Rapporto OMS-UNICEF sull’allattamento al seno: 3 bambini su 5 non vengono allattati nella prima ora di vita
Sono circa 78 milioni i bambini che non vengono allattati al seno entro la prima ora di vita: 3 neonati su 5, prevalentemente in paesi a basso e medio reddito. È quanto stabilito dall’ultimo rapporto OMS-UNICEF Capture the Moment (Cogli l’attimo) pubblicato pochi giorni fa, dichiarando la maggiore esposizione al rischio di morte e malattie per questi bambini, che si stima abbiano anche meno probabilità di continuare ad essere allattati in seguito.
I neonati allattati nella prima ora di vita hanno molte più probabilità di sopravvivere. Anche un ritardo di poche ore dopo la nascita può avere conseguenze letali. Questo è il chiaro messaggio veicolato dal rapporto Capture the Moment, che riconferma l’assoluta importanza del contatto pelle a pelle di mamma e bambino, e dell’allattamento al seno non solo per la produzione di colostro, primo ed essenziale nutrimento per il neonato, ma anche per il trasferimento del microbiota materno al nascituro.
“Quando si parla di allattamento al seno, il tempismo è tutto. In molti paesi, può anche essere una questione di vita o di morte ” – afferma Henrietta H. Fore, direttore esecutivo dell’UNICEF –. Tuttavia, ogni anno, milioni di neonati perdono i benefici dell’allattamento al seno precoce e le ragioni, troppo spesso, sono cose che possiamo cambiare. Le madri semplicemente non ricevono abbastanza sostegno per l’allattamento al seno entro quei cruciali minuti dopo la nascita, anche da parte del personale medico delle strutture sanitarie”.
Perché si ritarda l’attaccamento al seno dopo la nascita
Attraverso un’analisi di dati di 76 paesi, il Il rapporto Capture the Moment (Cogli l’attimo) ha rilevato che nonostante l’importanza dell’inizio dell’allattamento subito dopo la nascita, troppi neonati vengono lasciati ad aspettare a lungo per diverse ragioni, fra cui:
– Alimentazione dei neonati con alimenti o bevande, che includono anche le formule per lattanti: pratiche comuni, come quella di gettare via il colostro, anziani che alimentano i bambini con miele o operatori sanitari che danno ai neonati altro liquidi come acqua e zucchero o formule, ritardano la prima fondamentale poppata del neonato con la madre.
– L’aumento del numero di tagli cesarei: in Egitto, i tassi di taglio cesareo sono più che raddoppiati tra il 2005 e il 2014, dal 20 al 52 per cento. Durante lo stesso periodo si è stimata una diminuzione dei tassi di allattamento subito dopo la nascita passati dal 40 al 27 per cento.
– Lacune nella qualità delle cure fornite alle madri e ai neonati: secondo il rapporto, la presenza al parto di personale qualificato non sembra incidere sui tassi di allattamento subito dopo la nascita. In 58 paesi tra il 2005 e il 2017, i parti presso i punti nascita sono aumentati di 18 punti percentuali, mentre i tassi di allattamento precoce sono aumentati di 6 punti percentuali. In molti casi, i bambini sono stati separati dalle loro madri immediatamente dopo la nascita e il supporto offerto da operatori sanitari è limitato. In Serbia, il tasso è incrementato di 43 punti percentuali dal 2010 al 2014 grazie agli interventi per migliorare le cure ricevute dalle madri alla nascita.
L’UNICEF in Italia promuove il programma Insieme per l’Allattamento per diffondere la cultura dell’allattamento e garantire a tutti i bambini una nutrizione adeguata e il miglior inizio di vita possibile. Fanno parte della Rete UNICEF in Italia:
- oltre 650 Baby Pit Stop – spazi dedicati a tutte le famiglie in cui poter prendersi cura dei propri bambini.
- 3 Corsi di Laurea riconosciuti Amici dell’Allattamento
- 7 Comunità riconosciute dall’UNICEF come Amiche dei bambini
- 27 Ospedali riconosciuti dall’UNICEF come Amici dei bambini
La Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno (SAM) viene celebrata in diversi Paesi dal 1 al 7 agosto; In Italia ed in altri paesi dell’Europa si celebrerà la Settimana dal 1 al 7 ottobre.