Il mal di schiena nelle donne dopo il parto diminuisce del 70 per cento grazie al trattamento manipolativo osteopatico. E’ quanto emerso da una ricerca pubblicata in questi giorni sul prestigioso Journal of American Osteopathic Association, condotta da ricercatori del German College of Osteopathic Medicine su un campione di 80 neomamme di età compresa tra i 18 e i 42 anni.
Qui lo studio sul Journal of American Osteopathic Association.
Circa il 50 per cento delle donne andrà incontro a lombalgie durante o dopo la gravidanza, con ricadute significative sulla qualità della vita. “I sintomi possono comparire durante il primo trimestre di gravidanza o svilupparsi fino travaglio o il parto” spiegano gli autori dello studio, che nella loro revisione sistematica di 28 studi, hanno scoperto che circa il 45 per cento di tutte le donne in stato di gravidanza e il 25 per cento delle neo mamme hanno sofferto il mal di schiena.
Divise equamente in 40 donne nel gruppo di studio (trattamento manipolativo osteopatico) e 40 nel gruppo di controllo, le mamme reclutate – durato 8 settimane – avevano caratteristiche cliniche e demografiche simili. Le condizioni più frequentemente riportate sono state: incontinenza urinaria (18%), cefalea (16%), dispareunia (14%), emorroidi (14%), e l’incontinenza anale (4 %).
La differenza nei cambiamenti longitudinali durante le 8 settimane di studio rilevate attraverso una scala VAS per la misurazione dell’intensità del dolore, si è mostrata significativamente più pronunciata nel gruppo di studio (OMT) rispetto al gruppo di controllo, con una riduzione significativa del dolore nelle donne sottoposte a trattamento manipolativo osteopatico: da 7.3 a 2.0 in 8 settimane, che corrisponde ad un miglioramento del 73 per cento.
Esiti positivi sono stati rilevati anche per quanto riguarda aspetti di disabilità funzionale nella vita quotidiana, per i quali l’Osteopatia si è dimostrata efficace nel 75 per cento dei casi.
“Alla visita di controllo, tre mesi dopo la fine del OMT – si legge nello studio – l’intensità del dolore e la disabilità erano ulteriormente migliorati, con un calo dell’intensità del dolore medio sulla scala VAS da 2.0 a 1.6”.
I partecipanti non sono stati autorizzati a ricevere alcun trattamento aggiuntivo (vale a dire farmaci, terapia fisica, o altre fonti di sollievo dal dolore) durante il periodo di studio; l’Osteopatia ha dimostrato di essere efficace da sola, senza l’ausilio di alcun’altra terapia.