“È stato difficile portare l’Osteopatia all’interno dell’ospedale ma grazie alla tenacia e al duro lavoro portato avanti con passione, si stanno ottenendo i primi risultati nella clinica, nell’ambito della ricerca e nel dialogo con tutte le altre figure”.
Inizia così il racconto dell’osteopata Alessandra Pisano sulla sua esperienza al Bambino Gesù di Roma, dove da due anni conduce una brillante esperienza osteopatica in ambito pediatrico, nel reparto di neuro-riabilitazione della sede di Palidoro e nella terapia intensiva neonatale.
“La prima persona che devo ringraziare è sicuramente Andrea Manzotti – ci dice Alessandra – che ha sempre creduto nella mia professionalità accogliendo me e l’ospedale all’interno del progetto NE-O”.
E infatti l’ospedale capitolino Bambino Gesù compare tra i 20 nosocomi italiani partner del progetto NE-O, nato – lo ricordiamo – con lo scopo di produrre robuste evidenze scientifiche in ambito neonatologico per evidenziare gli effetti del trattamento manipolativo osteopatico sul prematuro.
A giocare un ruolo importante in questa esperienza osteopatica in ospedale è, stando al racconto dell’osteopata Pisano, il primario Dott. Enrico Castelli “il quale – spiega – mi permette di portare avanti attraverso la ricerca e la pratica clinica il trattamento osteopatico all’interno del reparto di neuro-riabilitazione della sede di Palidoro, dove vengono seguiti i pazienti con asimmetrie craniche in regime di ricovero e in Day hospital insieme alla Dott.ssa Costanza Candeloro, e le problematiche legate alla disfagia e ai blocchi mandibolari insieme alla Dott.ssa Antonella Cerchiari”. Anche in questo caso il fine è individuare evidenze scientifiche a supporto del trattamento osteopatico.
Sempre nella sede di Palidoro è in arrivo un protocollo di ricerca per valutare l’efficacia del trattamento osteopatico nel piede torto congenito insieme al Dott. Pierluigi Maglione e all’unità di ortopedia diretta dal Dott. La Rosa.
“Un altro passo importante – ci racconta la responsabile del progetto di osteopatia al Bambino Gesù – è stato varcare la soglia della terapia intensiva neonatale grazia al consenso del primario Dott. Andrea Dotta e soprattutto grazie alla supervisione costante del Dott. Guglielmo Salvatori, neonatologo referente di tutti i progetti di ricerca presenti nella sede del Gianicolo, dal NE-O Project al progetto di ricerca sull’Atresia Esofagea e sulle difficoltà alimentari ad esso correlate”.
Passi da gigante quelli compiuti dall’osteopata Alessandra Pisano, che ha inoltre di recente proposto all’ospedale due convenzioni riguardanti rispettivamente la ricerca clinica ed il tirocinio degli studenti CERDO in ospedale.
“Questi due progetti mi stanno particolarmente a cuore – ci racconta Pisano – la prima convenzione riguarda la ricerca clinica e vede come partner la Fondazione C.O.ME. Collaboration onlus. La seconda convenzione porterà gli studenti della scuola di osteopatia pediatrica della scuola CERDO all’interno dell’ospedale per imparare ad approcciare i bambini con patologie e disabilità più o meno gravi”.