Cos’è la Float Therapy

La storia della float therapy parte già negli anni cinquanta, quando il dottor John Lilly, uno psicanalista e neuroscienziato statunitense, iniziò a studiare gli effetti della deprivazione sensoriale sul nostro organismo.
La psicologia e la medicina dell’epoca ritenevano che, in assenza di stimolazione dei sensi, il cervello potesse ridurre fortemente le sue funzioni, fino a raggiungere il picco minimo dell’attività celebrale.
Analizzando le esperienze dei sommozzatori, durante la sua permanenza al National Institute of Mental Health, il dott. Lilly elaborò una speciale vasca dove, immersi in acqua, tale sollecitazione potesse essere ridotta al minimo. Dagli esperimenti condotti si scoprì come, in un simile stato di alterazione rispetto alla realtà quotidiana, il cervello non subisca un blocco delle sue funzioni, bensì entri in uno stadio di profondo rilassamento, non dissimile dall’attività onirica nelle ore di sonno.

Floating e Osteopatia

L’attinenza con l’osteopatia e le conseguenze funzionali della pratica del Floating sul piano osteopatico possono aprire diversi scenari terapeutici. Come noto l’osteopatia è utile a ristabilire i normali equilibri del corpo sia per la mamma che per il bambino nel post parto, ma altrettanto utile è l’approccio osteopatico alla donna in gravidanza per alleviare le più svariate problematiche che si presentano durante la gestazione, accompagnandola ad un parto il più possibile naturale e privo di complicazioni. L’osteopatia in gravidanza agevola un migliore adattamento dell’organismo ai cambiamenti dei tessuti del corpo e alle pressioni addominali, senza effetti collaterali per la mamma e per il bambino, oltre ad avere un ruolo sugli stati emotivi della futura mamma.

In una società sempre più attenta al benessere, il Floating emerge come una pratica innovativa e benefica anche durante la gravidanza. Può essere una eccezionale integrazione alla metodica osteopatica, già in grado di conferire sollievo, attenuando anche nausea e insonnia. È quanto sperimentato dall’osteopata Giuseppina d’Ambrosio, che da oltre un anno utilizza l’innovativa pratica della Floathing therapy nel suo studio Biomedica Majé di Lanciano, rilevandone l’efficacia nel migliorare la salute e il benessere generale in associazione ai trattamenti osteopatici dedicati al percorso di maternità. È proprio l’osteopata d’Ambrosio a raccontarci gli esiti di questa indagine a cui sta lavorando.

“Il Floating, o galleggiamento in deprivazione sensoriale (Floating-REST)– spiega d’Ambrosio – è una piacevole esperienza di rilassamento che ci ha permesso di aiutare molte future mamme ad allontanare gli stati di tensione fisica, contribuendo a ridurre lo stress e l’ansia tipici di questo periodo, alleviando il carico sulla colonna vertebrale e sulle articolazioni, fornendo sollievo a mal di schiena e dolori muscolari normalmente associati allo stato di gravidanza, permettendo di godere di una pausa tranquilla dal peso aggiuntivo”.

Sono diversi gli studi presenti nella letteratura scientifica che dimostrano i benefici della Floating therapy, da cui possono trarre un grande beneficio persone stanche fisicamente e mentalmente. “Declinare la terapia del galleggiamento nel percorso della maternità – continua d’Ambrosio – ha permesso alle donne in attesa di vivere l’esperienza unica di sentire il proprio corpo ‘in sospensione’ recuperando una dimensione ancestrale e profonda dell’ambiente protettivo in cui anche il bambino galleggia, avvolto dal tepore protettivo del liquido amniotico, di cui il corpo mantiene la sensorialità che l’inconscio serba nella memoria implicita”.



Vasca di deprivazione sensoriale

La profonda sensazione di relax si ottiene immergendosi in una particolare vasca chiamata di “deprivazione sensoriale”, che sfrutta una soluzione ipersatura di solfato di magnesio mantenuta alla temperatura costante di 34,8 °C (simile a quella del corpo umano).
Un ambiente confortevole e sicuro per la mamma e il bambino che permette di attenuare ogni tipo di sensazione termica e tattile. Galleggiando in modo naturale in questa vasca, profonda solo 30 cm, in un ambiente di buio e silenzio si creano le condizioni favorevoli a quella che viene definita “risposta parasimpatica”.

“L’intera durata della seduta è di circa 50 minuti – spiega l’osteopata d’Ambrosio – e durante il trattamento il corpo, libero da condizionamenti e stimoli esterni, si rilassa producendo endorfine, che agiscono contro tensione e stati di stress. La percezione di assenza di gravità durante il Floating si è dimostrato un ausilio estremamente utile per le future mamme che soffrono dei tipici disturbi dell’attesa come mal di schiena, dolori alle gambe, gonfiore o dolore pelvico. Inoltre i risultati raggiunti sulle donne in gestazione che hanno praticato floating prima, durante e dopo il trattamento osteopatico testimoniano in modo tangibile gli effetti positivi ottenuti, permettendo una migliore preparazione al parto e consentendo di scoprire un aspetto nuovo del vivere la gravidanza, offrendo anche un modo più intimo e profondo di connettersi con il proprio bambino e con il proprio corpo. L’indagine ha evidenziato anche come gli effetti benefici si estendano oltre il benessere fisico, influenzando positivamente lo stato emotivo delle future mamme, offrendo un modo particolare di coccolarsi e prendersi cura di se stessi durante questa fase speciale della vita”.

Effetti benefici del Floating durante la gravidanza sono stati riscontrati anche sulla qualità del sonno, sulla riduzione della pressione arteriosa e sulla maggiore produzione di endorfine, i “neurotrasmettitori del benessere”.

“Questi benefici – sottolinea d’Ambrosio – non solo favoriscono il comfort della madre, ma possono anche influenzare positivamente lo sviluppo del feto”.

È possibile trovare diversi studi scientifici a riguardo anche su Pubmed o su Europepcm.

Pagina dell’osteopata Giuseppina d’Ambrosio su Tuttosteopatia.it >> qui.