Sono 7,9 milioni le persone che usano la Medicina Tradizionale, Complementare ed Alternativa in Italia: 4,7 milioni di donne (15,8 per cento) e 3,2 milioni di uomini (11,2 per cento) di età compresa fra 25 e 64 anni. Preminente il ricorso alla TM/CM nel sud Italia; segue il centro e il nord est del Paese.

Questi sono i dati rilevati da un’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica nel 2005 e ripresi dal prof. Emilio Minelli nel suo intervento OMS: tradizione e rinnovamento, durante il Congresso Internazionale di Medicina Osteopatica, tenutosi a Firenze lo scorso aprile.

Centrale nell’intervento di Minelli, la collaborazione tra la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia e l’Organizzazione Mondiale della Sanità per promuovere l’uso razionale delle medicine complementari da parte dei consumatori e la giusta pratica da parte degli operatori, che ha portato alla pubblicazione, nel novembre 2010, delle Linee Guida per la Formazione in Osteopatia segnando di fatto un passo importante nel riconoscimento di questa disciplina.

La Lombardia è tra l’altro fra le Regioni italiane dove si registra una più alta percentuale di ricorso alla Medicina Tradizionale, Complementare e Alternativa (TM/CAM). A confermarlo una ricerca IReR – Istituto Regionale di Ricerca della Lombardia – condotta nel 2009, che infatti rivela che il 21 per cento della popolazione si cura abitualmente con queste discipline complementari, che il 60 per cento vi ricorre occasionalmente e che circa il 34 per cento utilizza prodotti riferiti alla TM/CAM.



Aumenta il ricorso alla Medicina Complementare: ecco perché

Tra i motivi che spiegano la diffusione della Medicina Tradizionale, Complementare ed Alternativa, si legge nel documento discusso da Minelli, una maggiore enfasi è posta su un approccio personale alla malattia e maggiore sensibilità nel dar senso al male, il ripensamento sul senso e sul significato del farmaco, l’enfatizzazione degli effetti collaterali dei farmaci sintetici, nonché l’aumento di stati morbosi controllati dall’assunzione degli stessi, senza trascurare il fatto che è aumentata la domanda di Qualità della Vita così come la partecipazione decisionale del paziente alle procedure di salute.

 

Non a caso la Strategia OMS per la Medicina Tradizionale 2002-2005 ha avviato una politica di integrazione TM/CAM nei sistemi sanitari dei vari paesi, implementando la conoscenza  per offrire direzione su standard che garantiscano qualità e regolamentazione. L’OMS ha dunque deciso di iniziare un percorso teso a facilitare l’accesso a queste medicine per aumentarne la disponibilità e l’accessibilità economica e, nello stesso tempo, promuovendone il corretto utilizzo da parte degli operatori e dei consumatori.

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