Membro della Commissione UNI insieme al presidente del ROI Eduardo Rossi ed al Prof. Berloffa, presidente dell’UNC e CNA, la dott.ssa Maria Dolores Novati – presidente della S.I.F.O. Scuola Italiana Formazione Osteopatia e dell’A.d.O.I. Associazione degli Osteopati Italiani – dallo scorso agosto è stata convocata direttamente dal CEN, massimo organismo Europeo in materia di regolamentazione, da cui è stata nominata unico rappresentante in Europa per l’Italia, come Head of Delegation.

A raccontarci com’è andata è la stessa dott.ssa Novati che sul punto ha detto: “mi hanno nominato unico rappresentante in Europa per l’Italia, come Head of Delegation, sto lavorando alacremente unitamente agli altri nove membri – uno per ogni Stato che ha avuto l’autorizzazione a far parte di questa prestigiosa commissione – che insieme stiamo portando avanti tutte le regole che definitivamente caratterizzeranno l’Osteopatia in tutta Europa e di cui tutti gli Stati Membri dovranno poi acquisire una volta che avremo terminato i lavori e approvato le regole definitivamente nell’interesse appunto dell’Osteopatia e dell’osteopata”.

Maria Dolores Novati ci consegna un quadro ancora più chiaro dell’evoluzione della situazione osteopatica, anche fuori dal confine italiano, in un’ottica di apertura e consenso sempre più palpabile.
“Grande è il lavoro che sto svolgendo al CEN di Bruxelles – ci confida soddisfatta il presidente del SIFO – e mentre in Italia tutto è complicato e difficile in Europa, dove varie sono le mentalità e le etnie che compongono la Commissione, le mie idee progressiste per creare la mentalità, la cultura, il futuro nel campo dell’Osteopatia ed il lavoro dei giovani nei vari settori che ci sono complementari hanno e trovano ampio consenso”.

I lavori saranno terminati a breve per cui si potrà passare a votazione definitiva del Draft “entro questi primi sei mesi dell’anno appena iniziato” assicura Novati. “Vi posso anticipare che ho ottenuto che non solo i Medici potranno praticare l’Osteopatia – chiarisce – che la formazione sarà di alto grado e che in Europa ci potrà essere libera circolazione dell’osteopata purché rispetti i requisiti richiesti; altre regole le potrò fornire solo a lavoro ultimato perché al momento sono secretate”.



La dott.ssa Novati si dice sicura del grande beneficio che tutti gli osteopati potranno trarre da questo suo lavoro con il CEN: “desidero che tutti noi si possa svolgere il nostro lavoro con grande serenità così da poter crescere i nostri figli senza avere paura che un nostro professionista possa incorrere in quelle avversità per mancanza di conoscenza della nostra materia e possa vivere con la famiglia la sua vita in tutta tranquillità perché non dobbiamo dimenticare che un professionista campa una famiglia”.

Qualità del servizio, della prevenzione e conservazione dello stato di benessere delle persone che si rivolgono all’Osteopatia: sono questi i principi che è necessario preservare e che grazie al lavoro svolto dall’UNI in Italia e, a livello europeo dal CEN, si avviano a diventare una realtà concreta a servizio dell’Osteopatia e degli utenti stessi.

“Non da ultimo bisogna considerare i grandi risparmi  in termini economici che avrebbe il nostro attuale Sistema Sanitario Nazionale – chiarisce la dott.ssa Novati – e di cui tutti i cittadini italiani potrebbero fruirne con una piena collaborazione di tutti gli apparati dello Stato Italiano: collaborazione con le Istituzioni, i Ministeri, (istruzione, Salute, Lavoro), con l’Ordine dei Medici, e tutti quegli apparati di sorveglianza quali Carabinieri dei Nas, Finanza e quant’altro a tutela del cittadino e del professionista”.