Che cos’è un atleta? Un corpo e una mente allenati, la passione per la competizione, l’unione di agonismo e sport, soprattutto equilibrio.

Per questo uno sportivo è anche il suo rapporto con la propria salute. E’ lo spirito con cui il CSOT – Centro Studi di Osteopatia Tradizionale – ha avuto l’onore ed il piacere di prender parte al Grand Prix di Taekwondo 2019, svoltosi a Roma dal 7 al 9 giugno, una delle tappe principali per le qualificazioni alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Letteralmente il Tae-kwon-do  è l’arte di calciare in volo e colpire di pugno. Questa arte marziale non è soltanto un metodo di autodifesa, ma uno stile di vita, una conoscenza profonda del proprio io, volta al miglioramento fisico, mentale e spirituale.





Anche l’ osteopatia è un modo di conoscere se stessi, preservare i propri punti di forza dall’usura dell’esercizio, curare la propria forma fisica in modo non invasivo, mettere a frutto tutte le capacità dell’organismo di reagire in modo naturale agli stimoli dell’allenamento. Attraverso il trattamento osteopatico si aiuta la prevenzione degli infortuni, che è tanto più utile in uno sport di contatto come sono le arti marziali.

Un atleta spinge il corpo ai limiti delle sue capacità, sta sempre sulla frontiera tra il possibile e l’impossibile, e per questo ha tanto più bisogno di rispettarsi. Sport e Osteopatia partono dallo stesso presupposto di armonia, e quando lavorano insieme lavorano bene.

Il Taekwondo è uno spettacolo di movimento, dinamicità, velocità di esecuzione, sportività. Siamo contenti di averne fatto parte anche in questo 2019. Speriamo di avervi rubato un po’ della vostra bellezza, perché è quello che a noi osteopati sta più a cuore: la bellezza della salute.