Uno dei principi base dell’osteopatia è la considerazione del rapporto strettissimo fra organo e funzione che sono certamente interdipendenti.
La sinusite viene affrontata dalla medicina sempre come una infezione dei seni paranasali e trattata spesso con cura antibiotica, a meno che non si incontri un medico che preferisca suggerire i suffumigi come rimedio alla sintomatologia.
Questo tipo di approccio come al solito non risponde alla domanda che è alla base di tutte le terapia d’aiuto e cioè: “perché”.

Come sappiamo quando c’è un problema non c’è mai una causa sola e l’eventuale infezione batterica è sempre da considerarsi la conseguenza di un ristagno di muco nei seni, motivo per cui bisognerebbe domandarsi “perché” il muco che viene regolarmente e fisiologicamente prodotto dai seni, non viene drenato.
Sicuramente una risposta a questa domanda possiamo fornirla noi osteopati dal momento che lavoriamo sulla mobilità delle ossa del cranio e sappiamo bene che questo lavoro premia, e che il paziente sente il muco scendere in gola. Con altrettanta frequenza, però, il seno torna a riempirsi nuovamente e ciò che ha un effetto immediato e duraturo è il lavoro intraosseo sui seni paranasali, soprattutto sul seno frontale. Le tecniche che sono ampiamente descritte nel capitolo sul cranio del libro lesioni intraossee illustrano come approcciarsi alle ossa della faccia.

Il principio alla base dell’efficacia di queste tecniche osteopatiche è che la compressione delle branche ascendenti del mascellare a seguito delle forze di masticazione e dello squilibrio dovuto alla masticazione prevalente da un lato rispetto all’altro, generano una lesione intraossea da sovraccarico del frontale con conseguente riduzione di elasticità dell’osso e dei seni corrispondenti.

La stimolazione intraossea di questa parte di osso ne cambia la consistenza e di conseguenza la funzionalità.



È il caso di una paziente, Florida, recentemente trattata per una sinusite di cui soffriva da almeno 8 anni con acutizzazione durante raffreddori e influenza, trattata con farmaci decongestionanti o rimedi naturali senza successo o comunque, senza risolvere il problema in via definitiva.

“Soffrivo di sinusite e di congestione nasale da molto tempo soprattutto di notte non riuscivo proprio a respirare e non soltanto durante l’influenza ma in diversi periodi dell’anno, anche d’estate, pensando si potesse trattare di forme allergiche trattate con vari rimedi senza successo. In sole 3 sedute dall’osteopata ho risolto completamente il problema; dopo la prima seduta sono riuscita ad espellere molto muco cosa che normalmente non riuscivo a fare benché non riuscissi a respirare. I sintomi sono andati via via migliorando sino alla risoluzione dopo la terza seduta”.

Altrettanto significativa è la testimonianza di un’altra paziente, Tatiana, sulla quale ho eseguito tecniche sulle lesioni intraossee risultate efficaci nella risoluzione della sinusite di cui soffriva da anni.

“Soffro da anni di rinosinusite frontomascellare cronica diagnosticata dall’otorinolaringoiatra con tac maxillofacciale, laringoscopia e varie visite specialistiche. Ho il setto nasale deviato e ipertrofia dei turbinati e sono anche allergica al cipresso. Un semplice raffreddore per me si trasforma in un vero “incubo” che si presenta puntualmente con più episodi all’anno, associato all’esplosione della sinusite.
E mentre molti guariscono dal raffreddore nel giro di un paio di giorni con un semplice antinfiammatorio, la mia sinusite è invalidante al punto da sfociare anche in otite emorragica purulenta con forti nevralgie fronto-mascellari e orbitali. Solitamente ci metto più di un mese per guarire dai sintomi e dalle conseguenze della sinusite. Infinite le terapie antibiotiche e cortisoniche, gli antinfiammatori, antistaminici, mucolitici, aerosol e chi più ne ha più ne metta. Per fortuna tutto questo appartiene al passato perché ho scoperto quanto l’osteopatia, nonostante lo scetticismo iniziale, possa davvero essere utile in questi casi. Lo scorso anno mi sono sottoposta a delle sedute costanti con cadenza mensile dall’inizio dell’autunno sino alla fine della primavera e devo dire che il sollievo è stato immediato. Quest’anno gli episodi si sono ridotti notevolmente, siamo a quota ‘uno’ ed è già primavera. Ancora non ci credo, sto decisamente meglio! La cosa più bella è riprendere a respirare liberamente senza più bisogno di dipendere dagli spray decongestionanti. Avere il naso libero non ha prezzo e riuscire a gestire la sinusite evitando di imbottirsi inutilmente di farmaci ha importanti ricadute sulla salute e sul portafogli”.