Ha compiuto 6 anni lo scorso 29 maggio l’ambulatorio di Osteopatia Pediatrica e Neonatale dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, svolto dall’osteopata Marco Petracca, specialista in Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione, docente nella Scuola di Osteopatia C.E.R.D.O. di Roma.

L’evoluzione principale dell’attività ambulatoriale in questi anni sta nel fatto che ora il servizio è strutturato su 2 giorni a settimana, il martedì e venerdì.
“La mattina svolgo consulenze in regime convenzionato per i bambini ricoverati presso l’UOC di Neonatologia e Pediatria e nell’ambulatorio di follow up del neonato prematuro – spiega Marco Petracca, unico operatore responsabile – mentre il pomeriggio, previo appuntamento al CUP e in regime libero-professionale, eseguo 8 trattamenti osteopatici per i bambini non ricoverati”.

L’interdisciplinarietà a favore della salute è un concetto sempre più condiviso e consolidato; sono i neonatologi in reparto o gli specialisti in consulenza a richiedere le valutazioni e trattamenti osteopatici che vengono poi eseguiti gratuitamente ai degenti, confermando di fatto l’importanza e il riconoscimento di fatto prima ancora che giuridico dell’osteopatia in ambito sanitario.

Osteopatia Pediatrica: i principali motivi di consulto osteopatico in TIN e in ambulatorio

In TIN, le consulenze riguardano prevalentemente casi di prematurità severa, bambini con sindromi genetiche o condizioni che richiedono lunghi ricoveri, dismorfismi posizionali, asimmetrie posturali, deficit motori, e in generale la “care” del bambino.



In ambulatorio, invece, sono i dismorfismi cranici posizionali, i torcicolli, le asimmetrie posturali infantili e i disturbi gastrointestinali i motivi di consulto più numerosi negli infanti da 0 a 11 mesi.
Le visite per i bimbi da 1 a 4 anni riguardano anche molti altri disturbi, come quelli respiratori, le otiti, le malocclusioni, i disturbi del sonno e della deambulazione (intoeing, punte, etc…) e diversi altri.
I dismorfismi della colonna e le scoliosi, le rachialgie e i dismorfismi degli arti inferiori (piedi piatti/cavi, valgismi/varismi, etc…) sono invece i principali motivi di consulto osteopatico dai 5 anni in poi.

Il successo dell’osteopatia pediatrica in ospedale al Fatebenefratelli sta nel numero dei trattamenti osteopatici erogati in ambulatorio che è cresciuto sempre di più: dai 110 trattamenti del 2013 ai 566 del 2018. In totale dal 2017 ad aprile 2019 sono stati eseguiti ben 1276 trattamenti. Collaborano con l’osteopata Marco Petracca, unico operatore in ambulatorio, i tirocinanti della Scuola di Osteopatia Pediatrica CERDO.

L’esperienza di osteopatia pediatrica e neonatale all’Ospedale San Pietro FBF di Roma, in TIN e in ambulatorio, presentata da Petracca al 75° Congresso Italiano di Pediatria il 29 maggio e 1 giugno scorsi, racconta una pagina importante dell’osteopatia italiana, con un “aumento della richiesta di trattamenti in età infantile – spiega l’osteopata – sia da parte di genitori che dei pediatri di base, dei pediatri ospedalieri e altri professionisti in ambito materno infantile e dell’età evolutiva, soprattutto per i dismorfismi cranici posizionali, ma anche per tantissime altre condizioni”.