Sono di questi giorni due notizie importanti che riguardano i bambini e la loro salute, favorendo una maggiore
“presa di coscienza” da parte dell’opinione pubblica sulla necessità di preservarla sin dai primi giorni di vita.
I recenti arresti di medici e rappresentanti di aziende produttrici di latti artificiali da un lato, e quella relativa alla sentenza del tribunale di Milano dall’altro – che riconosce il nesso tra autismo e vaccino esavalente – sono l’ennesima dimostrazione di quanto sosteniamo da sempre: l’allattamento con latte artificiale  e le vaccinazioni pediatriche sono due concause importanti di tante patologie, fra questi della diffusissima disbiosi intestinale dei bambini, che a sua volta è all’origine di numerosi problemi.

Per saperne di più guarda il dvd Microbirth.

Benché sia necessario allattare al seno in maniera esclusiva almeno per i primi 6 mesi e sia anche illegale “spingere” le mamme all’utilizzo di latti artificiali in questo periodo, è di questi giorni la notizia degli arresti in Toscana e in Liguria di pediatri e rappresentanti di aziende produttrici di alimenti per l’infanzia accusati, i primi, di aver indotto le mamme ad utilizzare impropriamente sostituti del latte materno, in cambio di benefici da parte dei secondi. E nonostante siano centinaia le sentenze di tribunale che riconoscono il nesso causale tra vaccino e danni permanenti sulla salute umana, per la prima volta è stata data notizia sui giornali nazionali della recente sentenza del Tribunale di Milano che ha stabilito il risarcimento sotto forma di assegno bimestrale a vita, che il ministero della Salute dovrà versare al piccolo affetto da autismo a seguito del vaccino pediatrico esavalente Infanrix Hexa Sk somministratogli nel 2006.

Per chi da anni si occupa di questi argomenti non si tratta certo di vere “notizie”, piuttosto di un problema che si ripete.



Latte artificiale: non è legale fornire indicazioni sui sostituti del latte materno

E’ ora che le mamme sappiano che non è legale fornire indicazioni sui sostituti del latte materno dopo il parto. Si tratta di pratiche illecite, vietate dall’articolo 14 del Decreto n. 82 del 9 aprile 2009 e che possono essere segnalate alla propria Asl (leggi il documento).
L’art. 10 del Decreto Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali n. 82 del 09/04/2009, riporta testualmente: “La pubblicità degli alimenti per lattanti è vietata in qualunque modo, in qualunque forma e attraverso qualsiasi canale, compresi gli ospedali, i consultori familiari, gli asili nido, gli studi medici, nonché convegni, congressi, stand ed esposizioni […]”.

Per comprendere meglio che cosa vieta la legge italiana, clicca qui.

Detto ciò, è bene sottolineare di contro i benefici dell’allattamento al seno: i bambini allattati al seno riportano un miglior sviluppo neurocognitivo nel primo anno di vita rispetto a quelli allattati con formula; il latte artificiale in Italia costa oltre il triplo e fino a quattro volte rispetto ad altri Paesi europei e non esistono differenze qualitative sostanziali tra i diversi tipi di latte artificiale in commercio, così come stabilito da diverse ricerche (leggi l’articolo Latte artificiale: più costi e niente benefici apparso su questo sito).

Vaccino sì, vaccino no

Malgrado il ministro della Salute Lorenzin abbia liquidato come una “moda” quella dei genitori obiettori ai vaccini (leggi l’intervista rilasciata a Repubblica), è un fatto che  il tribunale di Milano abbia di recente stabilito l’esistenza di “un nesso causale” tra l’iniezione del vaccino esavalente Infanrix Hexa Sk e l’autismo del piccolo di 9 anni, a cui è stato riconosciuto difatti un indennizzo a vita.

Non a caso esiste una legge dello Stato – la Legge n. 210/1992 – che stabilisce il risarcimento per le vittime da vaccino, riconoscendone di fatto i danni. 

Dopo più di un secolo tornano sempre più attuali quindi le parole di Still – fondatore dell’Osteopati – riguardo i vaccini e i farmaci in generale, ma il vero problema che ci preme ribadire è quello relativo alle lobby del farmaco senza scrupoli, e che nulla hanno a che fare con la buona “medicina” con cui l’osteopatia collabora.

  • Ecco tutte le sentenze emesse che riconoscono i danni da vaccino: clicca qui

Leggi anche