ll ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha risposto ieri all’interrogazione sulle iniziative per il pieno riconoscimento della categoria degli osteopati in diretta su Rai Parlamento durante il Question Time, il tradizionale botta e riposta tra Parlamento e Governo dove, direttamente in aula, i rappresentanti dell’esecutivo rispondono in diretta televisiva, alle interrogazioni dei parlamentari.

“Necessaria una legge – ha detto il ministro – e avviare un lavoro istruttorio con la collaborazione di tutte le associazioni rappresentati l’Osteopatia in Italia”.

(Video della risposta del ministro in fondo alla pagina).



Secondo me la strategia da intraprendere in questo momento potrebbe essere la seguente:

  1. Scriviamo un documento in cui si affermi l’Osteopatia come professione sanitaria e la assoluta complementarietà con la medicina e la fisioterapia, da far firmare a tutti i primari, medici e ricercatori d’Italia con cui abbiamo costruito relazioni in questi anni. L’idea è che ognuno di noi si faccia carico di far firmare questo documento singolarmente dai medici che si riconoscono in questo documento, per poi raccoglierli tutti insieme;
  2. Scriviamo un altro documento da presentare a tutti i politici nazionali che possiamo raggiungere sui nostri territori insieme al documento precedente, che elenchi tutti i vantaggi economici che l’Italia trarrebbe dal riconoscimento dell’osteopatia, per esempio:
    – la formazione universitaria non cadrebbe a carico delle Università grazie alle scuole di osteopatia già presenti sul territorio, che anzi verserebbero un contributo alle stesse Università per essere accreditate.
    – diventando l’osteopatia una professione sanitaria, ci sarà la possibilità per tutti i pazienti di poter scaricare le ricevute. Questo certamente produrrà una maggiore introito di iva da parte dello Stato.
    – la diffusione dell’osteopatia certamente porterà una riduzione dei costi della spesa sanitaria.
  3. Intraprendere un’azione di comunicazione importante, così come già proposto in un mio precedente articolo, coordinata da una task force specializzata in comunicazione e marketing, che venga lanciata contemporaneamente in tutta Italia da tutti gli osteopati, seguendo un documento preparato a livello centrale.

Sempre sulla stessa linea positiva, che in questo momento storico la politica ha intrapreso, voglio rendervi partecipi di un incontro che solo domenica scorsa ho tenuto con l’On. Francesco Boccia (in questo momento presidente della commissione bilancio della camera, di cui qualsiasi legge dello Stato deve avere il parere per essere approvata) che, come sapete, riveste un ruolo primario nel PD, il quale mi aveva già anticipato che i tempi sono maturi per il riconoscimento dell’Osteopatia anche attraverso un sondaggio fatto con i suoi colleghi, promettendomi un incontro la settimana successiva le elezioni con Pierpaolo Vargiu, presidente della commissione Sanità e Affari Sociali della Camera, per concordare insieme un percorso per una legge che riconosca l’osteopatia come professione sanitaria.