Nel 2011 il mercato farmaceutico totale, comprensivo della prescrizione territoriale e di quella erogata attraverso le Strutture Pubbliche (ASL, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari, ecc.), è stato pari a 26,3 miliardi di euro, di cui i 3/4 rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è stata di 434 euro. A stabilirlo è il Rapporto nazionale 2011 OsMed “L’uso dei farmaci in Italia”, pubblicato dall’Istituto Seriore di Sanità a luglio 2012.

Cifre da capogiro che suggeriscono un fatto inequivocabile, ossia l’eccessivo ricorso ai farmaci. E se si considera che, con oltre 1 miliardo di euro, la spesa privata di farmaci di classe A (rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale), cresce del 21 per cento rispetto al 2010 si comprende meglio la direzione verso cui stiamo andando.

Il nostro intento, soprattutto alla luce di questi numeri esorbitanti, è quello di invitarvi a riflettere e a far riflettere sulla possibilità di utilizzare l’Osteopatia per tutte quelle patologie che, invece, nell’approccio più comune sono trattate farmacologicamente.

Il farmaco crea dipendenza, non risolve il problema all’origine, come cerca di fare l’Osteopatia. Questa disciplina ha un approccio globale al paziente, per cui il ruolo dell’osteopata si estende dal trattamento manipolativo osteopatico a molteplici consigli utili e complementari che riguardano il benessere in toto della persona (dai consigli sull’alimentazione allo stile di vita, alla respirazione ecc..).

Per avere un’idea di alcune delle patologie per le quali l’Osteopatia può essere d’aiuto, clicca qui.

Ciò che ci dice l’ultimo rapporto OsMed, invece, è che si consumano tantissimi farmaci anche per patologie che l’Osteopatia, invece, tratterebbe con grande attitudine e soprattutto senza medicine. Pensiamo alle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, per le quali, invece il rapporto OsMed stima il 53 per cento della spesa farmaceutica, soprattutto per quanto riguarda i farmaci per l’osteoporosi.



Proprio sull’osteoporosi abbiamo espresso più volte il nostro punto di vista, orientato innanzitutto a smentire uno dei luoghi più comuni che attribuisce il rimedio al consumo massiccio di latte e derivati, poi a considerare le concause ed i rimedi naturali a questa patologia di demineralizzazione ossea.

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Tra le altre categorie terapeutiche di rilievo per la spesa a carico dei cittadini ci sono: i farmaci dermatologici (per l’88 per cento della spesa), i farmaci genito-urinari ed ormoni sessuali (60 per cento).

Quanti farmaci per bambini!

Non incoraggia il dato osservato nei bambini: 8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione (in particolare di antibiotici e antiasmatici).

L’osteopatia può essere utile in tutte le età, non è mai troppo presto o troppo tardi per ricorrervi anzi, il trattamento precoce può sortire miglioramenti significativi perché l’Osteopatia contribuisce ad alleviare una vasta gamma di disturbi e, nei bambini, evita che le disfunzioni si strutturino.
Il trattamento precoce può ridurre i problemi di crescita e contenere l’entità degli eventuali problemi di apprendimento.

Questa disciplina, riconosciuta dall’O.M.S. è in grado di risolvere stabilmente e senza contro-indicazioni sintomi e sofferenze. Per questo abbiamo realizzato un’intera sezione dedicata all’Osteopatia e Pediatria.