Nell’ambito dello spazio dedicato alle Tesi migliori del 2019 selezionate dalle scuole italiane di osteopatia, oggi parliamo del lavoro di Mattia Albertelli, osteopata diplomato nell’Istituto Europeo per la Medicina Osteopatica con una tesi sull’interdisciplinarietà sanitaria osteopatica a vantaggio della qualità della vita nei pazienti affetti da Distrofia Muscolare.
Condotto dall’Istituto IEMO in collaborazione l’Associazione Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM) di Genova, lo studio pilota sperimentale, randomizzato e controllato (RCT) ha voluto descrivere il ruolo dell’osteopatia nel miglioramento della qualità della vita in pazienti affetti da Distrofia Muscolare.
Autore dello studio, per il quale non è stato applicato alcun protocollo OMTh standardizzato, è Mattia Albertelli, osteopata diplomatosi alla IEMO e socio fondatore dell’Associazione degli Osteopati esclusivi (ADOE) che ha svolto la ricerca col collega di Roma Andrea Monnati, col relatore di tesi Luigi Ciullo e con la supervisione del Dipartimento tesi IEMO coordinato da Silvia Clara Tuscano.
Lo studio pilota finalizzato ad indagare l’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico in pazienti con distrofia facio-scapolo-omerale e distrofia muscolare dei cingoli, ha proposto trattamenti osteopatici individuali e personalizzati in relazione alla condizione di ciascun paziente. Il metodo di indagine ha previsto e documentato l’analisi comparativa dei disturbi della qualità della vita, della sfera psicologica, della fatica e del sonno, verificandone un notevole miglioramento in riferimento al gruppo di controllo.
Per ogni visita, i partecipanti sono stati sottoposti ad un’indagine osteopatica generale. Le disfunzioni somatiche sono state indagate nell’ambito del sistema muscolo-scheletrico in relazione al contesto gastro-intestinale e fluidico/vascolare, mediante osservazione, test di screening, palpazione e test del movimento.
“Possiamo quindi verosimilmente sostenere – si legge nel riassunto del lavoro di Tesi di Mattia Albertelli – che il trattamento manipolativo osteopatico possa entrare a far parte dell’interdisciplinarietà delle terapie ad oggi utilizzate per la distrofia muscolare, fornendo un valido supporto nella cura dei pazienti affetti”. Viva soddisfazione da parte del Dipartimento Tesi IEMO e conferimento del massimo dei voti per la tesi che ha confermato l’utilità preventiva dell’OMTh nel paziente con grave cronicità patologica”.

Il riassunto completo in questa pagina.