Pubblicato il 17 marzo sulla rivista open access Healthcare, “A Content Analysis of Osteopaths’ Attitudes for a More Inclusive Clinical Practice towards Transgender People”: uno studio qualitativo condotto con lo scopo di esplorare gli atteggiamenti e convinzioni degli osteopati italiani riguardo ai pazienti transgender

Il mondo dei professionisti osteopati, e non solo, si trova a contatto con pazienti che rappresentano in vario modo la società in cui viviamo.

Se l’approccio relazionale al paziente è ormai riconosciuto come fondamentale per tutti i professionisti della cura della salute, questo assume un valore ancora più cruciale nei casi in cui le persone siano esposte a discriminazioni esito di preconcetti o mancata conoscenza.

I risultati emersi dall’analisi delle interviste semistrutturate somministrate a 10 osteopati tra marzo e aprile 2021, hanno testimoniato la propensione dei partecipanti ad applicare i principi osteopatici indipendentemente dall’identità di genere del paziente.

Al contempo, le interviste fanno registrare una carenza di informazione sui contesti stigmatizzanti che possono influenzare in senso discriminatorio le persone transgender.



Attraverso la comunicazione verbale e non verbale, infatti, quasi tutti i partecipanti hanno dimostrato la tendenza a praticare deadnaming e misgendering, rispettivamente l’uso del nome che la persona transgender non sente suo e la declinazione di pronomi, verbi e aggettivi non rispettando l’identità di genere della persona transgender, linguaggio improprio e patologizzazione e la medicalizzazione della loro esperienza.

Ciò evidenzia l’importanza di formare professionisti culturalmente competenti in grado di riconoscere ed evitare le microaggressioni e quindi creare un ambiente di sicurezza culturale e sociale, necessario a promuoverne la buona salute psicofisica.

Pubblicato nella special issue della rivista Healthcare, “Osteopathic and Manual Therapy Healthcare Reconceptualization: Health Needs and New Evidence“, il progetto è stato frutto di una collaborazione internazionale tra diversi istituti di formazione osteopatica, tra cui l’International College of Osteopathic Medicine, il Centre Pour l’Etude la Recherche et la Diffusion Osteopathiques di Roma la University of Applied Sciences and Arts Western di Friburgo e la Fondazione COME Collaboration.

Lo studio ha riguardato professionisti osteopati con più di 10mila ore di pratica clinica che avessero trattato almeno un paziente transgender nel corso della propria esperienza professionale.

 

Atteggiamenti degli osteopati nei confronti dei pazienti transgender: una mappa tematica.
Atteggiamenti degli osteopati nei confronti dei pazienti transgender: una mappa tematica.