Cari amici e colleghi, siamo vissuti in un limbo per quasi vent’anni e questo “ha fatto comodo” un po’ a tutti nel bene e nel male, ma certamente è servito a farci crescere e formare come professione.
Oggi questa condizione non è più possibile grazie, o a causa, dell’attenzione creatasi a partire dalla norma UNI e la norma CEN, che ancora di più ci “costringe” verso la professione sanitaria.
Se potessimo conteggiare quante persone in tutti questi anni sono passate dai nostri studi o che hanno direttamente o indirettamente conosciuto l’osteopatia, potremmo sicuramente parlare ormai di milioni di cittadini italiani, e questo è decisamente un nostro punto di forza che dobbiamo sfruttare.

Il Ministero della Sanità si espresso più volte definendo inequivocabilmente l’osteopatia una professione sanitaria, ma al tempo stesso sostiene che non si può aggiungere un’altra professione se non attraverso una legge. Pertanto non abbiamo scampo.
Al momento l’unica soluzione che abbiamo è una legge che ci tuteli, pertanto ho elaborato una proposta che voglio illustrarvi di seguito:

  1. scrivere una legge con l’aiuto di tecnici che possano darci una mano, concordarla se è possibile con i medici e i fisioterapisti. Fatto ciò, con l’impegno di tutti gli osteopati, contattare tutti i politici nazionali del proprio territorio affinché possano firmarla e promuoverla in Parlamento.
  2. Scrivere un documento di sostegno a questa legge da far firmare a tutti i primari e medici con cui moltissimi osteopati collaborano, sia in ospedale che privatamente.
  3. Pianificare un evento con apice in un giorno concordato dal titolo: “Difendiamo l’Osteopatia” attraverso una serie di iniziative pensate ad hoc:
  • grafica e affissione di cartellonistica 6×3 nei comuni capoluoghi d’Italia che corrispondono, grosso modo, alle città in cui ci sono scuole di osteopatia, realizzati con il sostegno economico delle stesse scuole.
    Le associazioni degli osteopati sosterranno la comunicazione con le affissioni dei classici 50×100 o 100×200 su Roma.
  • Contestualmente all’affissione, la redazione di un comunicato stampa dell’evento da inviare alle maggiori testate giornalistiche nazionali, e che tutti gli osteopati e studenti si impegneranno ad inviare a tutti i giornali del proprio territorio.
  • Lo stesso comunicato stampa, con la stessa immagine che utilizzeremo per i cartelloni, sarà inviato e pubblicato da tutti i siti di osteopatia italiani.
  • Tutti gli osteopati e studenti si impegneranno a rilanciare il comunicato su facebook e attraverso tutti i canali e gruppi in cui sono iscritti.
  • Se necessario, in quella data, faremo dei banchetti in tutta Italia per raccogliere le firme a sostegno della legge che andremo a presentare.

L’obiettivo principale è di arrivare a una legge, ma come minimo l’evento “Difendiamo L’Osteopatia” metterà in chiaro la nostra posizione, e se siamo bravi avremo il sostegno dell’opinione pubblica.
In questo momento dobbiamo essere tutti uniti e spingere nella stessa direzione. Mi piace ritornare sulla metafora del finale di Nemo dove tutti i pesci riescono a rompere la rete perché nuotano nella stessa direzione; ho l’impressione che ci stanno buttando una rete ed è arrivato il momento di nuotare!