A.T. Still, 22 giugno 1874:
Come un colpo di sole la verità intera albeggiò nella mia mente, ho visto una piccola luce nell’orizzonte della verità, in pratica ho issato la bandiera dell’Osteopatia.

“Sono molte le relazioni ancora esistenti riguardo la ‘scoperta’ dell’Osteopatia da parte del Dr. Still – si legge nella ricerca presentata al Congresso di Firenze da Jason Huxton, direttore del Museo di Medicina Osteopatica di Kirksville – e il numero di queste può essere sorprendente fino a che non si riflette che non era una singola scoperta, ma una lunga serie di scoperte nel tempo; un lento accumularsi di incidenti fino ad una data precisa, quando tutti sono stati visti per la prima volta in un’unica prospettiva, rivelandone così l’importanza”. main

Ed è proprio un incidente avvenuto nel 1838 a segnare l’inizio dell’Osteopatia, fondata da A.T. Still il 22 giugno del lontano 1874 negli Stati Uniti. A raccontarlo è lo stesso Still nella sua Autobiografia edita da Castello Editore, in cui scrive: “iniziai presto a odiare i medicinali. Un giorno, quando avevo circa dieci anni, mi venne il mal di testa. Misi una corda di mio padre fra due alberi in modo da formare un’altalena; ma la testa mi faceva troppo male perché potessi gradire dondolarmi, così lasciai cadere la corda fino a circa otto o dieci pollici da terra, ci misi sopra l’estremità di una coperta emi sdraiai per terra utilizzando l’altalena come fosse un cuscino ondeggiante (…). Nel giro di poco tempo mi addormentai: mi alzai dopo non molto e il mal di testa era scomparso”.
Alla base di questa accidentale scoperta, il caso, e la completa assenza di conoscenze di anatomia che però sottacevano una verità che Still avrebbe scoperto qualche anno più tardi. “Applicai questo trattamento per vent’anni – scrive Still nell’Autobiografia – prima che il cuneo della ragione raggiungesse il mio cervello e capissi di aver sospeso l’attività dei grandi nervi occipitali, armonizzando il flusso di sangue arterioso diretto a e attraverso le vene”.

Questo è solo un aneddoto tra i tanti raccontati da Still nella sua Autobiografia e ripresi in nella ricerca condotta da Jason Huxton e presentata a Firenze, al Congresso Internazionale di Medicina Osteopatiaca Verso un’integrazione fra Medicine.



“Il più grande studio dell’uomo è l’uomo”. Questo l’assunto base di Still, quindi il fulcro del pensiero osteopatico. Lo studio condotto da Huxton ha tracciato la storia dell’Osteopatia sin dagli esordi, ricostruita attraverso i documenti lasciati da Still, i suoi appunti, così come attraverso articoli di giornale o testimonianze lasciate da altri, come per esempio da Ernest E. Tucker, amico e collelga di Still, di cui ha registrato una serie di conversazioni in cui spiegava l’evoluzione degli eventi che lo portarono alla scoperta della medicina osteopatica.
Così, “il giorno 22 giugno 1874 – si legge nella relazione di Huxton – dopo 19 anni di fedele studio e sperimentazione, la piena e brillante luce della sua nuova filosofia sembrava cadere improvvisamente su di lui, e vide e capì per la prima volta la straordinaria legge dei rimedi naturali. Il fantastico sistema di Osteopatia gli sembrava perfettamente chiaro, ed ha capito poi la ragione dei suoi successi passati”.

Scarica la relazione completa di Jason Huxton

Leggi la Storia dell’Osteopatia