L’avevamo salutato come un grande passo – umano e clinico – della professione di osteopata, per la regione Marche. Il fatto che all’ospedale di Torrette (Ancona) avesse aperto i battenti un ambulatorio di osteopatia per bambini cardiopatici completamente gratuito (leggi qui) aveva fatto ben sperare l’Italia.

L’impegno profuso dal comitato dei genitori Bambini cardiopatici e da Unbattitodiali Onlus, che sulla propria pelle avevano valutato i benefici di un trattamento osteopatico postoperatorio, sembra però essere svanito nel nulla.

Il Ministero della Salute ha impugnato la legge regionale che dal 16 aprile 2019, regolamenta l’ingresso degli osteopati in ospedale tramite protocolli ben stabiliti: il ministro eccepisce che in attesa dell’emanazione dei decreti attuativi, l’osteopatia in Italia non è ancora professione sanitaria a tutti gli effetti, senza tener conto che i ritardi nell’iter sono dovuti alla lentezza della burocrazia italiana, la quale avrebbe dovuto emanare decreti già nel Marzo 2018.

Per un cavillo burocratico, che tuttavia porta con sé tutto lo strascico di polemiche sull’autonomia regionale differenziata in materia sanitaria, si interrompono momentaneamente i sogni di vita normale di 150 famiglie che avevano riposto la massima fiducia nell’osteopatia. Lo avevano fatto per un semplice motivo: perché sapevano che i loro bambini e tutte le altre 1000 famiglie che ogni anno accedono al reparto, avrebbero vissuto meglio grazie a quella esperienza.

La cattiva notizia ha però già fatto il giro del web, attraverso una petizione – firmabile a questo link https://www.change.org/p/comitato-genitori-bambini-cardiopatici-di-torrette-di-ancona-ritiro-ricorso-legge-regione-marche-a-tutela-dei-bambini-cardiopatici-ospedale-torrette – che in poche ore ha già raccolto tante  di firme.

È l’appello di Valentina Felici, Presidente del Comitato Genitori Bambini Cardiopatici di Torrette, al Ministro della Salute Giulia Grillo. Appello che trova già sostegno nel ROI.



«È giunto il momento – ha spiegato in una lettera aperta il presidente del Registro degli Osteopati d’Italia – di dare risposte ai 10 milioni di cittadini italiani che si rivolgono con fiducia all’osteopatia. In gioco in questo caso c’è la salute dei bambini e di 150 famiglie che si sono esposte in prima linea e che hanno affidato parte delle loro speranze alla nostra professione.

Invitiamo quindi tutti voi a scendere in campo: postate sui vostri social una foto con la mano sul cuore e lanciate un messaggio per chiedere al Ministero di ritirare il ricorso presentato contro la norma della Regione Marche con gli hashtag:

#MiStannoaCuore
#DecretiOsteopatiaSubito
».

 

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