Dal 2018 presso l’U.O. Neonatologia dell’ospedale San Giuseppe Multimedica MultiMedica di Milano è attivo un servizio quotidiano di osteopatia neonatale ambulatoriale e di reparto e di consulenza con l’U.O. di Ginecologia ed Ostetricia. Ad occuparsene è l’osteopata Andrea Arcusio, responsabile sia dell’ambulatorio osteopatico interno al reparto di neonatologia diretto dal Dr. Claudio Migliori, che dell’ambulatorio neonatale-pediatrico aperto al territorio al quale possono accedere anche i bambini nati in altri ospedali a seguito di una prescrizione medica del pediatra che riporti la dicitura “valutazione osteopatica”.

Osteopata e Fisioterapista, Andrea Arcusio lavora nel Dipartimento di Riabilitazione Specialistica dell’ospedale del Gruppo Multimedica MultiMedica dal 1997 ed esclusivamente come osteopata per dal 2004, ma è nel 2018 che il progetto specifico dedicato all’osteopatia in ambito neonatologico viene condiviso e approvato da tutta l’équipe di reparto che decide così di introdurre l’osteopata in corsia a servizio dei più piccoli, soprattutto alla luce delle numerose evidenze scientifiche che dimostrano l’utilità e l’efficacia del trattamento osteopatico per i bambini nati pretermine e per i neonati che presentano “condizioni di rischio” legate alla gravidanza o al parto: per esempio parti gemellari, podalici, distocici, parti prematuri ecc.. Le condizioni di nascita che traggono vantaggio dal trattamento osteopatico sono: prematurità, utilizzo di ventosa ostetrica, nati con elevato (LGA) o basso (SGA) peso in relazione all’età gestazionale, sofferenze perinatali, giri di funicolo intorno al collo, presentazione podalica o trasversa, oligoidramnios, distocie dinamiche, gemellarità. A queste condizioni si affiancano riscontri sintomatici come: ipertono/ipotono dello scheletro appendicolare, atteggiamento deviato piede, irrequietezza, suzione ipovalida ed asimmetria cranio-facciale.

Presso l’ospedale San Giuseppe l’osteopata è parte integrante del lavoro di équipe con le altre figure professionali di reparto: neonatologo ed infermiera pediatrica, partecipando in modo attivo, di confronto e scambio nelle decisioni cliniche dei pazienti. Per i bimbi che vengono alla luce nel punto nascita dell’Ospedale San Giuseppe – 1.200 circa nell’ultimo anno – è il neonatologo che, d’accordo con l’osteopata, valuta la necessità di un trattamento che, nella pratica, è dolce e assolutamente indolore “tanto che spesso i piccoli si addormentano durante la seduta”, spiega Andrea Arcusio.

La ricerca scientifica dimostra l’efficacia del Trattamento Manipolativo Osteopatico nel migliorare tempi di degenza e carico farmacologico nella riduzione del dolore, così come è dimostrata l’importanza del “tocco gentile” nel ridurre lo stress sperimentato dai bambini prematuri, favorendo la riduzione della quantità di cortisolo prodotta e, in generale, migliorando le condizioni generali nei prematuri.



Il ruolo dell’osteopata è importante non solo nell’immediato post parto, particolarmente nei casi in cui questo si presenti un po’ più difficile, ma anche in seguito, nelle prime settimane di vita del bebè, quando possono manifestarsi alcuni lievi disturbi che possono interferire con il suo benessere e sono fonte di dubbi e preoccupazioni per i neogenitori. “Alterazioni del sonno, plagiocefalia, rigurgiti particolarmente frequenti, ostruzione del dotto lacrimale, pianto intenso e difficile da consolare – spiega l’osteopata Arcusio – così come un’accentuata irrequietezza in occasione delle attività di cura di base sono tutti casi in cui l’osteopatia può rivelarsi efficace per migliorare la situazione fino a risolvere definitivamente il problema”.

Attualmente è in corso una ricerca interna al reparto volta a dimostrare l’efficacia del trattamento osteopatico sulle criticità di suzione. “L’osteopatia può essere utile anche per la buona riuscita dell’allattamento – chiarisce infatti l’osteopata Andrea Arcusio – e se il bimbo presenta difficoltà di suzione, non legate a qualche caratteristica anatomica materna, il trattamento osteopatico permette di rendere performanti le capacità innate di suzione del neonato”.

Ogni mese, tra il lavoro di reparto ed i trattamenti ambulatoriali, vengono trattati circa 120-130 neonati.