È attivo da luglio 2015 nell’UO di Ostetricia dell’Ospedale “S. Paolo” di Savona un ambulatorio gratuito di osteopatia dedicato alla gravidanza, gestito dall’osteopata Cristina Valle con il suo team composto dall’osteopata Fiorenza Di Matteo e da Marco Siccardi, osteopata e medico specialista in ginecologia e ostetricia, con l’obiettivo di raccogliere dati e verificare il contributo dell’osteopatia sul travaglio di parto, in ambito diagnostico, prognostico e terapeutico.

Nato a seguito dell’inaugurazione di un altro ambulatorio “gemello” attivo nell’UO di Ostetricia dell’Ospedale “S Corona” di Pietra Ligure (SV) “grazie a un rapporto di stima e fiducia tra il primario dott. Andrea Zolezzi, le dirigenti ostetriche Clara Brichetto e Marina Tabò dell’ospedale e l’osteopata Bruno Perlo”, ci spiega l’osteopata Marco Siccardi, la nuova esperienza al “San Paolo” di Savona segue proprio il successo delle precedenti.

Entrambi gli ambulatori – in cui ad oggi sono state trattate circa centotrenta donne  e anche parte dei loro neonati – sono sostenuti dall’Associazione “Mani piene di vita”, finalizzata a promuovere il parto naturale “e siamo inoltre onorati – ci dice l’osteopata Valle – dalla stima e dal sostegno di Susan Turner MA, DO.”.

“L’esperienza all’ospedale di Pietra Ligure è stata così interessante – racconta Siccardi – che quando sono state accorpate le due divisioni di ostetricia di Savona e Pietra Ligure, si è deciso di attivare anche a Savona un ambulatorio gratuito tenuto dall’osteopata Cristina Valle”.



Aperto alle donne in gravidanza iscritte agli incontri di preparazione al parto condotti dalle ostetriche dell’ospedale, le sedute osteopatiche vengono applicate almeno in due occasioni: la prima entro le 34 settimane e la seconda poco prima del termine di gravidanza, con grande soddisfazione da parte delle mamme.

Inviate all’ambulatorio dalle ostetriche o dai ginecologi in caso di dolori lombo-pelvi-perineali, ernia jatale, edemi e varici degli arti inferiori, sintomi da ipertensione addominale, bambino in presentazione podalica o semplicemente per una valutazione posturale e pelvimetrica, “ad oggi è estremamente positiva la risposta della neo mamme – conferma il gruppo di lavoro dell’ambulatorio – essendo la gravidanza una fase in cui si è particolarmente ricettive e sensibili, spesso le donne durante il trattamento percepiscono i movimenti del meccanismo intrinseco e gli effetti sono evidenti già dalla prima seduta”.

A conferma di ciò i primi dati raccolti evidenziano come il trattamento osteopatico migliori la qualità del parto naturale, diminuisca il numero di tagli cesarei e la richiesta di analgesia.

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