Sempre più italiani ricorrono all’Osteopatia. A dirlo, i ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche e quelli dell’Università di Urbino dopo aver analizzato ben 100mila interviste Istat sul rapporto tra gli italiani e la loro salute.  Il 15 per cento degli intervistati (per la precisione il 14,4 per cento) ha dichiarato di ricorrere alla medicina complementare. Di questi, più della metà, il 7.6 per cento, ha dichiarato di affidarsi all’Osteopatia.

Stando a quanto riportato su quotidianosanita.it, è sempre l’Osteopatia ad avere la più alta percentuale di pazienti soddisfatti: addirittura il 77,8 per cento di quelli che si sono rivolti ad un osteopata si sono dichiarati totalmente appagati dal risultato delle sedute.

Presentati ieri mattina a Roma da Paolo Roberto di Sarsina dell’Istituto Superiore di Sanità, in occasione del convegno “Medicine non convenzionali: serve una regolamentazione?”, questi dati confermano la validità della pratica osteopatica, ampiamente riconosciuta dai pazienti, prima che dallo Stato Italiano che, ad oggi, non ha conferito la giusta validazione legislativa alla disciplina osteopatica.



Dopo l’Osteopatia, la ricerca ha rilevato che l’omeopatia si attesta al secondo posto nella scelta (il 7 per cento dei casi), a cui seguono i rimedi di erboristeria (4,1 per cento) e l’agopuntura (2,1 per cento). Più basse anche le percentuali di soddisfazione dei pazienti che ricorrono ad omeopatia (70.8 per cento), ad agopuntura (60.6 per cento) ed erboristica (69.2 per cento dei casi).