Cari amici e colleghi, siamo vissuti in un limbo per quasi vent’anni e questo “ha fatto comodo” un po’ a tutti nel bene e nel male, ma certamente è servito a farci crescere e formare come professione.
Oggi questa condizione non è più possibile grazie, o a causa, dell’attenzione creatasi a partire dalla norma UNI e la norma CEN, che ancora di più ci “costringe” verso la professione sanitaria.
Se potessimo conteggiare quante persone in tutti questi anni sono passate dai nostri studi o che hanno direttamente o indirettamente conosciuto l’osteopatia, potremmo sicuramente parlare ormai di milioni di cittadini italiani, e questo è decisamente un nostro punto di forza che dobbiamo sfruttare.
Il Ministero della Sanità si espresso più volte definendo inequivocabilmente l’osteopatia una professione sanitaria, ma al tempo stesso sostiene che non si può aggiungere un’altra professione se non attraverso una legge. Pertanto non abbiamo scampo.
Al momento l’unica soluzione che abbiamo è una legge che ci tuteli, pertanto ho elaborato una proposta che voglio illustrarvi di seguito:
- scrivere una legge con l’aiuto di tecnici che possano darci una mano, concordarla se è possibile con i medici e i fisioterapisti. Fatto ciò, con l’impegno di tutti gli osteopati, contattare tutti i politici nazionali del proprio territorio affinché possano firmarla e promuoverla in Parlamento.
- Scrivere un documento di sostegno a questa legge da far firmare a tutti i primari e medici con cui moltissimi osteopati collaborano, sia in ospedale che privatamente.
- Pianificare un evento con apice in un giorno concordato dal titolo: “Difendiamo l’Osteopatia” attraverso una serie di iniziative pensate ad hoc:
- grafica e affissione di cartellonistica 6×3 nei comuni capoluoghi d’Italia che corrispondono, grosso modo, alle città in cui ci sono scuole di osteopatia, realizzati con il sostegno economico delle stesse scuole.
Le associazioni degli osteopati sosterranno la comunicazione con le affissioni dei classici 50×100 o 100×200 su Roma. - Contestualmente all’affissione, la redazione di un comunicato stampa dell’evento da inviare alle maggiori testate giornalistiche nazionali, e che tutti gli osteopati e studenti si impegneranno ad inviare a tutti i giornali del proprio territorio.
- Lo stesso comunicato stampa, con la stessa immagine che utilizzeremo per i cartelloni, sarà inviato e pubblicato da tutti i siti di osteopatia italiani.
- Tutti gli osteopati e studenti si impegneranno a rilanciare il comunicato su facebook e attraverso tutti i canali e gruppi in cui sono iscritti.
- Se necessario, in quella data, faremo dei banchetti in tutta Italia per raccogliere le firme a sostegno della legge che andremo a presentare.
L’obiettivo principale è di arrivare a una legge, ma come minimo l’evento “Difendiamo L’Osteopatia” metterà in chiaro la nostra posizione, e se siamo bravi avremo il sostegno dell’opinione pubblica.
In questo momento dobbiamo essere tutti uniti e spingere nella stessa direzione. Mi piace ritornare sulla metafora del finale di Nemo dove tutti i pesci riescono a rompere la rete perché nuotano nella stessa direzione; ho l’impressione che ci stanno buttando una rete ed è arrivato il momento di nuotare!
Io sono d’accordissimo. Credo che l’unica forza politica in grado di andare contro le lobby delle case farmaceutiche sia il 5 stelle…
osteopatia per bambini è con te amico mio, non dimentichiamoci di dimostrare la nostra efficacia nella direzione della salute e il nostro ambito operativo unico e non condivisibile con altre figure sanitarie ciao guglielmo
hai il mio appoggio su tutti i punti. Per quanto riguarda la proposta di Legge secondo me quella di Scilipoti del 2011 è perfetta. Non c’è nulla da inventare se non seguire le indicazioni dell’ OMS.
Sono pienamente d’accordo. Uniti possiamo farcela. Cerchiamo di uscire da questo limbo forzato che l’Italia ci impone!
Concordo Massimo Valente, ma come posse rendermi utile? Attivo?
Concordo a pieno con il tuo piano di azione, avrai sicuramente il mio sostegno. Ritengo che dovresti comunque concordare l’intervento con le nostre sigle ufficiali( ROI in primis) per non sovrapporre gli sforzi e diluirne l’effetto. Se poi mi posso esprimere sull’utilità del coinvolgimento di medici e fisioterapisti direi che è utile come lavare la testa all’asino.
Ciao. Renato
Sono d’accordo anch’io!!!
Ma i disegni di legge c’erano gia, per 3 anni di fila sono passati per la Camera, non vedo il motivo per cui non ci possa essere anche quest’anno la proposta di un ddl per l’osteopatia, quindi non credo ci saranno problemi per la proposta (tra l’altro non mi pareva male il ddl di Grimoldi) , quello che mancava e manca secondo me é proprio il "baccano" da parte nostra,ergo avanti con cartellonistica,eventi e quant’altro.
Sono dì accordo, la priorità deve coincidere con la salvaguardia e riconoscimento di tutti i professionisti e studenti e il mantenimento dell’ Integrità dell’ osteopatia con tutte le sue peculiarità !
Il mio e penso anche altri siti personali degli osteopati professionali pubblicheranno le iniziative.
Valente for president!!!
Assolutamente Sì
Ottima idea…bisognerà a mio modo di vedere coordinare bene i lavori e agire prima che il polverone cali…comunque ATTIVO E DISPONIBILE ANCH’IO!!!
Concordo e aggiungo: inviamo noi tutti una mail al ministro della Sanitá, stile Aavaz, con temoi e contunuto da concordare?
finalmente qualcuno che pensa a cosa fare. Ma il ROI dov’è?
Sono d’accordo con l’iniziare a pienificare strategie d’azione, atrimenti facciamo come i nostri politici che bla, bla, bla…iniziamo magari anche qualche manifestazione, cerchiamo di fare chiarezza perchè vedo nei giornali tante interviste tutte autoreferenziali e gran confuse su formazione e su chi sono glio Osteopati.
Giordan
Buon giorno,
Ma chi è il firmatario di quanto sopra visto che è il riassunto della recente riunione del Roi?
Massimo sono d’accordo e disponibile !!!!
Ma in tutto questo il Roi che fa????con tutte le dovute differenza vi racconto una storia..oltre ad essere osteopata sono un preparatore fisico abilitato FIGC….la nostra associazione che ci tutela è l’assopreparotori….l’unica associazione che aveva la possibilità di negoziare il nostro riconoscimento da parte della federazione italiana gioco calcio e la stipula del contratto collettivo insomma tutta una serie di riconoscimenti che,ci consentono di lavorare….be questo riconoscimento ê arrivato dopo 15 anni…..prima sempre tanti rinvii tanti ostacoli….poi dopo 15 anni appunto abbiamo completamente cambiato i dirigenti ed il presidente (che era sempre lo stesso )dell asso preparatori e solo dopo un anno tutto,quello che sembrava impossibile si ė fatto…..forse è arrivato il momento di cambiare qualcosa all interno del roi???forse ho detto una cavolata….comunque grazie massimo per quel che posso sono a tua disposizione
Esatto! l’unione fa la forza!
Concordo a pieno con Massimo Valente e sono disponibile.
DIFENDIAMO L’OSTEOPATIA!!!!!
io ci sto 🙂
Massimo concordo e rilancio aggiungendo l’utilizzo di una SOTTOSCRIZIONE SU CHANGE.ORG PER RICHIEDERE L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE da diffondere nei nostri studi presso i pazienti. includendo Roi e tutte le organizzazioni. Uniti si vince!!!!
Massima stima e rispetto per gli impegni professionali di cui ti fai carico. Sono con TE al 100×100. E’ importante essere TUTTI UNITI per ottenere qualcosa di importante e definitivo. Un abbraccio.
Si TUTTI UNITI.
yes 🙂
Io sono con voi.
L’osteopatia mi ha cambiato in meglio.
Concordo con quanto è stato detto da Renato Cornacchiari, dobbiamo essere tutti uniti, ma ogni azione secondo me bisognerebbe farla con il ROI e senza il coinvolgimento dei fisioterapisti o dei medici. Ricordatevi che siamo stati attaccati proprio dall’associazione dei fisioterapisti.
Nulla contro i fisioterapisti o medici, ma qui deve intervenire chi capisce la medicina osteopatica. Comunque personalmente non credo che il ROI stia fermo a non far nulla, diciamo al ROI che siamo tutti uniti nel difendere quello che ci siamo guadagnati in tanti anni.
Bravo Massimo.finalmente una proposta sensata e fattiva! Puoi contare sul mio sostegno per quanto riguarda il territorio del levante ligure.
penso sia il momento di essere tutti uniti
Avanti tutta e senza chiedere troppo "permesso"
E’un momento importante per il riconoscimento siamo in tanti possiamo farci sentire mi sembra una buona idea. Bisogna coinvolgere comunque il roi, ciao Massimo
si è ora basta con le solite tiritere politiche all’italiana la gente sa chi siamo non ci confonde la nostra professione è presente da decenni .sono con te grazie
Salve, concordo e …. pronto ad attivarmi.
Siamo pochi per stupire l’opinione pubblica e/o "impietosire" una casta potente come quella dei medici nella loro pressione politica.
È necessario coinvolgere la gente. Le persone dunque che non vogliono rinunciare alla serietà e alla passione che penso tutti abbiamo dimostrato come terapeuti fino a oggi con loro e per loro.
Il ROI dovrebbe organizzare invece una dimostrazione dalla gente per noi per una volta.
Sono pienamente d’accordo e darò il mio contributo. Uniti si vince. Un saluto a tutti.
OK! ci sto!
L’Osteopatia, per i risultati che diamo ogni giorno ai nostri pazienti, non può e non deve essere strumentalizzata nè infangata dallo strapotere delle lobi che controllano il business della sanità in Italia. L’unione e la determinazione possono ottenere grandi risultati, basta crederci, per cui diamoci da fare Io sono pronto !!!
Assolutamente d’accordo!
caro massimo sono d accordo con tutto quello che hai scritto.
su una sola cosa sono assolutamente contrario e mi riesce difficile digerirla. il tuo chiedere collaborazione o "permesso" ai fisioterapisti.continuano ad accusarci di abusivismo,ci ostacolano facendo pubblicita negativa con i pz,ecc ecc ecc
noi non siamo fisioterapisti ne medici siamo OSTEOPATI
lottiamo per quello
grande massimo
Gentile Massimo, innanzitutto grazie per ciò che pubblica su questo sito. vorrei capire meglio quali dovrebbero essere a suo avviso i punti principali di una nuova proposta di legge sulla professione, ovvero in cosa si differenzierebbe da quelle già in essere?
Grazie Massimo per il tuo impegno. Io ci sono.
Presente!
provo a rispondere a tutti i post comparsi sino ad ora.
-A chi faceva riferimento al Roi. Se ho parlato di unità e di tutti non si può prescindere certamente dal Roi. Mi auguro che qualcuno del direttivo legga questo messaggio e che lo faccia proprio, si faccia promotore dell’iniziativa, la coordini e la gestisca. Aspettiamo.
– riguardo al rapporto con i fisioterapisti noi dobbiamo cercare il dialogo, se questo non ci sarà almeno ci abbiamo provato;
– riguardo alle sottoscrizioni online hanno poco peso, ricordiamoci che persino la raccolta di firme dei referendum vengono ignorate, per cui la strada maestra resta quella parlamentare;
– su riempire di email il politico di turno, direi proviamo la strada normale con il coinvolgimento di più politici possibili di tutti gli schieramenti, se non ci dovessimo riuscire troviamo altre strade.
Per partire bisogna scrivere la legge che vogliamo e condividerla con tutti gli osteopati.
Daccordissimo: ma non sarebbe meglio ascoltare prima il ROI?
Bella proposta. Difficile organizzazione.
A meno che qualcuno si dedichi a questo totalmente da subito. Il Roi dovrebbe e potrebbe farlo coinvolgendo i propri iscritti cittá per cittá in azioni comuni. Poi gli stessi osteopati potrebbere chiedere appoggio solidale a pazienti e/o simpatizzanti locali e così via fino ad ottenere un numero sufficiente per avere un’azione" credibile"
Dunque il Roi si dia da fare, il tempo è breve l’avversario è molto forte…
Bene, forza ragazzi!!
I fisioterapisti facciano i fisioterapisti ! E per favore non si immischino negli affari di altri professionisti !!Cercare un dialogo con loro e’ riconoscere implicitamente che hanno voce in capitolo sull’ osteopatia. Noi dobbiamo concordare il nostro futuro inquadramento legislativo soltanto con i colleghi osteopati,con quelli che hanno deciso di fare veramente Osteopatia. (Senza Tecar per intenderci ) E basta.!!!! Sarebbe importante fare degli incontri, possibilmente nella capitale, per
discuterne a voce. Questo è il mio
pensiero.
Credo che sia da concordare una assemblea costituente con il ROI per pianificare proposte di legge e concordare le iniziative a supporto della proposta stessa.
Ciao Riccardo
ciao a tutti, rispondo a Daniele Dassì che vuole sapere chi sono. Sono un’Osteopata Laureato in Scienze Mororie e Laureando in Psicologia Clinica. Quest’anno non ho aderito al ROI in quanto avevo chiesto via mail delucidazioni in merito alle quote che ogni anno abbiamo versato. Personalmente ho aderito al ROI dal 2006 (anno del mio diploma) fino al 2013 e non mi è mai stato mandato un bilancio preventivo e consuntivo di costi e spese. L’ho scritto al presidente e per conoscenza al segretario. La risposta è stata che se avessi voluto tale documentazione avrei dovuto chiedere via raccomandata al commercialista del Registro. Sono consapevole della provocazione che ho fatto ma la risposta non mi ha convinto. Ho fatto un semplice conto della serva: se siamo 1000 osteopati che aderiscono al ROI dove finiscono 350.000 euro ogni anno? Possibile che il regirstro costi così tanto? E poi saremo certamente più di 1000, no? Mi è capitato di chiamare la segreteria perchè un fisioterapista mi ha accusato, tramite esposto alla Procura della Repubblica ancora in corso, di abuso di professione fisioterapica. Il ROI mi ha messo in contatto con un avvocato di Torino il quale mi ha detto che se avesse dovuto difendermi gli sarei costato il doppio visto che la distanza fà differenza (sono di Verona). Quindi mi sono rivolto ad un avvocato non del registro ma locale. Allora mi chiedo: ma a me personalmente cosa dà il ROI?
Questa protesta è personale e non è diretta contro nessuno in particolare ma contro cosa dovrebbe rappresentare il ROI. Come in ogni gruppo, ci sono aspettative e motivazioni che devono essere riconosciute a vicenda. Inoltre il senso di appartenenza viene mantenuto anche dalla trasparenza delle azioni che si compiono. Quindi quando vedrò atteggiamenti diversi sarò in grado di rivedere anche le mie posizioni. Credo di aver risposto a ciò che Daniele probabilmente aveva intuito chiedendo chi sono?
Un saluto a tutti
Giordan
Cari amici osteopati, ho letto i vari commenti pervenuti al portale, e sono d’accordo con l’iniziativa di Massimo. Dobbiamo rimanere uniti, anche se esistono differenze che derivano dalla diversa cultura che sta alla base di ognuno di noi. L’interesse comune è che venga riconosciuta l’Osteopatia, ricordandoci che la maggiore soddisfazione l’otteniamo quotidianamente, svolgendo il nostro lavoro da Osteopata.
Vi voglio bene.
Lucio
Massimo che bella idea! Io ci sono!
al di la del roi che ci dovrebbe rappresentare ,e diciamolo "ha cannato alla grande"credendo di aver baipassato tutto e tutti con UNI.
quesgta interrrogazione ci ha fatto capire che bisogna passare da li per avere qualcosa.
se no parliamo, con gli inferimieri,le ostretiche,psccologi ,ortottisti,chiediamo il permesso,l autorizzazione ,il benestare a tuute le figure sanitarie che esistano. A questo non ci sto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Io vorrei che l’osteopatia venisse riconosciuta per quella che e’.Poi vorrei dire a tutte le categorie,cosi non facciamo riferimento specifico ai cari dottori che tali sono e cosi vanno chiamati, che dietro ogni OSTEOPATA collaborano vari specialisti e che L’OSTEOPATIA come dicono qui in alta savoia
E’ NAT’ COS'(una altra cosa) non e’ FIsioterapia tanto utile e Necessaria .
Si tratta del nostro futuro, sono disposto a tutto.
Ottima strategia comunicativa, mi piacerebbe sapere che ne pensa il ROI. Bravo Massimo.
non si puo prescindere dal roi, ok, perche ha i numeri dalla sua parte, ci sto.
Ma diciamo che ha pisciato fuori dal vaso,con che? con UNI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!pensava di baipassare e autoregolamentarsi senza pagare dazio?in italia? stanno fuori!!!!!!!!!!!!!!
Bisogna passare da li e chiedere la utorizzazione li ,dai POLITICI a ROMA .
parliamo con i medici ,mi sta bene, chiediamo consigli ai tecnici su come presentare ed impostare una proposta di legge,mi sta benissimo. Ma non chiedetemi di parlare e dialogare con i fisioterapisti per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vorrei che L’OSTEOPATIA venisse riconosciuta per quello che e’,con tutti i suoi limiti anche , cosi i medici stanno tranquilli(che qua nessuno vuole fare il medico),e i fisioterapisti anzi dottori in fisioterapia cosi si rilassao e pensano a fare bene il loro lavoro ,come tanti, che conosco e collaboro. Come dicon qui in alta savoia "L’OSTEOPATIA E’ NAT’ COS’"( e un altra cosa)cosi sdrammatizziamo un po’
saluti a tutti
Scusate, solo una domanda tecnica…ma secondo voi o in base alle informazioni in vostro possesso,quali implicazioni potrebbe avere ora il parere del ministro della salute se si verificasse una contestazione di abuso di professione sanitaria nel caso di danni ad un paziente? Non tanto dal punto di vista giuridico ma piuttosto da quello assicurativo. Quali posizioni potrebbero assumere le assicurazioni di professionisti che non sono in possesso di un titolo sanitario? Siccome tutto va bene finchè va bene…ma in caso di danno riconosciuto chi pagherebbe? Si potrebbero ipotizzare risarcimenti al paziente da parte delle assicurazioni che poi potrebbero far valere il principio di rivalsa sul professionista dichiarato "abusivo"? Avendo chiesto il parere di un legale sembra che ad oggi il parere del ministro non abbia valore di norma giuridica. Manca una normativa che abbia valore di legge.
In ogni caso mi farebbe piacere sapere di più su una questione così delicata…
Grazie a tutti quelli che mi daranno delucidazioni.
Isabella
Ottima proposta Massimo sono con te!! Dovremmo inoltre essere presenti all’assemblea del Roi del 23 Maggio a Roma x votare colleghi che ci rappresentino meglio di come e’ stato fatto fino ad ora!!
Solo in Italia, solo in questo strabeneddo, o stramaledetto paese, si possono creare situazioni come quelle relative all’osteopatia: il ministero la riconosce come professione sanitaria senza una legge che la definisca o la tuteli come professione sanitaria. La burocrazia, gli impicci, gli imbrogli, le situazioni sempre poco chiare in modo da confondere i cittadini: questa è l’Italia!!! Secondo il mio parere solo un intervento presso la corte europea di Bruxelles potrebbe indurre il governo italico a intraprendere finalmente la via legislativa per inquadrare l’Osteopatia, e forse altre discipline, in un costesto serio, validante e soprattutto nell’interesse dei cittadini italiani che sempre più numerosi affidano la loro salute a questa disciplina.
Carissimo Massimo Valente io sono d’accordo con te. Per il mio futuro e per quello di tantissimi osteopati mi rendo disponibile a mobilitarmi in questo tuo ben articolata strategia. Tuttavia vorrei tanto capire qual’è la strategia del ROI. Vorrei leggere qualche opinione dei docenti delle scuole, fin’ora sento solo un silenzio assordante.
Buongiorno, onestamente dopo aver letto tutti i post , un po’ di confusione anche tra di noi c’è . Secondo me sarebbe utile fare chiarezza sulla figura dell osteopatia da un punto di vista operativo in primis, e da un punto di vista verbale poi. Il numero delle scuole ROI o non ROI , è cresciuto in maniera esponenziale e invece di difendere la figura OSTEPATA e il suo operato tutti si permettono troppo di guardare il conto corrente. I signori FISIOTERAPISTI, che tanto si permettono di parlare è da troppo tempo che portano avanti un azione prettamente politica per salvaguardare i loro diritti e a mio modesto parere non i Loro Doveri, non dobbiamo fare lo stesso errore.
Mettiamoci a parlare tutti la stessa lingua e se serve rimaniamo uniti a combattere contro chi si vende con il nostro titolo senza averlo realmente raggiunto o lo ha raggiunto con strade abbreviate…. Solo quando si arriverà ad una figura ben delineata senza figure aberranti, forse un certo peso politico lo si può pretendere.
Coloro che aprono determinate scuole sono nostri colleghi quindi questo ci deve fare riflettere/ muovere in una giusta direzione. Buon lavoro a tutti
Sono pienamente d’accordo , l’unione fa la forza
io sono d’accordo con Massimo Valente . Per il mio futuro e per quello di tantissimi osteopati mi rendo disponibile a mobilitarmi in questa ben articolata strategia. Tuttavia vorrei tanto capire qual’è la strategia del ROI. Vorrei leggere qualche opinione dei docenti delle scuole, fin’ora sento solo un silenzio assordante.
Sono osteopata Belga di origine italiana e lavoro una settimana al mese in Friuli.Ho assistito a Bruxelles alle riunione a livello Europeo alla CEN per definire la norma europea dell osteopatia,l.La posizione un’anima varie della delegazione Belga era di definire un Cursus di osteopatia a livello Universitario .
Le difficoltà sona arrivate dalle delegazione nazionale nelle quale erano presenti i rapresentanti dei medici e delle varie scuole private.
La domanda mia e questa : e pronta la professione osteopatica in Italia a difendere la serietà di questa fantastica professione basata su un insegnamento scientifico
Mi sembra un’ottima iniziativa, certo non semplice da realizzare, ma ogni muta è una caduta , ogni volta che si cambia "stato " esiste un momento di crisi , ma ne vale sicuramente la pena! Grazie per il tuo impegno .Mauro
Mi sembra una buona idea cerchiamo di essere compatti
Io ci sono ottima iniziativa, Massimo. Sono altresì convinto, e concordo con altri colleghi, che il ns riconoscimento giuridico riguarda unicamente la nostra figura professionale, non altre. Se cercassimo appoggio (politico) con medici fisioterapisti ecc., essi limiterebbero sicuramente le nostre rivendicazioni . Coinvolgiamo le varie associazioni che vogliono rappresentarci in ambito istituzionale e uniti insieme ,come tu proponi, diritti alla meta.
Perfetto, direi che è ora.
Ma scusate ma questo ministro a chi ha chiesto cos’è l’osteopatia? alla d’Urso?
d’accordissimo con Ezio Romeo, puntiamo sui 5 stelle, sono gli unici che capiscono qualcosa
Sono d’accordo….. Sugg. La realizzazione di un "parere pro veritate" eseguito da professori universitari delle facoltà di medicina….
Serve un "parere proveritate" scritto da professori universitari delle facoltà di medicina e firmato dagli stessi…
Carissimo Massimo,
apprezzo il tuo sforzo di stesura di questo progetto di difesa e lo condivido appieno.
Faccio alcune considerazioni sui punti chiave:
1) spulciando su internet, da un esame frettoloso, ho visto che sono state presentate finora, diverse proposte di legge: il 30-03-2011 dall’On. Scilipoti, il 14 – 02-2012 dagli On. Grimoldi, Meroni, ecc., il 29-05-13 dall’On. Grimoldi . E forse altre proposte oltre quelle menzionate.
Mi chiedo se non sia possibile riutilizzare o riadattare già queste, se corrispondono alle nostre richieste e per non perdere altro tempo e fatica.
2) il documento di sostegno dell’osteopatia,secondo me, va fatto molto stringato e chiaro. Penso che i medici con cui collaboriamo non avranno difficoltà a firmarla. Per lo meno ci proviamo.
3) pianificazione evento :ok
Grazie della collaborazione,
Pierfrancesco Piotti
Apprezzo l’entusiasmo che massimo dimostra con il suo articolo è se finissero molti come lui probabilmente saremmo su altre "reti" credo tuttavia che sono serve solo questo. Prima di tutto occorre normare le scuole ed il percorso formativo. In modo da creare un percorso con studi clinici seri e non in hall da alberghi come propongono alcune scuole! come possiamo presentarci al mondo scientifico, ai medici e sugli stessi fisioterapisti se alcune delle nostre scuole che rilasciano i titoli non hanno nemmeno la clinica? A voi la risposta.
Ciao a tutti,
credo che uno dei nodi cruciali sia quello di coinvolgere le Università. Qualche scuola lo sta già facendo. Si tratta però non di istituire corsi Master con costi esorbitanti, ma di cercare di vedere se c’è la possibilità di far partire qualche corso di Laurea universitario coinvolgendo il MIUR (ad esempio a Padova esiste il corso universitario in Optometria, malgrado la professione non sia ancora riconosciuta). Interessante quel Professore Nicola Vanacore, che si occupa di ricerca… Il problama nasce dal fatto che dobbiamo dimostrare alla comunità scientifica che non siamo dei ciarlatani. C’è un abisso tra la nostra condizione clinica che viviamo tutti i giorni e quello che significa fare ricerca, ad esempio. Io l’ho visto intraprendendo la facoltà di Psicologia. Forse se riuscissimo a contattare qualcuno che ha a che fare con il MIUR si potrebbe iniziare un dialogo anche sul piano istituzionale. Le scuole e il ROI mi sembrano troppo autocentrati nei loro interessi finanziari. Potrei essere d’accordo nel provare con il Movimento 5 Stelle, ma anche loro hanno seri problemi a livello politico.Non so, che pensate?
Giordan
Proporrei addirittura un incontro tra noi del blog al di fuori del ROI e delle scuole…
G
Stiamo solo attenti al fatto che (probabile) diventando professione sanitaria non ci siano i soliti medici che cercheranno di "impossessarsene" come accadde in passato con l’agopuntura, che pian pianino ha perso credibilità ed efficacia non essendo praticata da chi effettivamente "sapeva". In Italia si cade sempre nella trappola in cui chi sa non può e chi può non sa…… che nessuno me ne voglia è un parere ed un convincimento personale…dato che sono passato mio malgrado attraverso vicende giudiziarie (dalle quali uscito assolto ma con qualche "livido")
Salve io sono docente in un master di tor vergata (medicina) di posturologia clinica e osteopatia….prof Gaetano Gigante…….
D’accordo con Valente, disponibile ma per favore lasciamo fuori fisioterapisti e medici, solo gli Osteopati possono giudicare gli Osteopati.
E…… solo i Pazienti possono dire se l’Osteopatia è efficace e risolutiva …. La scientificità …?
Il cambiamento e la normativa dell’osteopatia avverrà, oggi o domani, ma avverrà. In questa prospettiva tutti dobbiamo avere le idee di quale posizione e strategia assumere. Massimo concordo con la linea e con le specifiche che hai fatto successivamente nei commenti. Io suggerisco di strutturare un documento che in forma ufficiale venga consegnato, messo agli atti e votato in assemblea. Il documento avrebbe più finalità. Il documento dovrà richidere sia chiarimenti ma al momento in particolare un rinnovo di azione, in particolare di tipo parlamentare e politico, a questo documento allegato il vaglio coordinato e deciso di quanto tu stesso hai posto in ordine, che pur se prorompente deve essere a mio avviso valutato e messo tra le possibilità di azione, leva importante è l’applicazione dello statuto prima (cosa che sarebbe credo stravolgente) e dell’eventuale aggiornamento /integrazione subito dopo. Al momento visto le forti spaccature dell’osteopatia italiana è utile e opportuno agire dall’interno e in forza dell’unità. Alcuni colleghi stanno agendo, il come e verso cosa io non lo so, spero bene è ho fede, visto tra l’altro che qualunque azione si rifletterà nella storia e nella famiglia di ognuno di noi. Prepariamo un domuneto, sarà solo il primo passo, schietto, lineare e be definito.
Sono d’accordo sulla stesura di una bozza di documento da proporre in assemblea. Ma r
resto perplesso sul voler coinvolgere nella battaglia per la nostra professione altre categorie che hanno interessi diametricalmente opposti ai nostri.
Cari colleghi, pensando di farvi cosa gradita, vi giro un sunto della email inviatami questa mattina dal ROI.
PROFESSIONE OSTEOPATA;QUALE FUTURO ALLA LUCE DEI NUOVI AVVENIMENTI –
RIUNIONE A ROMA SU INTERPELLANZA BINETTI-LORENZIN
VI INVITO A PARTECIPARE IL 17 APRILE 2014 PRESSO SEDE CNA A ROMA IN PIAZZA MARIANO ARMELLINI 9/A ORE 10.30, PER FARE CHIAREZZA, RACCOGLIERE SUGGERIMENTI E STUDIARE INIZIATIVE.
EDOARDO ROSSI
Ok discutere può essere giusto ma in effetti ormai sono anni che si discute, andiamo vanti noi rinnovando nei passi, occorre attivarsi e subito. basta rinviare e mezz soluzioni.
Cari colleghi, pensando di farvi cosa gradita, vi giro un sunto della email inviatami questa mattina dal ROI.
PROFESSIONE OSTEOPATA;QUALE FUTURO ALLA LUCE DEI NUOVI AVVENIMENTI –
RIUNIONE A ROMA SU INTERPELLANZA BINETTI-LORENZIN
VI INVITO A PARTECIPARE IL 17 APRILE 2014 PRESSO SEDE CNA A ROMA IN PIAZZA MARIANO ARMELLINI 9/A ORE 10.30, PER FARE CHIAREZZA, RACCOGLIERE SUGGERIMENTI E STUDIARE INIZIATIVE.
EDOARDO ROSSI
Io ci sono
sono con te, ma prima bisogna fare chiarezza su chi può accedere alla formazione di osteopata. Per non parlare dei crediti ECM.
Giovedì 17 a Roma mi raccomando numerosi il Presidente E.Rossi si confronterà con i soci roi, gli argomenti sono molto delicati, di conseguenza e importantissimo che ognuno di Voi si faccia un ideaa personale di quanto e accaduto e potrà accadere,per il futuro dell’osteopatia e dell’associazione.
F.Scolaro
Se c’è volontá politica di risolvere il problema e buon senso la soluzione si trova. Per es. rendendo equipollente la laurea in s. M. Con quella tdr Come giá proposto anni fa o programmando un corso di qualche mese realizzato un week end al mese e allungando il full time di 1 anno dandogli un riconoscimento sanitario. Questo al fine di evitare situazioni di imbarazzo di migliaia di professionisti che per decenni svolgono con serietá il proprio lavoro e dare un futuro " serio" alla nostra progressione che,ricordiamo, ha una visibilitá europea.
e riunione sia…! ci vediamo a maggio allora.
non credete che si stia perdendo tempo in chiacchere? Il presidente del ROI appunto, come comunicato dal collega Achille Froja e dallo stesso Edoardo Rossi invita tutti a partecipare al 17 aprile per fare chiarezza. Un caloroso saluto a tutti
Propongo di istituire, oltre alle altre iniziative da te proposte, una giornata nazionale di accesso all’osteopatia per una prima valutazione gratuita.
hai il mio appoggio su tutti i punti. Per quanto riguarda la proposta di Legge secondo me quella di Scilipoti del 2011 è perfetta. Non c’è nulla da inventare se non seguire le indicazioni dell’ OMS.
Ma i disegni di legge c’erano gia, per 3 anni di fila sono passati per la Camera, non vedo il motivo per cui non ci possa essere anche quest’anno la proposta di un ddl per l’osteopatia, quindi non credo ci saranno problemi per la proposta (tra l’altro non mi pareva male il ddl di Grimoldi) , quello che mancava e manca secondo me é proprio il "baccano" da parte nostra,ergo avanti con cartellonistica,eventi e quant’altro.
Sono pienamente d’accordo. Uniti possiamo farcela. Cerchiamo di uscire da questo limbo forzato che l’Italia ci impone!
Concordo Massimo Valente, ma come posse rendermi utile? Attivo?
Concordo a pieno con il tuo piano di azione, avrai sicuramente il mio sostegno. Ritengo che dovresti comunque concordare l’intervento con le nostre sigle ufficiali( ROI in primis) per non sovrapporre gli sforzi e diluirne l’effetto. Se poi mi posso esprimere sull’utilità del coinvolgimento di medici e fisioterapisti direi che è utile come lavare la testa all’asino.
Ciao. Renato
Il mio e penso anche altri siti personali degli osteopati professionali pubblicheranno le iniziative.
Assolutamente Sì
Sono d’accordo anch’io!!!
Sono dì accordo, la priorità deve coincidere con la salvaguardia e riconoscimento di tutti i professionisti e studenti e il mantenimento dell’ Integrità dell’ osteopatia con tutte le sue peculiarità !
Valente for president!!!
finalmente qualcuno che pensa a cosa fare. Ma il ROI dov’è?
Sono d’accordo con l’iniziare a pienificare strategie d’azione, atrimenti facciamo come i nostri politici che bla, bla, bla…iniziamo magari anche qualche manifestazione, cerchiamo di fare chiarezza perchè vedo nei giornali tante interviste tutte autoreferenziali e gran confuse su formazione e su chi sono glio Osteopati.
Giordan
Esatto! l’unione fa la forza!
Concordo a pieno con Massimo Valente e sono disponibile.
DIFENDIAMO L’OSTEOPATIA!!!!!
Massimo sono d’accordo e disponibile !!!!
Concordo e aggiungo: inviamo noi tutti una mail al ministro della Sanitá, stile Aavaz, con temoi e contunuto da concordare?
Ottima idea…bisognerà a mio modo di vedere coordinare bene i lavori e agire prima che il polverone cali…comunque ATTIVO E DISPONIBILE ANCH’IO!!!
Ma in tutto questo il Roi che fa????con tutte le dovute differenza vi racconto una storia..oltre ad essere osteopata sono un preparatore fisico abilitato FIGC….la nostra associazione che ci tutela è l’assopreparotori….l’unica associazione che aveva la possibilità di negoziare il nostro riconoscimento da parte della federazione italiana gioco calcio e la stipula del contratto collettivo insomma tutta una serie di riconoscimenti che,ci consentono di lavorare….be questo riconoscimento ê arrivato dopo 15 anni…..prima sempre tanti rinvii tanti ostacoli….poi dopo 15 anni appunto abbiamo completamente cambiato i dirigenti ed il presidente (che era sempre lo stesso )dell asso preparatori e solo dopo un anno tutto,quello che sembrava impossibile si ė fatto…..forse è arrivato il momento di cambiare qualcosa all interno del roi???forse ho detto una cavolata….comunque grazie massimo per quel che posso sono a tua disposizione
Massimo concordo e rilancio aggiungendo l’utilizzo di una SOTTOSCRIZIONE SU CHANGE.ORG PER RICHIEDERE L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE da diffondere nei nostri studi presso i pazienti. includendo Roi e tutte le organizzazioni. Uniti si vince!!!!
Si TUTTI UNITI.
Buon giorno,
Ma chi è il firmatario di quanto sopra visto che è il riassunto della recente riunione del Roi?
sono con te, ma prima bisogna fare chiarezza su chi può accedere alla formazione di osteopata. Per non parlare dei crediti ECM.
e riunione sia…! ci vediamo a maggio allora.
Propongo di istituire, oltre alle altre iniziative da te proposte, una giornata nazionale di accesso all’osteopatia per una prima valutazione gratuita.
non credete che si stia perdendo tempo in chiacchere? Il presidente del ROI appunto, come comunicato dal collega Achille Froja e dallo stesso Edoardo Rossi invita tutti a partecipare al 17 aprile per fare chiarezza. Un caloroso saluto a tutti
Io sono d’accordissimo. Credo che l’unica forza politica in grado di andare contro le lobby delle case farmaceutiche sia il 5 stelle…
osteopatia per bambini è con te amico mio, non dimentichiamoci di dimostrare la nostra efficacia nella direzione della salute e il nostro ambito operativo unico e non condivisibile con altre figure sanitarie ciao guglielmo
E’un momento importante per il riconoscimento siamo in tanti possiamo farci sentire mi sembra una buona idea. Bisogna coinvolgere comunque il roi, ciao Massimo
Siamo pochi per stupire l’opinione pubblica e/o "impietosire" una casta potente come quella dei medici nella loro pressione politica.
È necessario coinvolgere la gente. Le persone dunque che non vogliono rinunciare alla serietà e alla passione che penso tutti abbiamo dimostrato come terapeuti fino a oggi con loro e per loro.
Il ROI dovrebbe organizzare invece una dimostrazione dalla gente per noi per una volta.
Bravo Massimo.finalmente una proposta sensata e fattiva! Puoi contare sul mio sostegno per quanto riguarda il territorio del levante ligure.
caro massimo sono d accordo con tutto quello che hai scritto.
su una sola cosa sono assolutamente contrario e mi riesce difficile digerirla. il tuo chiedere collaborazione o "permesso" ai fisioterapisti.continuano ad accusarci di abusivismo,ci ostacolano facendo pubblicita negativa con i pz,ecc ecc ecc
noi non siamo fisioterapisti ne medici siamo OSTEOPATI
lottiamo per quello
grande massimo
si è ora basta con le solite tiritere politiche all’italiana la gente sa chi siamo non ci confonde la nostra professione è presente da decenni .sono con te grazie
Concordo con quanto è stato detto da Renato Cornacchiari, dobbiamo essere tutti uniti, ma ogni azione secondo me bisognerebbe farla con il ROI e senza il coinvolgimento dei fisioterapisti o dei medici. Ricordatevi che siamo stati attaccati proprio dall’associazione dei fisioterapisti.
Nulla contro i fisioterapisti o medici, ma qui deve intervenire chi capisce la medicina osteopatica. Comunque personalmente non credo che il ROI stia fermo a non far nulla, diciamo al ROI che siamo tutti uniti nel difendere quello che ci siamo guadagnati in tanti anni.
OK! ci sto!
Sono pienamente d’accordo e darò il mio contributo. Uniti si vince. Un saluto a tutti.
Salve, concordo e …. pronto ad attivarmi.
L’Osteopatia, per i risultati che diamo ogni giorno ai nostri pazienti, non può e non deve essere strumentalizzata nè infangata dallo strapotere delle lobi che controllano il business della sanità in Italia. L’unione e la determinazione possono ottenere grandi risultati, basta crederci, per cui diamoci da fare Io sono pronto !!!
Bella proposta. Difficile organizzazione.
A meno che qualcuno si dedichi a questo totalmente da subito. Il Roi dovrebbe e potrebbe farlo coinvolgendo i propri iscritti cittá per cittá in azioni comuni. Poi gli stessi osteopati potrebbere chiedere appoggio solidale a pazienti e/o simpatizzanti locali e così via fino ad ottenere un numero sufficiente per avere un’azione" credibile"
Dunque il Roi si dia da fare, il tempo è breve l’avversario è molto forte…
Assolutamente d’accordo!
Gentile Massimo, innanzitutto grazie per ciò che pubblica su questo sito. vorrei capire meglio quali dovrebbero essere a suo avviso i punti principali di una nuova proposta di legge sulla professione, ovvero in cosa si differenzierebbe da quelle già in essere?
Presente!
Avanti tutta e senza chiedere troppo "permesso"
Grazie Massimo per il tuo impegno. Io ci sono.
provo a rispondere a tutti i post comparsi sino ad ora.
-A chi faceva riferimento al Roi. Se ho parlato di unità e di tutti non si può prescindere certamente dal Roi. Mi auguro che qualcuno del direttivo legga questo messaggio e che lo faccia proprio, si faccia promotore dell’iniziativa, la coordini e la gestisca. Aspettiamo.
– riguardo al rapporto con i fisioterapisti noi dobbiamo cercare il dialogo, se questo non ci sarà almeno ci abbiamo provato;
– riguardo alle sottoscrizioni online hanno poco peso, ricordiamoci che persino la raccolta di firme dei referendum vengono ignorate, per cui la strada maestra resta quella parlamentare;
– su riempire di email il politico di turno, direi proviamo la strada normale con il coinvolgimento di più politici possibili di tutti gli schieramenti, se non ci dovessimo riuscire troviamo altre strade.
Per partire bisogna scrivere la legge che vogliamo e condividerla con tutti gli osteopati.
Daccordissimo: ma non sarebbe meglio ascoltare prima il ROI?
I fisioterapisti facciano i fisioterapisti ! E per favore non si immischino negli affari di altri professionisti !!Cercare un dialogo con loro e’ riconoscere implicitamente che hanno voce in capitolo sull’ osteopatia. Noi dobbiamo concordare il nostro futuro inquadramento legislativo soltanto con i colleghi osteopati,con quelli che hanno deciso di fare veramente Osteopatia. (Senza Tecar per intenderci ) E basta.!!!! Sarebbe importante fare degli incontri, possibilmente nella capitale, per
discuterne a voce. Questo è il mio
pensiero.
Bene, forza ragazzi!!
D’accordo con Valente, disponibile ma per favore lasciamo fuori fisioterapisti e medici, solo gli Osteopati possono giudicare gli Osteopati.
E…… solo i Pazienti possono dire se l’Osteopatia è efficace e risolutiva …. La scientificità …?
Sono d’accordo sulla stesura di una bozza di documento da proporre in assemblea. Ma r
Ok discutere può essere giusto ma in effetti ormai sono anni che si discute, andiamo vanti noi rinnovando nei passi, occorre attivarsi e subito. basta rinviare e mezz soluzioni.
Stiamo solo attenti al fatto che (probabile) diventando professione sanitaria non ci siano i soliti medici che cercheranno di "impossessarsene" come accadde in passato con l’agopuntura, che pian pianino ha perso credibilità ed efficacia non essendo praticata da chi effettivamente "sapeva". In Italia si cade sempre nella trappola in cui chi sa non può e chi può non sa…… che nessuno me ne voglia è un parere ed un convincimento personale…dato che sono passato mio malgrado attraverso vicende giudiziarie (dalle quali uscito assolto ma con qualche "livido")
Il cambiamento e la normativa dell’osteopatia avverrà, oggi o domani, ma avverrà. In questa prospettiva tutti dobbiamo avere le idee di quale posizione e strategia assumere. Massimo concordo con la linea e con le specifiche che hai fatto successivamente nei commenti. Io suggerisco di strutturare un documento che in forma ufficiale venga consegnato, messo agli atti e votato in assemblea. Il documento avrebbe più finalità. Il documento dovrà richidere sia chiarimenti ma al momento in particolare un rinnovo di azione, in particolare di tipo parlamentare e politico, a questo documento allegato il vaglio coordinato e deciso di quanto tu stesso hai posto in ordine, che pur se prorompente deve essere a mio avviso valutato e messo tra le possibilità di azione, leva importante è l’applicazione dello statuto prima (cosa che sarebbe credo stravolgente) e dell’eventuale aggiornamento /integrazione subito dopo. Al momento visto le forti spaccature dell’osteopatia italiana è utile e opportuno agire dall’interno e in forza dell’unità. Alcuni colleghi stanno agendo, il come e verso cosa io non lo so, spero bene è ho fede, visto tra l’altro che qualunque azione si rifletterà nella storia e nella famiglia di ognuno di noi. Prepariamo un domuneto, sarà solo il primo passo, schietto, lineare e be definito.
resto perplesso sul voler coinvolgere nella battaglia per la nostra professione altre categorie che hanno interessi diametricalmente opposti ai nostri.
Io ci sono
Giovedì 17 a Roma mi raccomando numerosi il Presidente E.Rossi si confronterà con i soci roi, gli argomenti sono molto delicati, di conseguenza e importantissimo che ognuno di Voi si faccia un ideaa personale di quanto e accaduto e potrà accadere,per il futuro dell’osteopatia e dell’associazione.
F.Scolaro
Se c’è volontá politica di risolvere il problema e buon senso la soluzione si trova. Per es. rendendo equipollente la laurea in s. M. Con quella tdr Come giá proposto anni fa o programmando un corso di qualche mese realizzato un week end al mese e allungando il full time di 1 anno dandogli un riconoscimento sanitario. Questo al fine di evitare situazioni di imbarazzo di migliaia di professionisti che per decenni svolgono con serietá il proprio lavoro e dare un futuro " serio" alla nostra progressione che,ricordiamo, ha una visibilitá europea.
ciao a tutti, rispondo a Daniele Dassì che vuole sapere chi sono. Sono un’Osteopata Laureato in Scienze Mororie e Laureando in Psicologia Clinica. Quest’anno non ho aderito al ROI in quanto avevo chiesto via mail delucidazioni in merito alle quote che ogni anno abbiamo versato. Personalmente ho aderito al ROI dal 2006 (anno del mio diploma) fino al 2013 e non mi è mai stato mandato un bilancio preventivo e consuntivo di costi e spese. L’ho scritto al presidente e per conoscenza al segretario. La risposta è stata che se avessi voluto tale documentazione avrei dovuto chiedere via raccomandata al commercialista del Registro. Sono consapevole della provocazione che ho fatto ma la risposta non mi ha convinto. Ho fatto un semplice conto della serva: se siamo 1000 osteopati che aderiscono al ROI dove finiscono 350.000 euro ogni anno? Possibile che il regirstro costi così tanto? E poi saremo certamente più di 1000, no? Mi è capitato di chiamare la segreteria perchè un fisioterapista mi ha accusato, tramite esposto alla Procura della Repubblica ancora in corso, di abuso di professione fisioterapica. Il ROI mi ha messo in contatto con un avvocato di Torino il quale mi ha detto che se avesse dovuto difendermi gli sarei costato il doppio visto che la distanza fà differenza (sono di Verona). Quindi mi sono rivolto ad un avvocato non del registro ma locale. Allora mi chiedo: ma a me personalmente cosa dà il ROI?
Questa protesta è personale e non è diretta contro nessuno in particolare ma contro cosa dovrebbe rappresentare il ROI. Come in ogni gruppo, ci sono aspettative e motivazioni che devono essere riconosciute a vicenda. Inoltre il senso di appartenenza viene mantenuto anche dalla trasparenza delle azioni che si compiono. Quindi quando vedrò atteggiamenti diversi sarò in grado di rivedere anche le mie posizioni. Credo di aver risposto a ciò che Daniele probabilmente aveva intuito chiedendo chi sono?
Un saluto a tutti
Giordan
Cari amici osteopati, ho letto i vari commenti pervenuti al portale, e sono d’accordo con l’iniziativa di Massimo. Dobbiamo rimanere uniti, anche se esistono differenze che derivano dalla diversa cultura che sta alla base di ognuno di noi. L’interesse comune è che venga riconosciuta l’Osteopatia, ricordandoci che la maggiore soddisfazione l’otteniamo quotidianamente, svolgendo il nostro lavoro da Osteopata.
Vi voglio bene.
Lucio
Massimo che bella idea! Io ci sono!
Scusate, solo una domanda tecnica…ma secondo voi o in base alle informazioni in vostro possesso,quali implicazioni potrebbe avere ora il parere del ministro della salute se si verificasse una contestazione di abuso di professione sanitaria nel caso di danni ad un paziente? Non tanto dal punto di vista giuridico ma piuttosto da quello assicurativo. Quali posizioni potrebbero assumere le assicurazioni di professionisti che non sono in possesso di un titolo sanitario? Siccome tutto va bene finchè va bene…ma in caso di danno riconosciuto chi pagherebbe? Si potrebbero ipotizzare risarcimenti al paziente da parte delle assicurazioni che poi potrebbero far valere il principio di rivalsa sul professionista dichiarato "abusivo"? Avendo chiesto il parere di un legale sembra che ad oggi il parere del ministro non abbia valore di norma giuridica. Manca una normativa che abbia valore di legge.
In ogni caso mi farebbe piacere sapere di più su una questione così delicata…
Grazie a tutti quelli che mi daranno delucidazioni.
Isabella
Si tratta del nostro futuro, sono disposto a tutto.
Ottima strategia comunicativa, mi piacerebbe sapere che ne pensa il ROI. Bravo Massimo.
Credo che sia da concordare una assemblea costituente con il ROI per pianificare proposte di legge e concordare le iniziative a supporto della proposta stessa.
Ciao Riccardo
al di la del roi che ci dovrebbe rappresentare ,e diciamolo "ha cannato alla grande"credendo di aver baipassato tutto e tutti con UNI.
quesgta interrrogazione ci ha fatto capire che bisogna passare da li per avere qualcosa.
se no parliamo, con gli inferimieri,le ostretiche,psccologi ,ortottisti,chiediamo il permesso,l autorizzazione ,il benestare a tuute le figure sanitarie che esistano. A questo non ci sto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Io vorrei che l’osteopatia venisse riconosciuta per quella che e’.Poi vorrei dire a tutte le categorie,cosi non facciamo riferimento specifico ai cari dottori che tali sono e cosi vanno chiamati, che dietro ogni OSTEOPATA collaborano vari specialisti e che L’OSTEOPATIA come dicono qui in alta savoia
E’ NAT’ COS'(una altra cosa) non e’ FIsioterapia tanto utile e Necessaria .
Solo in Italia, solo in questo strabeneddo, o stramaledetto paese, si possono creare situazioni come quelle relative all’osteopatia: il ministero la riconosce come professione sanitaria senza una legge che la definisca o la tuteli come professione sanitaria. La burocrazia, gli impicci, gli imbrogli, le situazioni sempre poco chiare in modo da confondere i cittadini: questa è l’Italia!!! Secondo il mio parere solo un intervento presso la corte europea di Bruxelles potrebbe indurre il governo italico a intraprendere finalmente la via legislativa per inquadrare l’Osteopatia, e forse altre discipline, in un costesto serio, validante e soprattutto nell’interesse dei cittadini italiani che sempre più numerosi affidano la loro salute a questa disciplina.
Sono pienamente d’accordo , l’unione fa la forza
Io ci sono ottima iniziativa, Massimo. Sono altresì convinto, e concordo con altri colleghi, che il ns riconoscimento giuridico riguarda unicamente la nostra figura professionale, non altre. Se cercassimo appoggio (politico) con medici fisioterapisti ecc., essi limiterebbero sicuramente le nostre rivendicazioni . Coinvolgiamo le varie associazioni che vogliono rappresentarci in ambito istituzionale e uniti insieme ,come tu proponi, diritti alla meta.
Mi sembra un’ottima iniziativa, certo non semplice da realizzare, ma ogni muta è una caduta , ogni volta che si cambia "stato " esiste un momento di crisi , ma ne vale sicuramente la pena! Grazie per il tuo impegno .Mauro
Carissimo Massimo,
apprezzo il tuo sforzo di stesura di questo progetto di difesa e lo condivido appieno.
Faccio alcune considerazioni sui punti chiave:
1) spulciando su internet, da un esame frettoloso, ho visto che sono state presentate finora, diverse proposte di legge: il 30-03-2011 dall’On. Scilipoti, il 14 – 02-2012 dagli On. Grimoldi, Meroni, ecc., il 29-05-13 dall’On. Grimoldi . E forse altre proposte oltre quelle menzionate.
Mi chiedo se non sia possibile riutilizzare o riadattare già queste, se corrispondono alle nostre richieste e per non perdere altro tempo e fatica.
2) il documento di sostegno dell’osteopatia,secondo me, va fatto molto stringato e chiaro. Penso che i medici con cui collaboriamo non avranno difficoltà a firmarla. Per lo meno ci proviamo.
3) pianificazione evento :ok
Grazie della collaborazione,
Pierfrancesco Piotti
Sono d’accordo….. Sugg. La realizzazione di un "parere pro veritate" eseguito da professori universitari delle facoltà di medicina….
Ciao a tutti,
credo che uno dei nodi cruciali sia quello di coinvolgere le Università. Qualche scuola lo sta già facendo. Si tratta però non di istituire corsi Master con costi esorbitanti, ma di cercare di vedere se c’è la possibilità di far partire qualche corso di Laurea universitario coinvolgendo il MIUR (ad esempio a Padova esiste il corso universitario in Optometria, malgrado la professione non sia ancora riconosciuta). Interessante quel Professore Nicola Vanacore, che si occupa di ricerca… Il problama nasce dal fatto che dobbiamo dimostrare alla comunità scientifica che non siamo dei ciarlatani. C’è un abisso tra la nostra condizione clinica che viviamo tutti i giorni e quello che significa fare ricerca, ad esempio. Io l’ho visto intraprendendo la facoltà di Psicologia. Forse se riuscissimo a contattare qualcuno che ha a che fare con il MIUR si potrebbe iniziare un dialogo anche sul piano istituzionale. Le scuole e il ROI mi sembrano troppo autocentrati nei loro interessi finanziari. Potrei essere d’accordo nel provare con il Movimento 5 Stelle, ma anche loro hanno seri problemi a livello politico.Non so, che pensate?
Giordan
non si puo prescindere dal roi, ok, perche ha i numeri dalla sua parte, ci sto.
Ma diciamo che ha pisciato fuori dal vaso,con che? con UNI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!pensava di baipassare e autoregolamentarsi senza pagare dazio?in italia? stanno fuori!!!!!!!!!!!!!!
Bisogna passare da li e chiedere la utorizzazione li ,dai POLITICI a ROMA .
parliamo con i medici ,mi sta bene, chiediamo consigli ai tecnici su come presentare ed impostare una proposta di legge,mi sta benissimo. Ma non chiedetemi di parlare e dialogare con i fisioterapisti per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vorrei che L’OSTEOPATIA venisse riconosciuta per quello che e’,con tutti i suoi limiti anche , cosi i medici stanno tranquilli(che qua nessuno vuole fare il medico),e i fisioterapisti anzi dottori in fisioterapia cosi si rilassao e pensano a fare bene il loro lavoro ,come tanti, che conosco e collaboro. Come dicon qui in alta savoia "L’OSTEOPATIA E’ NAT’ COS’"( e un altra cosa)cosi sdrammatizziamo un po’
saluti a tutti
Salve io sono docente in un master di tor vergata (medicina) di posturologia clinica e osteopatia….prof Gaetano Gigante…….
Proporrei addirittura un incontro tra noi del blog al di fuori del ROI e delle scuole…
G
d’accordissimo con Ezio Romeo, puntiamo sui 5 stelle, sono gli unici che capiscono qualcosa
Serve un "parere proveritate" scritto da professori universitari delle facoltà di medicina e firmato dagli stessi…
Buongiorno, onestamente dopo aver letto tutti i post , un po’ di confusione anche tra di noi c’è . Secondo me sarebbe utile fare chiarezza sulla figura dell osteopatia da un punto di vista operativo in primis, e da un punto di vista verbale poi. Il numero delle scuole ROI o non ROI , è cresciuto in maniera esponenziale e invece di difendere la figura OSTEPATA e il suo operato tutti si permettono troppo di guardare il conto corrente. I signori FISIOTERAPISTI, che tanto si permettono di parlare è da troppo tempo che portano avanti un azione prettamente politica per salvaguardare i loro diritti e a mio modesto parere non i Loro Doveri, non dobbiamo fare lo stesso errore.
Mettiamoci a parlare tutti la stessa lingua e se serve rimaniamo uniti a combattere contro chi si vende con il nostro titolo senza averlo realmente raggiunto o lo ha raggiunto con strade abbreviate…. Solo quando si arriverà ad una figura ben delineata senza figure aberranti, forse un certo peso politico lo si può pretendere.
Coloro che aprono determinate scuole sono nostri colleghi quindi questo ci deve fare riflettere/ muovere in una giusta direzione. Buon lavoro a tutti
Mi sembra una buona idea cerchiamo di essere compatti
Ottima proposta Massimo sono con te!! Dovremmo inoltre essere presenti all’assemblea del Roi del 23 Maggio a Roma x votare colleghi che ci rappresentino meglio di come e’ stato fatto fino ad ora!!
Sono osteopata Belga di origine italiana e lavoro una settimana al mese in Friuli.Ho assistito a Bruxelles alle riunione a livello Europeo alla CEN per definire la norma europea dell osteopatia,l.La posizione un’anima varie della delegazione Belga era di definire un Cursus di osteopatia a livello Universitario .
Le difficoltà sona arrivate dalle delegazione nazionale nelle quale erano presenti i rapresentanti dei medici e delle varie scuole private.
La domanda mia e questa : e pronta la professione osteopatica in Italia a difendere la serietà di questa fantastica professione basata su un insegnamento scientifico
io sono d’accordo con Massimo Valente . Per il mio futuro e per quello di tantissimi osteopati mi rendo disponibile a mobilitarmi in questa ben articolata strategia. Tuttavia vorrei tanto capire qual’è la strategia del ROI. Vorrei leggere qualche opinione dei docenti delle scuole, fin’ora sento solo un silenzio assordante.
yes 🙂
io ci sto 🙂
Io sono con voi.
L’osteopatia mi ha cambiato in meglio.
Massima stima e rispetto per gli impegni professionali di cui ti fai carico. Sono con TE al 100×100. E’ importante essere TUTTI UNITI per ottenere qualcosa di importante e definitivo. Un abbraccio.
penso sia il momento di essere tutti uniti
Carissimo Massimo Valente io sono d’accordo con te. Per il mio futuro e per quello di tantissimi osteopati mi rendo disponibile a mobilitarmi in questo tuo ben articolata strategia. Tuttavia vorrei tanto capire qual’è la strategia del ROI. Vorrei leggere qualche opinione dei docenti delle scuole, fin’ora sento solo un silenzio assordante.
Apprezzo l’entusiasmo che massimo dimostra con il suo articolo è se finissero molti come lui probabilmente saremmo su altre "reti" credo tuttavia che sono serve solo questo. Prima di tutto occorre normare le scuole ed il percorso formativo. In modo da creare un percorso con studi clinici seri e non in hall da alberghi come propongono alcune scuole! come possiamo presentarci al mondo scientifico, ai medici e sugli stessi fisioterapisti se alcune delle nostre scuole che rilasciano i titoli non hanno nemmeno la clinica? A voi la risposta.
Perfetto, direi che è ora.
Ma scusate ma questo ministro a chi ha chiesto cos’è l’osteopatia? alla d’Urso?