Tecniche Osteopatiche di Equilibrio e di Scambi Reciproci: 1^ edizione italiana del testo di Duval, allievo di Rollin Becker
Disponibile la 1^ edizione italiana del libro Tecniche Osteopatiche di Equilibrio e di Scambi Reciproci. Introduzione all’approccio osteopatico del Dr. Rollin Becker, DO edito da Solista Osteopathy, casa editrice indipendente con la mission di proporre un’accurata selezione di prodotti in linea con la filosofia e la tradizione osteopatica.
Scritto da J.A. Duval, DO, allievo diretto del Dr. Rollin Becker, il saggio, molto ricco nei contenuti, mette in risalto l’esistenza di una filiazione osteopatica ininterrotta, iniziata dalla scoperta del fondatore Dr. A.T. Still e proseguita con l’opera complementare del Dr. W.G. Sutherland e dall’approfondimento del Dr. Becker.
Jacques Andréva Duval (1921 – 2005) conseguì il DO con medaglia d’oro il 27 luglio 1963 alla British School of Osteopathy di Londra. Nel 1975 durante un corso tenuto dal Dr. H. Magoun sulla motilità del sistema nervoso centrale e del midollo spinale incontrò il Dr. Rollin Becker, con cui nacque subito una forte complicità e una profonda amicizia che lo portò più volte a Dallas, negli Stati Uniti, per seguire lo sviluppo della messa in pratica del concetto del Soffio Vitale di Sutherland.
Nel 1976 pubblicò la prima edizione del libro intitolandolo «Introduzione alle tecniche osteopatiche di equilibrio e di scambi reciproci», ma la continua evoluzione del concetto da parte del Dr. Becker lo portò a pubblicare una seconda edizione più completa nel 2004. Verso la fine degli anni Settanta creò un gruppo di studio denominato Cercle d’Étude et de Recherche en Ostéopathie nel quale insegnò ai suoi allievi quello che il Dr. Becker gli aveva trasmesso nel corso dei loro numerosi incontri.
J.A. Duval, DO, allievo diretto del Dr. Rollin Becker, presenta in questo prezioso saggio le tappe del mutamento nel suo approccio osteopatico in favore di una diagnosi e di un trattamento a livello del meccanismo involontario. Inizialmente scritto per informare del suo nuovo approccio i suoi pazienti abituati a un’osteopatia strutturale, in seguito diviene un’opera fondamentale, in questa fase transitoria, per i suoi numerosi allievi.