Sono sempre più frequenti le testimonianze a favore della pratica osteopatica “volontaria” nel Sud del Mondo ad opera di osteopati italiani fortemente motivati, spinti a fare esperienza e ad offrire la propria competenza in contesti difficili, soprattutto a servizio dei bambini.

Il caso che vogliamo raccontarvi oggi è quello dell’osteopata Simone De Medici, che ha intrapreso per la prima volta questa esperienza di “volontariato osteopatico” a novembre dell’anno scorso a Capo Verde, sull’isola di Sal, grazie al contatto con una sua paziente residente sull’isola da diversi anni, dove ha aperto una scuola elementare, entrando così in contatto con l’Autorità Sanitaria locale.
Nasce così, da una proposta informale di una paziente, un progetto ben più grande che – ci racconta l’osteopata De Medici – “stiamo strutturando proprio in questo periodo e si avvia ad avere un seguito significativo, grazie all’appoggio della responsabile sanitaria dell’isola, la quale ha contattato l’Ospedale locale, oltre che l’Associazione che si occupa di bambini abbandonati e maltrattati e svolge attività di supporto alla favelas e la scuola statale di Sal”.

Già il prossimo giugno De Medici tornerà in Africa accompagnato da altri colleghi osteopati e “a breve – annuncia – sarà definito lo statuto dell’Associazione, attraverso  la quale, oltre ad avviare una serie di progetti no-profit, fonderò per novembre di quest’anno un Ambulatorio di Osteopatia Pediatrica onlus sull’isola di Sal, che sarà reso operativo proprio dalle varie spedizioni”.
Sempre  per novembre è previsto un viaggio in cui sarà coinvolto un gruppo di 10-12 volontari tra osteopati e medici specialisti motivati all’impegno nel sociale.Come confermano anche altre esperienze simili di cui abbiamo raccontato, per esempio Furaha Onlus, l’attività osteopatica in luoghi più difficili, colpiti da problemi sociali e sanitari, è intensa e l’aiuto del personale volontario è determinante per il proprio contributo sul campo.



“Durante la mia permanenza sull’isola di Sal – racconta l’osteopata De Medici – ho visto circa 130 bambini, ne ho trattati una gran parte ed abbiamo creato un data base con una scheda di valutazione per ognuno di essi. Ho svolto attività di Osteopata in Ospedale  affiancando la fisioterapista dell’ospedale, siamo stati scortati nelle Favelas, dove grazie all’Associazione ICCA ho avuto la possibilità di vedere e trattare altri bambini, oltre a quelli della scuola statale e della scuola privata”.

“Un grosso ringraziamento per tutto questo va anche a Cristian Raab – ci tiene a sottolineare De Medici- direttore del Master di Osteopatia in ambito Pediatrico della Scuola Tedesca di Osteopatia, è una delle persone più attive nello sviluppo del Network osteopatico internazionale”.