E’ stato stampato e pubblicato sul sito della Camera il 10 settembre 2014 il progetto di legge n. 2518 dell’on. Binetti “Istituzione della figura professionale dell’osteopata”, frutto del dialogo del Parlamento con le associazioni di riferimento (R.O.I. e APO).
Cinque i punti cardine di questo DDL:

  • art. 1 la professione sanitaria dell’osteopata esercitata da laureati in osteopatia;
  • art. 2 Istituzione e albo professionale degli osteopati aperto ai soli laureati in osteopatia (statali o non statali) che abbiano superato l’esame di abilitazione all’esercizio professionale;
  • art. 3 sulla Formazione degli osteopati attraverso corsi di laurea quinquennale;
  • art. 4 sulla disciplina e competenze professionali dell’osteopata come operatore sanitario di contatto primario;
  • art. 5 riguardo le disposizioni transitorie in materia di riconoscimento ed equipollenza dei titoli di studio.

Per rispondere alle numerose domande degli studenti di osteopatia ad oggi iscritti nelle scuole italiane che si interrogano sul loro futuro alla luce delle ultime novità, l’art. 5 di questo DDL (lettera b del comma 1) chiarisce che ai fini dell’equipollenza del proprio titolo di studio al diploma di laurea, su richiesta degli interessati è effettuato il riconoscimento dei titoli “conseguiti entro sei anni successivi alla data di entrata in vigore della presente legge, da parte di studenti già iscritti e regolarmente frequentanti scuole di osteopatia italiane […]”.

Il percorso del riconoscimento dell’Osteopatia va’ avanti, così dopo la posizione guadagnata nell’emendamento all’interno del DDL n. 1324 Lorenzin, “rispetto al quale sono iniziate le discussioni in Commissione Igiene e Sanità del Senato” , assicura Paola Sciomachen nell’ultima comunicazione ufficiale del ROI, si è aggiunta la pubblicazione del DDL n.2518 sull’osteopatia alla Camera dei deputati, a firma dell’on. Binetti (PI).

Il nuovo anno lavorativo sembra iniziare col piede giusto e anche l’attività del Registro entra nel vivo annunciando molte novità. Tra quelle anticipate dal presidente Sciomachen, la revisione dello Statuto, del regolamento Amministrativo e quello della commissione didattica.
Tra gli obiettivi a medio lungo termine annunciati dal ROI, quello di rendere nel tempo le scuole indipendenti dal registro; di studiare un percorso di sanatoria “per il quale – anticipa Sciomachen – stiamo attivando un gruppo di lavoro supportato dal contributo di esperti del settore”, di riprendere i rapporti con le Associazioni Europee ed Internazionali partecipando alle riunioni programmate.

“In merito al crescente dibattito sul nostro futuro – chiarisce il presidente Sciomachen –  mi sento di confermarvi che stiamo mettendo in atto tutte le strategie possibili perché il profilo professionale che ora è stato presentato e per le cui competenze si richiede una formazione quinquennale a ciclo unico, sia accettato”.



Per chi non ne fosse a conoscenza, di seguito l’ultima newsletter del ROI:

Cari Colleghi, bentornati.
Dopo la breve pausa estiva si riprendono le attività, sia sul fronte politico istituzionale, sia sul versante associativo.
Ci siamo riuniti come Consiglio Direttivo per programmare il lavoro ed abbiamo individuato delle priorità sulle quali organizzarci.
Sicuramente saremo impegnati nel sostenere la nostra causa del riconoscimento professionale, a partire dalla posizione guadagnata nell’emendamento all’interno del DDL Lorenzin, rispetto al quale sono iniziate le discussioni all’interno della Commissione Igiene e Sanità del Senato.Abbiamo in programmazione  un calendario di incontri e di attività a sostegno di tale emendamento.A questo si aggiunge la notizia di oggi della pubblicazione del DDL (istituzione della figura professionale dell’osteopata) a firma dell’on. Binetti (PI) sull’osteopatia, frutto del dialogo del Parlamento con le Associazioni di riferimento (R.O.I. e APO).
I nostri suggerimenti sono stati accolti per la stesura finale del DDL. Contemporaneamente ci siamo strutturati per revisionare lo Statuto ed il Regolamento Amministrativo della nostra Associazione, come pure il regolamento della Commissione Didattica.
A tal proposito prevediamo di rendere indipendenti nel tempo le Scuole dall’Associazione.Organizzeremo, a tal fine, un gruppo di lavoro congiunto con la Commissione Didattica, che studi entrambe le questioni.
Un altro impegno è quello di studiare un percorso di sanatoria, per il quale stiamo attivando un gruppo di lavoro supportato dal contributo di esperti del settore.

Stiamo formalizzando, inoltre, un nostro team che si occupi di ricerca e di aggiornamento.
Ad ottobre riprenderemo i rapporti con le Associazioni Europee ed Internazionali, partecipando alle riunioni programmate.
A breve avremo un nuovo sito, completamente rinnovato che speriamo si dimostri maggiormente fruibile e di vostro gradimento ed attraverso il quale ci auspichiamo di implementare e migliorare la comunicazione con voi.
Stiamo organizzando, inoltre, un censimento per capire quanti e chi siano gli osteopati presenti sul territorio e vorremmo arrivare ad avere più contatto, anche attraverso i delegati delle macro regioni, sia con i professionisti, sia  con gli studenti.In merito al crescente dibattito sul nostro futuro e su ciò che ci dobbiamo aspettare, mi sento di confermarvi che stiamo mettendo in atto tutte le strategie possibili perché il profilo professionale che ora è stato presentato e per le cui competenze si richiede una formazione quinquennale a ciclo unico, sia accettato.

Contestualmente si chiede che i professionisti, che fino ad ora hanno esercitato la professione con le adeguate competenze dimostrate – sia nel percorso formativo, sia nell’aggiornamento e nell’attività professionale – abbiano la possibilità di continuare a svolgere la loro attività di professionisti osteopati.Nei percorsi di sanatoria si prevedono normalmente dei tempi e dei criteri di adeguamento che non prescindono dalla fotografia dell’esistente. Questo varrà anche per chi é in formazione.Nel frattempo é utile che le Scuole si muovano nella stessa direzione, indirizzando il percorso di studi verso una formazione unica in osteopatia.

La Commissione Didattica sta lavorando congiuntamente al Direttivo R.O.I. nell’individuazione ed attuazione di tale percorso, anche in previsione di un’eventuale integrazione di crediti formativi per il raggiungimento degli standards richiesti.
Ci tengo nuovamente a sollecitare atteggiamenti positivi che invitino alla collaborazione ed all’unità di tutta la categoria, per non disperdere energie e tempo nella direzione sbagliata, senza dare spazio a chi davvero intende fermarci.
Un caro saluto,

Paola Sciomachen