Master “Osteopatia e Terapia integrata della Persona” alla Sapienza di Roma: aperto il bando

Al via per l’anno accademico 2013-2014 il Master interfacoltà di I Livello “Osteopatia e Terapia integrata della Persona” diretto dal prof. Francesco Pierelli e coordinato dalla dott.ssa Viviana Rosati, che si terrà nelle Facoltà di Farmacia e Medicina e di Medicina e Odontoiatria dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Così l’Osteopatia entra a pieno titolo in uno degli Atenei più importanti d’Italia, con un Master della durata annuale “finalizzato – come si legge nel bando – a fornire uno strumento complesso e articolato di formazione pratica e aggiornamento professionale in uno dei campi della medicina riabilitativa in maggiore evoluzione […] in un quadro di integrazione funzionale della disciplina osteopatica con le altre tecniche riabilitative, in un approccio integrato alla complessità”.
Aperto ad un massimo di 30 partecipanti, possono presentare domanda – entro e non oltre il 13 dicembre – i laureati in Professioni Sanitarie della Riabilitazione; Professioni Sanitarie Tecniche; Scienze delle attività motorie e sportive; Scienze e tecniche psicologiche e Medicina e Chirurgia.
Particolare attenzione nel programma formativo del Master è stata posta sulle attività pratiche – realizzate con il supporto di un tutor – e, soprattutto, sullo stage (che si svolgerà al Policlinico Umberto I in Viale del Policlinico, e nelle strutture in convenzione con l’Azienda Policlinico e con la Sapienza) e sul report finale, ossia la presentazione cartacea e/o multimediale riguardante l’attività di stage svolta dagli studenti del Master in una delle strutture facenti parte della partnership del Master.
Sono 4 i moduli didattici che caratterizzeranno l’attività formativa: oltre al modulo introduttivo sull’Osteopatia, sullo stato dell’arte, problematiche epistemologiche generali e Metodologia di ricerca, il 1° modulo verterà sugli Insegnamenti di base, il 2° su “Relazione operatore/paziente” ed il 3° su “Interazione corpo/mente”. A questi seguirà dunque lo stage e la prova finale per un totale di 60 crediti formativi universitari.
Le lezioni di didattica frontale, che si terranno a Roma nella Clinica Neurologica, in Viale dell’Università 30, inizieranno entro e non oltre il 1° febbraio 2014 e si concluderanno nel mese di Dicembre 2014.
Scarica il bando con gli allegati 1, 2 e 3.
interessantissimo il connubio tra l’osteopatia e l’universita’.
Cari colleghi, da quello che leggo abbiamo poco da rallegrarci. Un master che fa a pezzettini le competenze che un osteopata acquisisce in 5/6 anni di studio e le svende in un corso di un anno. Il master è aperto anche agli psicoterapeuti. Provate voi osteopati a chiedere di essere ammessi ad un master per psicologi. Saluti
Riccardo
Salve Colleghi, qui non si tratta di rallegrarci, qui c’è proprio da rabbrividire. Un Master in "Osteopatia integrata alla persona", una preparazione teorico/tecnico/pratica che dovrebbe essere offerta a Professionisti del mestiere (a mio avviso più un’Arte che un mestiere) che bramano nell’affinare e migliorare la propria preparazione, e invece? aperto a psicoterapeuti e insegnanti di ginnastica,….. COMPLETAMENTE BOCCIATA la laurea in Osteopatia, nonostante essa sia Estera e validata da Rinomate università Inglesi, conseguita in anni e anni di sacrifici.
Molto probabilmente un Osteopata ben preparato potrebbe impartire Lezioni in questo Master, ma la cosa assurda Sig.ri miei è che L’Osteopatia in italia viene venduta come fosse un mazzo di lattuga al primo che passa. Sempre un passo indietro verso il riconoscimento.
D.O. Alessio Modica
Caro Alessio, sottoscrivo parola per parola e aggiungo. Ma chi di dovere cosa sta a farci li dov’è se non è in grado di tutelare la professione e i professionisti? C’è gente che in giro si vende anzi si prostituisce per 30/40€ a seduta. Direi che forse caro Andrea se le domande non se le pone dovremmo cominciare a porscele noi. Cominciamo con presentare una petizione da sottoporre al Roi. Cosa ne dici?
Dico che potrebbe essere una cosa interessante oltre che utile.
Purtroppo il ROI non è molto di aiuto in queste situazioni, così come in altre e questo è spiacevole.
Io invece sono stupito dal costatare che in ambito di un master universitario si dia tanta importanza alla "relazione operatore/paziente" e al concetto di "interazione corpo/mente", ciò ovviamente mi fa molto piacere.
Per il resto credo sarebbe stato meglio aprire il master solo a chi osteopata lo fosse già, magari proponendoci degli approfondimenti interessanti e dandoci la possibilità di praticare in ambito ospedaliero…..
Chissà, magari in futuro non troppo lontano!
se dobbiamo dare panzane io non ci sto da gente che con un corso ufficiale di 5 anni pretende di sapere il tutto.capisco che essere medico o laureato in fisioterapia è alquanto difficile ma bisogna avere onesta intellettuale nel capire come il dott.still ci ha insegnato.l’universita’ è fondamentale te lo dico da osteopata strutturato come fisioterapista.per cui calma con i giudizi.
solo il MIUR puo’ accreditare,il resto è tutto campato in area te lo dico da fisioterapista osteopata delegato a lavorare sulle persone rispetto a gente che non è riconosciuta a lavorare sul paziente.
Tutto no, ma probabilmente più di uno che fa un corso di 5 we all’anno per 6 anni. Poi tu sarai un bravissimo Fisioterapista però qualcuno mi deve spiegare cosa centra con l’osteopatia.
Difatti i miei pazienti dicono: sono stato da altri osteopati che mi hanno fatto fare questa ginnastica e quell’altra, ma non mi hanno mai fatto queste manipolazioni che mi hanno fatto passare il problema. Poi mica ad un biologo si consente di frequetare il corso di laurea in medicina per WE.
…. Dimenticavo, se fosse come dici tu, ovvero che gli osteopati non potessero mettere le mani sui pazienti, i nas sarebbero già venuti a farci visita da un pezzo. Saluti e tanta serenità
per la sola benedizione da parte del MIUR(ministero istruzione università e ricerca) è da prendere al volo per chi ha i requisiti minimi per entrare e completare la formazione in osteopatia gia’ acquisita.la legittimazione del MIUR per quel che vale è fondamentale;per cui penso che a 42 anni ritornero’ tra i banchi dell’universita’.Grazie per lo spazio concessomi.
Egregio Dott.Massimo Valente per noi che abbiamo sudato per parecchi anni sui testi e che abbiamo i requisiti minimi di ingresso lo ritengo una bellissima inziativa che per me osteopata lavoratore fisioterapista presso gli ospedali è una grandissima possibilita’ di legittimazione che non ostacola ma anzi completa gli anni di sacrifici esercitati nei libri e negli insegnamenti osteopatici.la prossima settimana saro’ iscritto a questo master con la possibilita’ di crescita professionale per me che ho 42 anni e dovro’ tornare piacevolmente tra i banchi dell’universita’.Grazie,con stima ed affetto.
Gentili Sig………….
come espressamente dichiarato nella documentazione ufficiale del Master, il MOTIP non intende sostituire in alcun modo il percorso formativo tradizionale attualmente definito in Italia e all’Estero ma rappresenta, piuttosto, un’opportunità di aggiornamento professionale e di alta formazione (riservata esclusivamente a laureati) in uno dei settori in maggiore evoluzione e meno definiti in termini di competenze e profilo professionale dal Legislatore. L’aspetto che intende connotare tale percorso è l’enfasi e l’ attenzione poste sull’ approccio integrato alla persona, che si inquadra nella prospettiva della teoria della complessità. Non uno slogan, ma un nuovo modo di intendere teoria e prassi all’ interno delle comunità scientifiche. Vi invito pertanto a rileggere con maggiore attenzione la documentazione ufficiale prodotta dal Coordinamento del Master soffermandovi in modo particolare sulle finalità e gli obiettivi.
In realtà il problema principale consiste nel promuovere tutte quelle iniziative didattiche che siano connotate da trasparenza, correttezza, adeguato contenuto
scientifico e culturale e totalmente scevre da profili spontaneistici e autoreferenziali che tanto hanno nociuto alla disciplina. Le “osservazioni” che leggo denotano probabilmente una conoscenza approssimativa di quanto costituisce l’offerta formativa universitaria e, in particolare, di ciò che un Master universitario si prefigge, come previsto da indicazioni ministeriali e regolamenti di Ateneo.
Pertanto è bene chiarire che il Master (non solo il MOTIP) non ha mai l’obiettivo di sostituire altri titoli o percorsi professionalizzanti, ma si configura come uno strumento di ulteriore formazione e conoscenza. In tal senso può essere solo frutto di farneticante futurologia immaginare che sia possibile sostituire un percorso didattico di 6 anni (anche se non riconosciuto ufficialmente) con un Master annuale.
Sono proprio quelli che pensano che l’ osteopatia sia solo “un’arte” e non una professione a danneggiare e minarne il riconoscimento.
Considero come obiettivo fondamentale per la nostra comunità scientifica e professionale non solo la definizione chiara e rigorosa delle nostre competenze ma anche la nostra capacità di integrare l’osteopatia in un ventaglio di competenze e tecniche più articolate (teoria della complessità).
Credo che senza tali presupposti, il riconoscimento delle fondamentali competenze degli osteopati non arriverà mai. E, allora, non potremo neanche lamentarci di come siamo percepiti (massaggiatori, alchimisti o peggio ancora quasi degli sciamani).
Pertanto, gli obiettivi fondamentali oltre a quelli già illustrati in precedenza, per i quali si è deciso di attivare il Master sono stati:
1. Far conoscere e far entrare a pieno titolo l’osteopatia nell’Università, provando a farle assumere il rango di disciplina accademica. Quindi, esattamente il contrario di quanto ci viene attribuito nei citati malevoli commenti.
2. Offrire l’ opportunità di un percorso di formazione certificato da un’Università pubblica importante come la Sapienza
Spero che questa mia comunicazione possa essere spunto di dibattito e di crescita per una comunità ancora alla ricerca di un’identità ben definita. Ma soprattutto, mi auguro che le prossime critiche (sempre ben accette) siano nel merito delle questioni e non semplicemente denigratorie. Vi anticipo che proprio per condividere tale scambio girerò il mio e i vostri messaggi anche al Presidente del R.O.I..
Gentile Collega, dopo,aver letto il tuo intervento sono andato a rileggermi il programma presente sul bando in quanto mi sono detto : devo essermi perso qualcosa, forse ho letto troppo in fretta!! Beh ora posso tranquillamente affermare che quanto tu sostieni ovvero " che il master NON si proponga di sostituirsi alla formazioni oggi accettata in osteopatia con un master di un anno" NON SIA POSSIBILE DESUMERLO DAL PROGRAMMA DEL MASTER il quale sostiene e cito: " Il Master è rivolto a soggetti interessati a sviluppare una concreta professionalità nel campo della integrazione funzionale della disciplina osteopatica con le altre tecniche riabilitative, nel quadro di un approccio integrato alla complessità." Queste frasi lasciano pochi dubbi, NON un aggiornamento per osteopati ma per "….soggetti ( vedi criteri di ammissione) Iinteressati a sviluppare una concreta professionalità nel campo della integrazione funzionale della disciplina osteopatica …" Ergo una formazione in Osteopatia di un anno!! Però forse tu hai altre fonti a cui io non posso accedere.
Seppur d’accordo con Te che l’osteopatia debba essere insegnata all’interno delle Università il modello, sicuramente migliorabile, deve essere quello della formazione full time e non questo Master che ho anche difficoltà a qualificare. In attesa. Ti Saluto. Riccardo Lunardi DO
cara collega Rosati,se cosi’ ti posso chiamare sai come io so bene che l’unico organo superiore per legge e grazia ricevuta in Italia è il MIUR per cui la tua osservazione è giusta e i requisiti minimi di ingresso sono i presupposti minimi di tutela nei confronti del MIUR.sono un laureato specializzato con percorso osteopatico gia ‘ consolidato e non mi faccio sorpassare da nessun alchimista stregone che con le sole competenze di base pretende di far parte di un master che non riconosce le sue discutibili competenze criticando il MIUR.La Sapienza come tutti gli enti universitari in Italia rispondono solo e soltanto al MIUR,tutto il resto è aria fritta.con stima.
Bene sarebbe prima di scrivere riflettere, te lo consiglio, a differenza tua che intendi offendere ( apprendista stregone a chi???) vai a vedere i programmi della formazione full time in Osteopatia, frequentata in Francia dal sottoscritto in particolare, e confrontali con quella che hai seguito tu e forse avrai qualche dubbio in più tra chi di noi due è lo stregone. Poi quando si commenta un intervento bisogna criticarlo citando i punti con cui sei in disaccordo, altrimenti si finisce in caciara, ma forse questa è la tua cultura. Cordiali Saluti.
Riccardo Lunardi DO
laurea di primo livello piu’ laurea specialistica (3+2=5 anni) più 6 anni di scuola osteopatica partime.cosi’ e se ti pare.
laurea in fisioterapia piu’ laurea specialistica in scienze riabilitativa come percorso universitario MIUR.come osteopata 6 anni scuola partime è titolo DO.15 anni di esperienza professionale presso gli ospedali.
Caro Dott.Valente,con questo master entreremo dalla porta principale del mondo universitario italiano e per cio’ che abbiamo fatto e studiato lo reputo un momento storico per chi cerca la legittimazione del mondo accademico al pari dei fondatori storici.Domani la mia pratica completa con tutti i requisiti sara’ spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno.Per molti non puo’ valer nulla,ma per me rappresenta la fine ed il consolidamento nell’insegnamento osteopatico.Con rispetto cordiali saluti.
C’è poco da assere fieri..ma secondo voi si può insegnare osteopatia in un anno???
la tutela del nostro percorso formativo dov’è???? il ROI in tutto questo che fa????
si verrà a creare una situazione analoga ai Laureati in SC.Motorie che devono fronteggiare la concorrenza di istruttori di enti riconosciuti dal CONI.
l’Osteopatia è un’arte e per comprendere e mettere in atto la sua efficacia ci vuole esperienza ed un percorso formativo non indifferente…
no comment
osteopata DOmROI
si chiama Diploma Supplement con l’abbreviazione DS il titolo certificato da tutte le università ,gli istituti politecnici e le alte scuole universitarie i titoli riconosciuti dal MIUR come i master universitari ed i corsi di perfezionamento dove si ha il rilascio dei CFU(crediti formativi universitari).il DS certifica le specialita’ di alcun soggetto all’interno della propria classe di laurea e all’interno delle proprie conoscenze professionali.
Egregia Dott.sa Rosati,vorrei sapere se i termini di iscrizione al momento sono aperti e fino a quando è possibile immatricolarsi ?
Un’altra italianata per rubare soldi. Queste persone che escono dal master, saranno osteopati? VERGOGNA. Caro ROI, così ci tuteli e tuteli l’osteopatia? Ah bene, molto bene. Se una cosa simile fosse uscita per i chiropratici, medici, fisioterapisti, cosa sarebbe successo? Invece noi siamo in mano al nulla. Ed ora ci sono le elezioni del ROI…
Ben venga un master serio con criteri rigorosi tipici delle facoltà di medicina come sapienza e università di Verona. Non commento chi non ha la decenza di dire che i famosi 6 anni sono fatti di 6 /7 we all’anno. Ridicolo persino meno dei naruropati che ne fanno 10 all’anno. Cordialmente. Dante laureato in scienze motorie.
Caro Dante,
Ti piacerebbe diventare Osteopata con un master, vero? Non ci sono, tra gli osteopati attuali, chi ha fatto solo il part-time lo sai? Il tempo pieno sono più di 5000 ore formative più il tirocinio clinico e ora il part-time sarà praticamente equiparato a tale criterio. Ti piace vincere facile…eh? Un saluto da un D.O. Vero.
Dico che potrebbe essere una cosa interessante oltre che utile.
Purtroppo il ROI non è molto di aiuto in queste situazioni, così come in altre e questo è spiacevole.
interessantissimo il connubio tra l’osteopatia e l’universita’.
Io invece sono stupito dal costatare che in ambito di un master universitario si dia tanta importanza alla "relazione operatore/paziente" e al concetto di "interazione corpo/mente", ciò ovviamente mi fa molto piacere.
Per il resto credo sarebbe stato meglio aprire il master solo a chi osteopata lo fosse già, magari proponendoci degli approfondimenti interessanti e dandoci la possibilità di praticare in ambito ospedaliero…..
Chissà, magari in futuro non troppo lontano!
Salve Colleghi, qui non si tratta di rallegrarci, qui c’è proprio da rabbrividire. Un Master in "Osteopatia integrata alla persona", una preparazione teorico/tecnico/pratica che dovrebbe essere offerta a Professionisti del mestiere (a mio avviso più un’Arte che un mestiere) che bramano nell’affinare e migliorare la propria preparazione, e invece? aperto a psicoterapeuti e insegnanti di ginnastica,….. COMPLETAMENTE BOCCIATA la laurea in Osteopatia, nonostante essa sia Estera e validata da Rinomate università Inglesi, conseguita in anni e anni di sacrifici.
Molto probabilmente un Osteopata ben preparato potrebbe impartire Lezioni in questo Master, ma la cosa assurda Sig.ri miei è che L’Osteopatia in italia viene venduta come fosse un mazzo di lattuga al primo che passa. Sempre un passo indietro verso il riconoscimento.
D.O. Alessio Modica
…. Dimenticavo, se fosse come dici tu, ovvero che gli osteopati non potessero mettere le mani sui pazienti, i nas sarebbero già venuti a farci visita da un pezzo. Saluti e tanta serenità
Cari colleghi, da quello che leggo abbiamo poco da rallegrarci. Un master che fa a pezzettini le competenze che un osteopata acquisisce in 5/6 anni di studio e le svende in un corso di un anno. Il master è aperto anche agli psicoterapeuti. Provate voi osteopati a chiedere di essere ammessi ad un master per psicologi. Saluti
Riccardo
Tutto no, ma probabilmente più di uno che fa un corso di 5 we all’anno per 6 anni. Poi tu sarai un bravissimo Fisioterapista però qualcuno mi deve spiegare cosa centra con l’osteopatia.
Difatti i miei pazienti dicono: sono stato da altri osteopati che mi hanno fatto fare questa ginnastica e quell’altra, ma non mi hanno mai fatto queste manipolazioni che mi hanno fatto passare il problema. Poi mica ad un biologo si consente di frequetare il corso di laurea in medicina per WE.
solo il MIUR puo’ accreditare,il resto è tutto campato in area te lo dico da fisioterapista osteopata delegato a lavorare sulle persone rispetto a gente che non è riconosciuta a lavorare sul paziente.
se dobbiamo dare panzane io non ci sto da gente che con un corso ufficiale di 5 anni pretende di sapere il tutto.capisco che essere medico o laureato in fisioterapia è alquanto difficile ma bisogna avere onesta intellettuale nel capire come il dott.still ci ha insegnato.l’universita’ è fondamentale te lo dico da osteopata strutturato come fisioterapista.per cui calma con i giudizi.
Caro Alessio, sottoscrivo parola per parola e aggiungo. Ma chi di dovere cosa sta a farci li dov’è se non è in grado di tutelare la professione e i professionisti? C’è gente che in giro si vende anzi si prostituisce per 30/40€ a seduta. Direi che forse caro Andrea se le domande non se le pone dovremmo cominciare a porscele noi. Cominciamo con presentare una petizione da sottoporre al Roi. Cosa ne dici?
per la sola benedizione da parte del MIUR(ministero istruzione università e ricerca) è da prendere al volo per chi ha i requisiti minimi per entrare e completare la formazione in osteopatia gia’ acquisita.la legittimazione del MIUR per quel che vale è fondamentale;per cui penso che a 42 anni ritornero’ tra i banchi dell’universita’.Grazie per lo spazio concessomi.
cara collega Rosati,se cosi’ ti posso chiamare sai come io so bene che l’unico organo superiore per legge e grazia ricevuta in Italia è il MIUR per cui la tua osservazione è giusta e i requisiti minimi di ingresso sono i presupposti minimi di tutela nei confronti del MIUR.sono un laureato specializzato con percorso osteopatico gia ‘ consolidato e non mi faccio sorpassare da nessun alchimista stregone che con le sole competenze di base pretende di far parte di un master che non riconosce le sue discutibili competenze criticando il MIUR.La Sapienza come tutti gli enti universitari in Italia rispondono solo e soltanto al MIUR,tutto il resto è aria fritta.con stima.
Gentile Collega, dopo,aver letto il tuo intervento sono andato a rileggermi il programma presente sul bando in quanto mi sono detto : devo essermi perso qualcosa, forse ho letto troppo in fretta!! Beh ora posso tranquillamente affermare che quanto tu sostieni ovvero " che il master NON si proponga di sostituirsi alla formazioni oggi accettata in osteopatia con un master di un anno" NON SIA POSSIBILE DESUMERLO DAL PROGRAMMA DEL MASTER il quale sostiene e cito: " Il Master è rivolto a soggetti interessati a sviluppare una concreta professionalità nel campo della integrazione funzionale della disciplina osteopatica con le altre tecniche riabilitative, nel quadro di un approccio integrato alla complessità." Queste frasi lasciano pochi dubbi, NON un aggiornamento per osteopati ma per "….soggetti ( vedi criteri di ammissione) Iinteressati a sviluppare una concreta professionalità nel campo della integrazione funzionale della disciplina osteopatica …" Ergo una formazione in Osteopatia di un anno!! Però forse tu hai altre fonti a cui io non posso accedere.
Seppur d’accordo con Te che l’osteopatia debba essere insegnata all’interno delle Università il modello, sicuramente migliorabile, deve essere quello della formazione full time e non questo Master che ho anche difficoltà a qualificare. In attesa. Ti Saluto. Riccardo Lunardi DO
Gentili Sig………….
come espressamente dichiarato nella documentazione ufficiale del Master, il MOTIP non intende sostituire in alcun modo il percorso formativo tradizionale attualmente definito in Italia e all’Estero ma rappresenta, piuttosto, un’opportunità di aggiornamento professionale e di alta formazione (riservata esclusivamente a laureati) in uno dei settori in maggiore evoluzione e meno definiti in termini di competenze e profilo professionale dal Legislatore. L’aspetto che intende connotare tale percorso è l’enfasi e l’ attenzione poste sull’ approccio integrato alla persona, che si inquadra nella prospettiva della teoria della complessità. Non uno slogan, ma un nuovo modo di intendere teoria e prassi all’ interno delle comunità scientifiche. Vi invito pertanto a rileggere con maggiore attenzione la documentazione ufficiale prodotta dal Coordinamento del Master soffermandovi in modo particolare sulle finalità e gli obiettivi.
In realtà il problema principale consiste nel promuovere tutte quelle iniziative didattiche che siano connotate da trasparenza, correttezza, adeguato contenuto
scientifico e culturale e totalmente scevre da profili spontaneistici e autoreferenziali che tanto hanno nociuto alla disciplina. Le “osservazioni” che leggo denotano probabilmente una conoscenza approssimativa di quanto costituisce l’offerta formativa universitaria e, in particolare, di ciò che un Master universitario si prefigge, come previsto da indicazioni ministeriali e regolamenti di Ateneo.
Pertanto è bene chiarire che il Master (non solo il MOTIP) non ha mai l’obiettivo di sostituire altri titoli o percorsi professionalizzanti, ma si configura come uno strumento di ulteriore formazione e conoscenza. In tal senso può essere solo frutto di farneticante futurologia immaginare che sia possibile sostituire un percorso didattico di 6 anni (anche se non riconosciuto ufficialmente) con un Master annuale.
Sono proprio quelli che pensano che l’ osteopatia sia solo “un’arte” e non una professione a danneggiare e minarne il riconoscimento.
Considero come obiettivo fondamentale per la nostra comunità scientifica e professionale non solo la definizione chiara e rigorosa delle nostre competenze ma anche la nostra capacità di integrare l’osteopatia in un ventaglio di competenze e tecniche più articolate (teoria della complessità).
Credo che senza tali presupposti, il riconoscimento delle fondamentali competenze degli osteopati non arriverà mai. E, allora, non potremo neanche lamentarci di come siamo percepiti (massaggiatori, alchimisti o peggio ancora quasi degli sciamani).
Pertanto, gli obiettivi fondamentali oltre a quelli già illustrati in precedenza, per i quali si è deciso di attivare il Master sono stati:
1. Far conoscere e far entrare a pieno titolo l’osteopatia nell’Università, provando a farle assumere il rango di disciplina accademica. Quindi, esattamente il contrario di quanto ci viene attribuito nei citati malevoli commenti.
2. Offrire l’ opportunità di un percorso di formazione certificato da un’Università pubblica importante come la Sapienza
Spero che questa mia comunicazione possa essere spunto di dibattito e di crescita per una comunità ancora alla ricerca di un’identità ben definita. Ma soprattutto, mi auguro che le prossime critiche (sempre ben accette) siano nel merito delle questioni e non semplicemente denigratorie. Vi anticipo che proprio per condividere tale scambio girerò il mio e i vostri messaggi anche al Presidente del R.O.I..
laurea di primo livello piu’ laurea specialistica (3+2=5 anni) più 6 anni di scuola osteopatica partime.cosi’ e se ti pare.
Bene sarebbe prima di scrivere riflettere, te lo consiglio, a differenza tua che intendi offendere ( apprendista stregone a chi???) vai a vedere i programmi della formazione full time in Osteopatia, frequentata in Francia dal sottoscritto in particolare, e confrontali con quella che hai seguito tu e forse avrai qualche dubbio in più tra chi di noi due è lo stregone. Poi quando si commenta un intervento bisogna criticarlo citando i punti con cui sei in disaccordo, altrimenti si finisce in caciara, ma forse questa è la tua cultura. Cordiali Saluti.
Riccardo Lunardi DO
laurea in fisioterapia piu’ laurea specialistica in scienze riabilitativa come percorso universitario MIUR.come osteopata 6 anni scuola partime è titolo DO.15 anni di esperienza professionale presso gli ospedali.
Egregio Dott.Massimo Valente per noi che abbiamo sudato per parecchi anni sui testi e che abbiamo i requisiti minimi di ingresso lo ritengo una bellissima inziativa che per me osteopata lavoratore fisioterapista presso gli ospedali è una grandissima possibilita’ di legittimazione che non ostacola ma anzi completa gli anni di sacrifici esercitati nei libri e negli insegnamenti osteopatici.la prossima settimana saro’ iscritto a questo master con la possibilita’ di crescita professionale per me che ho 42 anni e dovro’ tornare piacevolmente tra i banchi dell’universita’.Grazie,con stima ed affetto.
C’è poco da assere fieri..ma secondo voi si può insegnare osteopatia in un anno???
la tutela del nostro percorso formativo dov’è???? il ROI in tutto questo che fa????
si verrà a creare una situazione analoga ai Laureati in SC.Motorie che devono fronteggiare la concorrenza di istruttori di enti riconosciuti dal CONI.
l’Osteopatia è un’arte e per comprendere e mettere in atto la sua efficacia ci vuole esperienza ed un percorso formativo non indifferente…
no comment
osteopata DOmROI
Caro Dott.Valente,con questo master entreremo dalla porta principale del mondo universitario italiano e per cio’ che abbiamo fatto e studiato lo reputo un momento storico per chi cerca la legittimazione del mondo accademico al pari dei fondatori storici.Domani la mia pratica completa con tutti i requisiti sara’ spedita con raccomandata con ricevuta di ritorno.Per molti non puo’ valer nulla,ma per me rappresenta la fine ed il consolidamento nell’insegnamento osteopatico.Con rispetto cordiali saluti.
si chiama Diploma Supplement con l’abbreviazione DS il titolo certificato da tutte le università ,gli istituti politecnici e le alte scuole universitarie i titoli riconosciuti dal MIUR come i master universitari ed i corsi di perfezionamento dove si ha il rilascio dei CFU(crediti formativi universitari).il DS certifica le specialita’ di alcun soggetto all’interno della propria classe di laurea e all’interno delle proprie conoscenze professionali.
Caro Dante,
Ti piacerebbe diventare Osteopata con un master, vero? Non ci sono, tra gli osteopati attuali, chi ha fatto solo il part-time lo sai? Il tempo pieno sono più di 5000 ore formative più il tirocinio clinico e ora il part-time sarà praticamente equiparato a tale criterio. Ti piace vincere facile…eh? Un saluto da un D.O. Vero.
Egregia Dott.sa Rosati,vorrei sapere se i termini di iscrizione al momento sono aperti e fino a quando è possibile immatricolarsi ?
Ben venga un master serio con criteri rigorosi tipici delle facoltà di medicina come sapienza e università di Verona. Non commento chi non ha la decenza di dire che i famosi 6 anni sono fatti di 6 /7 we all’anno. Ridicolo persino meno dei naruropati che ne fanno 10 all’anno. Cordialmente. Dante laureato in scienze motorie.
Un’altra italianata per rubare soldi. Queste persone che escono dal master, saranno osteopati? VERGOGNA. Caro ROI, così ci tuteli e tuteli l’osteopatia? Ah bene, molto bene. Se una cosa simile fosse uscita per i chiropratici, medici, fisioterapisti, cosa sarebbe successo? Invece noi siamo in mano al nulla. Ed ora ci sono le elezioni del ROI…