L’Osteopatia è parte integrante del reparto di Neonatologia del presidio ospedaliero di Vimercate (Monza Brianza), dove l’osteopata Barbara Franchini, insieme a Giulia Taccani, Marianna Della Torre e Marco Sesto, conduce dal 2009 un’esperienza osteopatica in collaborazione con una équipe di neonatologi dell’ospedale, diretta dalla dott.ssa Patrizia Calzi responsabile del reparto di Neonatologia.
È qui che nasce lo studio clinico presentato a luglio 2016 durante il Congresso al Meyer di Firenze che raccoglie ed elabora i risultati della ricerca scientifica effettuata in questi anni con un approccio multidisciplinare, per la cura del bambino affetto da diverse disfunzioni pediatriche come plagiocefalia, asimmetrie, cefaloematomi, problematiche gastro esofagee, asimmetrie: craniche, colonna, facciali, piede torto, otiti, sindrome down e prematuri etc, conseguiti dopo tecniche osteopatiche mirate, durante una serie di controlli periodici programmati durati 8 anni.

Gruppo osteopati ospedale Vimercate

«Questa “impresa” non sarebbe stata possibile – racconta l’osteopata Barbara Franchini – senza l’apporto costante dei medici che hanno creduto vivamente in questo progetto, soprattutto nella figura della dott.ssa Patrizia Calzi responsabile del reparto di Neonatologia del presidio ospedaliero di Vimercate».

Grande soddisfazione per il contributo osteopatico in reparto è stato espresso proprio dalla dott.ssa Calzi che, raccontandoci della lunga esperienza di collaborazione con la figura dell’osteopata in Neonatologia – sin dal 2005 – ne ha evidenziato la continua crescita negli anni.
«Ci avvaliamo da anni della consulenza dell’osteopata che consideriamo parte integrante di un percorso medico, diagnostico e terapeutico condiviso. Dapprima i neonati venivano visti in ambulatorio una volta alla settimana – ci racconta infatti la responsabile di reparto – adesso la figura dell’osteopata è presente anche al nido e in patologia neonatale per i bambini ancora degenti e per i prematuri, che noi assistiamo dalla 32 settimana di EG. L’attività prosegue nei due ambulatori per bambini che hanno bisogno di continuare un percorso osteopatico affermando sempre di più la figura osteopatica nella nostra realtà ospedaliera. Durante il trattamento è possibile osservare un miglioramento dei disturbi legati alla sfera gastrointestinale (coliche, rigurgiti,) dell’allattamento, della suzione anche nei prematuri e della qualità del sonno».



Osteopatia e neonati in ospedale: risultati dello studio

Sorprendenti i risultati della ricerca – che continua ancora oggi – grazie al lavoro dell’unità operativa degli osteopati che si alternano due giorni alla settimana nei due ambulatori dedicati all’osteopatia pediatrica e al nido del reparto di Neonatologia per i bambini appena nati o/prematuri ricoverati.

Sono 435 i bambini tra 0 e 6 mesi presi in esame dopo triage pediatrico: 77 sono stati esclusi dallo studio per assenza di segni clinici; 358 i casi controllo di cui 158 femmine e 200 maschi; 99 drop-out (ritirati dallo studio) perché hanno effettuato un solo controllo. Sono 259 i bambini di età inferiore a 6 mesi che hanno consegnato ottimi risultati: 150 risoluzioni in 3 sedute; 95 risoluzioni in 4/7 sedute e 14 risoluzioni entro 7 sedute.

«La mia formazione personale in osteopatia pediatrica – spiega l’osteopata Franchini ha trovato uno sbocco pratico in ambito ospedaliero grazie ad uno dei miei maestri, Andrea Manzotti, che si è prodigato per promuovere e organizzare l’introduzione dell’Osteopatia in diversi ospedali lombardi fra cui quello di Varese, l’ospedale Buzzi di Milano e l’ospedale di Vimercate. Tutto è cominciato durante il mio tirocinio del corso di Osteopatia alla S.O.M.A di Milano (qui un approfondimento sull’Osteopatia Pediatrica Di SOMA) l’attività, quando ho iniziato ad appassionarmi al mio servizio, sempre più coinvolta dai miei piccoli pazienti, sorprendendomi, di giorno in giorno dei riscontri positivi che emergevano, tanto che presentai la mia tesi in osteopatia pediatrica diplomandomi nel 2009».

Il successo dell’approccio multidisciplinare al bambino considerato nella sua globalità è tanto più evidente quanto più consistente è l’aumento di richieste delle consulenze osteopatiche da parte dagli specialisti della Medicina tradizionale; «un indicatore confortante del feedback positivo riscontrato – conferma Franchini – che ci fa ben sperare per una cooperazione sempre più efficace in futuro. Il successo del progetto va attribuito, in parte, anche a tutti quei genitori che hanno compreso, apprezzato e collaborato al nostro lavoro, prestando attenzione alle raccomandazioni che abbiamo fornito loro durante le sedute osteopatiche, affinché il risultato fosse consolidato nel tempo».

Un dato sembra essere ormai certo, anzi, “incontrovertibile” sottolinea Barbara Franchini, e cioè che “più precoce è intervenuto il trattamento, nei primi mesi di vita, migliori sono stati i risultati clinici ottenuti”.

È questo il valore aggiunto dell’osteopatia: agire sul paziente nella sua globalità e, se si tratta di neonati, intervenire quanto prima. «Normalmente consideriamo la salute del bambino come assenza di malattia – puntualizza la dott.ssa Calzi – ma si riscontrano delle tensioni o disturbi che possono essere presenti sin dalla nascita, che precocemente riconosciuti possono essere risolti e permettere una crescita più fisiologica, funzionale ed equilibrata».

Pediatria e Patologia Neonatale di Vimercate partecipa a NEO- PROJECT

L’ospedale di Vimercate è tra gli oltre 25 nosocomi che partecipano a Neo-Project: un progetto di ricerca e assistenza clinica in ambito neonatale che prevede l’impegno degli osteopati per neonati pretermine.

Clicca qui per conoscere Neo-Project.

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