Sono tantissime le ricerche scientifiche che associano ai vaccini pediatrici una iperstimolazione dei processi immunitari infiammatori cerebrali che in bambini predisposti, anche a causa di una particolare carenza (genetica, nutrizionale, post-infettiva, da immaturità neonatale, ecc.) documentata di fattori antiossidanti, può scatenare la patologia autistica.
Per avere un’idea degli studi scientifici pubblicati sull’argomento a sostegno della correlazione tra vaccinazioni pediatriche  e danni neurologici, su Tuttosteopatia.it nella sezione Osteopatia e Pediatria – sezione Intossicazioni – abbiamo pubblicato un elenco, tuttavia non esaustivo di ricerche pubblicate: clicca qui.

In Italia c’è un autorevole Farmacologo, Tossicologo, Cardiologo e Omeopata, il dott. Roberto Gava, che da anni si interessa a questo problema sollevando una voce controcorrente e illuminante sulla portata delle vaccinazioni pediatriche e dei danni da esse provocati. Autore di diversi libri sull’argomento tra cui Le Vaccinazioni Pediatriche, Roberto Gava torna a chiedersi di recente, attraverso il blog de Il Fatto Quotidiano, se veramente oggi non si possa far nulla per aiutare questi bambini, e lo fa in un articolo dal titolo palesemente provocatorio: “A chi interessa il bambino Autistico?”.
“Intanto – scrive Gava – sarebbe da capire perché questi bambini si ammalano!”.

Se l’Autismo ha una eziologia multifattoriale: ha cause genetiche (per il 3-5% dei casi), tossicologiche, farmacologiche, immunologiche, infettive, nutrizionali, psicologiche, psichiatriche, ecc. E se è vero che su alcuni di questi fattori – per esempio quelli genetici – possiamo fare ben poco, “sul fattore tossicologico potremmo e dovremmo agire più agevolmente”.

Il condizionale è d’obbligo dal momento che, se da un lato aumentano i genitori più consapevoli della correlazione tra vaccino e danni ad esso correlati, così come aumentano e si radicano le associazioni a sostegno di questi genitori per la libertà vaccinale, dall’altro la medicina ufficiale, in linea di massima sostenuta dai media generalisti, è portata a sottostimare la portata del problema minimizzando i rischi delle vaccinazioni pediatriche e negandone la correlazione con il disturbo autistico.

Premesso che è lo Stesso Ministero della Salute a prevedere indennizzi per danni da vaccinazione (ai sensi della legge 210/92 ed ai sensi della Legge 229/05 per l’ottenimento di un ulteriore indennizzo pari rispettivamente a sei, cinque o quattro volte la somma attribuita dalla Legge 210/92 a seconda della categoria ascritta), e che esiste una scheda – scaricabile dal sito dell’AIFA – che deve essere compilata da tutti i cittadini in caso di reazioni al vaccino, la realtà più ricorrente è che i genitori non siano informati né di queste possibilità, ma soprattutto, preventivamente dei potenziali danni delle vaccinazioni a cui i bambini molto piccoli sono sottoposti.

Per avere un’idea della sovraesposizione dei bambini ai vaccini, leggi:

Censimento danni da vaccino

A fronte di tutto questo e data la grave carenza di raccolta dati che esiste nel nostro Paese diversamente da quanto accade negli altri Stati, il CoRIV – Coordinamento per la Ricerca e l’Informazione sulle Vaccinazioni, ha pensato con un censimento dei danni da vaccino, di contribuire da un lato a far conoscere ai genitori il loro dovere a segnalare i danni vaccinali, dall’altro a conoscere la realtà italiana su questa piaga che affligge talvolta gravemente alcune famiglie.
La richiesta che il CoRIV rivolge a tutti i genitori, a tutti coloro che hanno un familiare vittima di danno vaccinale e a tutte le Associazioni sensibili a questo problema, di compilare la scheda seguente. La scheda va compilata non solo da coloro che hanno un familiare attualmente danneggiato da una vaccinazione, ma anche nel caso un loro familiare sia stato danneggiato o anche solo disturbato in precedenza e ora è guarito o, disgraziatamente, deceduto.
È possibile compilare la scheda in fondo a questa pagina: http://www.coriv.org/raccolta-dati/indagine-conoscitiva-nazionale-delle-associazioni-per-la-liberta-vaccinale/

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