Sino al prossimo 6 aprile, data di inizio del Congresso Internazionale di Medicina Osteopatica,Verso un’integrazione fra le medicine, proporremo in quest’area del blog riservata agli osteopati e studenti, tutti gli abstracts dei lavori di ricerca presentati nello scorso II° Congresso nazionale di medicina osteopatica: la medicina incontra l’osteopatia: verso una “Medicina Sistemica”. L’Osteopatia nelle Età della Vita, tenutosi a Roma lo scorso giugno.
Scopo dell’iniziativa, quello di dare continuità all’edizione congressuale negli anni, e di stimolare altri colleghi ad operarsi nella ricerca e nella validazione dei propri risultati clinici.

Il ruolo del trattamento Somato Emozionale nella pratica Osteopatica

di Jean-Dominique Moll, osteopata DO MROF; Alessandra Clini osteopata DO MROI; Diego Rossini, osteopata DO

Introduzione

La reazione corporea è proporzionale all’informazione sensoriale ricevuta dal sistema nervoso a livello del circuito di Papez o sistema  limbico. Ciò che accade nello spirito riflette ciò che accade nel corpo e viceversa, ed emozioni specifiche si concentrano negli organi.
Lo scopo dello studio proposto è di dimostrare che grazie al recoil è possibile liberare la tensione corporea immagazzinata sotto forma di cisti energetica o fissazione emozionale con il frequente corteo di manifestazioni corporee come distorsioni, lombalgie, cefalee, dispepsie, etc.
Risulta che il gesto e la localizzazione del recoil effettuato dall’osteopata deve essere misurato e preciso. In effetti, ogni stimolazione, ogni recoil che non sia calibrato ed eseguito nel punto preciso, provoca un aggravamento dell’equilibrio e crea uno stress supplementare, oltre ad inutili reazioni tissutali di adattamento. Da qui la necessità di una diagnostica osteopatica e medica assolutamente precisa.



Obiettivi

Scopo dello studio è stato oggettivare l’azione di un recoil tissutale sulla modificazione dello stato di equilibrio del corpo nel senso di un aggravamento o di un miglioramento, tramite valutazioni effettuate con pedana stabilometrica computerizzata.

Materiali e metodi

Lo studio è stato condotto negli ultimi 6 mesi del2009, su un campione totale di 32 persone (di età compresa tra i 15 e i20 anni – età media 17) assegnate in modalità random ad un gruppo controllo (16 soggetti) ed uno sperimentale (16 soggetti). Nessun criterio di esclusione è stato applicato nella selezione della popolazione. Per le valutazioni, è stata utilizzata una pedana stabilometrica computerizzata che registra le modificazioni del baricentro, con programma acquisizione analisi statiche e dinamiche “Bio Postural System” e “Passo Dinamico System 2.0”.
La valutazione è stata eseguita ignorando il quadro clinico, sintomatico e disfunzionale dei soggetti, prima (valutazione pre) e dopo (valutazione post) una serie di stimoli sotto forma di recoil: 3 stimoli venivano applicati su una stessa zona specifica, che per il gruppo controllo era del tutto casuale, mentre nel gruppo sperimentale corrispondeva ad una perturbazione strutturale di ordine emozionale, individuata seguendo  il protocollo di diagnosi Somato Emozionale propostodall’autore. Un breve periodo di 30 secondi veniva lasciato tra l’ultimo stimolo e la seconda valutazione.

Risultati

I risultati di questa sperimentazione, nel confronto valutazione pre e post, mostrano uno spostamento verso un netto aggravamento dei baricentri ogni qualvolta il recoil venga eseguito in una zona non conforme alla procedura diagnostica Moll, come effettuato nel gruppo controllo (100% di reazioni al recoil, di cui 45% reazioni nette e 55% medie). Ciò significa che il corpo reagisce a tutto, e a tutto si adatta (come da definizione dello stress di H. Selye). Quando, invece, a livello centrale viene elaborato il recoil calibrato, preciso ed eseguito nella zona corretta, come realizzato nel gruppo sperimentale, il corpo migliora in maniera notevole il proprio equilibrio, l’informazione viene integrata e si restituisce al corpo una sensazione di centratura. I risultati mostrano più del60%  di reazioni corrette, che  riportano l’equilibrio.  L’immagine delle pressioni plantari si modifica in maniera troppo sottile per poter essere analizzata.

Conclusioni

Questo tipo di approccio terapeutico permette di comprendere la meccanica strutturale nel suo valore emozionale, così come di distinguere un blocco meccanico strutturale ed un altro in relazione con una  tensione del SNC che crea comunque lo stesso tipo di blocco nella struttura. Siamo lontani dalla psicanalisi, il corpo reagisce all’emozione, cosa che gli permette di costruirsi e di adattarsi. Esso spesso subisce, poiché la maturità del cervello si realizza nei primi 6 anni di vita: schemi programmati (pattern) mal adattati si innescano a nostra insaputa perturbando il nostro equilibrio.
L’adolescente resta il terreno prediletto di queste modificazioni delle tensioni innescate dalle emozioni. Il suo sistema ormonale, favorendo lo sviluppo del sistema nervoso in piena evoluzione, diviene molto sensibile a  tali stimoli. Con  tecniche semplici e senza intervenire verbalmente, un osteopata che segue il protocollo Moll è in grado di liberare le tensioni che perturbano l’equilibrio del corpo e che generano dolori o blocchi fisici.main