Andrew Taylor Still moriva il 12 dicembre di 102 anni fa, all’età di 89 anni, a Kirksville, in Missouri, lasciando ai posteri un patrimonio importante – l’Osteopatia – che forse mai avrebbe immaginato sarebbe arrivata sino ad oggi, in ogni parte del mondo.
A questo riguardo ci sembra quanto mai opportuno citare il discorso intitolato La filosofia dell’immortalità del dott. A.T. Still, che lo stesso padre dell’osteopatia fece 5 anni prima della sua morte, in occasione di un’assemblea della Missouri State and Mississippi Valley Osteopathic Association:

“Oggi non ho paura della morte, non più di quanta ne abbia della vita. La morte per me è un’opzione. Perché dico questo? Perché quando sarò maturato e avrò vissuto abbastanza a lungo nel corpo, allora vorrò venirne fuori, nella convinzione che sarà come salire su un gradino più alto, un passaggio necessario per la perfezione spirituale dell’uomo”. (Fonte: A.T.Still Dalle aride ossa all’uomo vivente di John Lewis).

Solo qualche anno più tardi un ictus avrebbe stroncato il Vecchio Dottore Still nel cuore della notte, pur senza porre fine alla storia dell’osteopatia ormai in atto.



Chiudiamo con uno dei tanti aforismi di Still: L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto gli osteopati affermano che il movimento è l’espressione stessa della vita.