hanno presentato Ricerche e Studi Clinici realizzati nello spirito di un’integrazione tra Medicina e Osteopatia verso una “Medicina Sistemica”. Oltre a Viola Fryman, presenti tra gli altri, anche Paul Chauffour, Siegmar Gerken Ph. D., ECP, HP fondatore e direttore degli Istituti di Core Energetics & Core Evolution a Mendocino in California, l’anatomista olandese Vleeming Andry, redattore delle linee guida per la valutazione e il trattamento del “lumbopelvic pain” (mal di schiena), Raimund Engel presidente dell’O.S.E.A.N. e Michael Patterson, uno dei padri della ricerca scientifica osteopatica a livello mondiale. 
Segno della vicinanza tra Medicina convenzionale ed Osteopatia, la presenza di primari e medici italiani accreditati; in rappresentanza di tutti, la simpaticissima dott.ssa Silvana Boscarino, Medico chirurgo all’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù”, Specialista in Ortopedia e Traumatologia, nonché sostenitrice entusiasta della medicina osteopatica, di cui apprezza i benefici per la salute dei pazienti.
L’applicazione della Medicina Osteopatica come valida e possibile in ogni fase della Vita Umana, nelle sue componenti fisiche, biochimiche, psico-emotive, nonché spirituali è stato il senso di questo interessantissimo congresso; un’importante occasione di incontro, confronto, stimolo e arricchimento personale e professionale del quale hanno potuto beneficiare tutti gli osteopati che, fortunatamente, vi hanno partecipato.