Pubblicato dal Ministero dell’Università e della Ricerca il Decreto interministeriale n.1563 del 1° dicembre 2023, recante “Definizione dell’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Osteopatia ai sensi dell’articolo 7 della Legge 11 gennaio 2018, n. 3”.

Il testo – che verrà trasmesso ai competenti organi di controllo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale – definisce gli obiettivi formativi qualificanti dei laureati nella classe L/SNT/4  delle lauree in Professioni Sanitarie della Prevenzione integrando l’osteopatia.  Nello specifico, il periodo “I laureati nella classe delle professioni tecniche della prevenzione svolgono con autonomia tecnico-professionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria” è integrato come segue: “e, infine, attività di prevenzione e mantenimento della salute tramite approcci e tecniche osteopatiche.”

Il decreto interministeriale 19 febbraio 2009 recante la “Determinazione delle classi dei corsi di laurea per le professioni sanitarie ai sensi del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 26 maggio 2009, n. 119” si arricchisce dunque con specifiche relative alla professione sanitaria dell’osteopata. Dopo il paragrafo relativo alla professione sanitaria dell’assistente sanitario, è aggiunto il seguente paragrafo: Nell’ambito della professione sanitaria dell’osteopata, il laureato è un operatore sanitario […] ovvero è quel professionista sanitario che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico. In riferimento alla diagnosi di competenza medica e all’indicazione al trattamento osteopatico, dopo aver interpretato i dati clinici, il laureato in osteopatia riconosce l’indicazione o la controindicazione al trattamento osteopatico ed effettua la valutazione osteopatica attraverso l’osservazione, la palpazione percettiva e i test osteopatici per individuare la presenza di segni clinici delle disfunzioni somatiche del sistema muscolo scheletrico. Egli pianifica il trattamento osteopatico e predispone modalità di trattamento selezionando approcci e tecniche osteopatiche esclusivamente manuali, non invasive, ed esterne, adeguate al paziente ed al contesto clinico; esegue, in sicurezza e nel rispetto della dignità e della sensibilità del paziente, il trattamento manipolativo osteopatico attraverso tecniche specifiche e selezionate per il singolo paziente; valuta gli esiti del trattamento osteopatico, ne verifica l’appropriatezza e pianifica il follow-up condividendoli con il paziente, con eventuali caregiver e con altri professionisti sanitari; al fine di prevenire alterazioni dell’apparato muscolo scheletrico, promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività; educa il paziente nelle abilità di autogestione dell’organismo e ne pianifica il percorso educativo anche in collaborazione con altri professionisti; a fine trattamento verifica le rispondenze tra metodologia attuata e gli obiettivi di recupero funzionale riabilitativo e psicosociale; reindirizza il paziente al medico inviante quando i sintomi persistono oltre i tempi previsti o peggiorano. Svolge l’attività professionale, di ricerca, di formazione, di autoformazione e di consulenza, nelle strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche o private ove siano richieste le sue competenze professionali, in regime di dipendenza o libero-professionale.”

Il recente Decreto interministeriale n.1563 dell’1 dicembre 2023 aggiunge dunque l’ambito disciplinare “Scienze osteopatiche” ed i relativi SSD (Settore Scientifico Disciplinare):



MED/50 – Scienze tecniche mediche e applicate
MED/34 – Medicina Fisica e Riabilitativa
MED/33 – Malattie dell’apparato locomotore
MED/48 – Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e riabilitative

Immediato il commento del ROI e della sua Presidente Paola Sciomachen che in una nota esprime tutta la gratitudine e la soddisfazione del Registro per il raggiungimento di questo traguardo. “Grazie a tutti voi per il prezioso supporto che vi ha visti protagonisti di questa mobilitazione – dichiara Sciomachen – certamente organizzeremo dei momenti dedicati per parlare insieme del testo e dei prossimi passi. Nel frattempo complimenti a tutti per questi importante traguardo”.

Adesso non resta che affrontare  l’ultimo decreto attuativo sulle equipollenze.

Leggi la notizia sul sito del MUR