L’osteopatia protagonista della trasmissione Medicina33 andata in onda il 19 marzo, come sempre dopo il Tg2 delle 13 sulla seconda rete RAI. Ospite in studio il vicepresidente ROI Mauro Longobardi che ha chiarito, seppur nel breve tempo a disposizione, il ruolo chiave di “medicina integrata” dell’osteopatia ed i suoi punti cardine: dalla cura dei disturbi di origine funzionale nei pazienti, come quelli a carico del sistema muscolo scheletrico, ma anche viscerale e craniosacrale, al ruolo di complementarietà dell’osteopatia alle altre discipline mediche nei casi di danni organici.
“All’ospedale Meyer di Firenze – spiega Longobardi – dove ci sono bambini oncologici trattati neurochirurgicamente, da qualche anno c’è una équipe di osteopati che collabora in maniera multidisciplinare per cercare di diminuire i disturbi collaterali, e questo si è visto ha permesso anche di diminuire l’assunzione di farmaci, sempre sotto il controllo medico”.
Inevitabile il tema del recente riconoscimento dell’Osteopatia come professione sanitaria, rispetto al quale Mauro Longobardi ha chiarito gli step futuri che attendono i professionisti osteopati, ossia tutti i decreti attuativi per quanto riguarda i profilo professionale, ed il percorso di studi universitario che si dovrà intraprendere per diventare osteopati. “Un passo importate – ha detto il vicepresidente ROI – non solo per la dignità dei professionisti, ma anche e soprattutto a garanzia del trattamento dei cittadini, e se poi si potrà accedere al Servizio Sanitario nazionale, ben venga”.