L’Osteopatia migliora i sintomi di bambini affetti da deficit di attenzione ed iperattività
L’osteopatia può avere un ruolo nella sindrome da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD), un disturbo neuro psicologico dello sviluppo del bambino e adolescente caratterizzato da inattenzione, impulsività e iper attività.
Questo il fulcro dello studio dal titolo Ruolo del trattamento manipolativo osteopatico nel controllo dei bambini affetti da ADHD condotto da Accorsi A., Cozzolino V., Granchelli C., Lucci C., Di Mattia L., Pizzolorusso G., Cerritelli F., Barlafante e presentato al Congresso Internazionale di Osteopatia di Firenze dall’osteopata Alessandro Accorsi.
Condotto dagli osteopati dell’AIOT – Accademia Italiana di Osteopatia Tradizionale – e dall’EBOM – European Institute for Evidence Based Osteopathic Medicine – lo studio è stato svolto nell’unità di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Macerata da novembre 2008 a settembre 2009 su 41 soggetti affetti da ADHD, di età compresa tra 5 e 15 anni. Dopo l’applicazione dei criteri di esclusione, sono stati arruolati 28 soggetti divisi equamente nel gruppo di studio e gruppo di controllo.
Epidemiologia
Diffusione della sindrome ADHD
- 8 per cento dei casi in America in bambini tra 4 e 17 anni;
- 3.62 per cento nel Regno Unito nei maschi e 0.85% nelle femmine;
- 2 per cento in Italia, secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Sanità;
- 2 per cento in Francia.
Si tratta di una sindrome abbastanza comune e anche uno dei maggiori problemi di salute in termini di costi di gestione sanitaria. La ADHD è una delle più frequenti diagnosi psichiatriche infantili extraospedaliere ed è anche uno dei maggiori disturbi comportamentali dell’età evolutiva.
Benché nella conclusione del lavoro presentato da Accorsi si esplicita che siano necessari ulteriori studi su una più ampia popolazione, il risultato ottenuto dimostra come il trattamento manipolativo osteopatico sia in grado di migliorare la condizione sintomatologica di bambini affetti da sindrome da deficit di attenzione ed iperattività.
Metodi
Lo studio è stato condotto con l’utilizzo del test e la regressione multivariata lineare. Tutti i 28 bambini hanno continuato il loro programma di trattamento, consistente in psicoterapia e terapia farmacologica; nel gruppo di studio è stato aggiunto il Trattamento Manipolativo Osteopatico.
L’outcome primario dello studio riguardava la differenza pre-post nel test delle campanelle condotto in cieco da uno specialista. Il risultato ha evidenziato come il trattamento osteopatico, insieme al sesso, età ed assenza del trattamento farmacologico sia una variabile incidente sul miglioramento della condizione sintomatologica di bambini affetti da ADHD.
Commento dell’autore Alessandro Accorsi
L’impatto dell’OMT è stato evidente fin dai primi mesi di studio, ricordo che una delle nostre più grandi preoccupazioni all’inizio del progetto di ricerca era legata alla gestione dell’iperattività dei bambini durante le sedute di trattamento. Con nostro grande stupore invece, i bambini spesso si addormentavano durante i trattamenti e con il passare del tempo sembravano capaci di un maggior controllo, tutto ciò era supportato dalle osservazioni dei genitori che riferivano come, in seguito al trattamento, migliorasse nei loro bambini la qualità del sonno e si attenuassero i sintomi di iperattività. In accordo con queste osservazioni sono arrivati poi anche i risultati ottenuti dai test al termine dello studio, si è infatti evidenziata una significatività statistica (0,05) all’analisi univariata per il bells test sull’accuratezza nei bambini che avevano ricevuto il trattamento manipolativo osteopatico.
Sono sicuramente necessari ulteriori studi con maggior numerosità campionaria, randomizzazione del campione e ulteriori test di valutazione per indagare in maniera più dettagliata quanto possa incidere l’omt. Ad oggi ci riteniamo però soddisfatti di questi primi confortanti dati e auspichiamo una sempre maggior collaborazione dell’osteopata in un approccio interdisciplinare sulla via della salute.
Penso che l`osteopathia possa alleviare i sintomi. Credo che il problema principale sia lo stato psychico della popolazione nella civiltä Dystress moderna; in piu il calo con manipulazione genetica della nutrizione oggi offerta nei supermercati.
Penso che l`osteopathia possa alleviare i sintomi. Credo che il problema principale sia lo stato psychico della popolazione nella civiltä Dystress moderna; in piu il calo con manipulazione genetica della nutrizione oggi offerta nei supermercati.
Studio davvero interessante … sarebbe molto utile a mio parere associare alla cura osteopatica un attività di tipo psicomotorio…
Studio davvero interessante … sarebbe molto utile a mio parere associare alla cura osteopatica un attività di tipo psicomotorio…
ADHD o non ADHD, questo il dilemma principale. Non è cosa semplice effettuare una adeguata diagnosi che accerti la presenza dell'ADHD. Le difficoltà e i disturbi presenti in età evolutiva mostrano una molteplicità di sintomi e i più comuni e trasversali sono proprio quelli che coincidono con la stessa sintomatologia dell'ADHD, mi riferisco (solo per fare un esempio ma non penso solo a questi) ai disturbi specifici di apprendimento che hanno talvolta ricadute secondarie che evidenziano proprio oppositività, scontrosità rifiuto, anche connesso al voler fare e dunque impegnarsi e concentrasi per investire su questioni scolastiche e prestazionali in genere. Non è semplice esprimersi sui bambini e mi sembra molto presuntuoso assolutizzare rispetto a brolematiche dell'età evolutiva veramente di ultima generazione,anche se con questo non escludo l'idea di un intervento di aiuto. Penso che il bambino in questione sia sì attore di quanto accade direttamente a lui, ma ritengo anche che sia vittima di un processo più vasto e complesso. E'molto più facile ed immediato attribuire una sindrome e un disturbo a chi sta con tante difficoltà provando a crescere, piuttosto che immaginare che tante delle cose che sono intorno a lui non funzionano. Pensiamo all'organizzazione didattica e degli apprendimenti, pensiamo alla conduzione di adulti/genitori che si definiscono tali e che talvolta si deresponsabilizzano al punto di negare esigenze e bisogni dei bambini, pensiamo alla società tutta nella quale lo stesso adulto moderno non riesce a sopravvivere psichicamente, bene, forse i bambini subiscono più di noi 'grandi' tutto questo e qualcuno più fragile diventa l'ADHD di turno. In discussione è la società tutta, ma anche quella scientifica che dovrebbe sollecitare e auspicare un cambiamento diverso, forse utopico, ma certamente più onesto che sedare e narcotizzare bambini iperattivi che forse per quanto detto poco sopra in merito alla difficoltà nella diagnosi si difendono e osteggiano, per quel che possono, una esistenza non facile e, comunque ritengo che il trattamento osteopatico,anche se in aggiunta sia del farmaco che della psicoterapia sia clinicamente poco rilevabile perchè già sotto controllo i principali processi che intervengono nei sintomi, sia, immaginandolo come trattamento isolato(anche come possibile nuova sperimentazione) realmente una rivoluzione alla quale vorrei credere per il rispetto di ciò che non è ancora così puramente definibile.
ADHD o non ADHD, questo il dilemma principale. Non è cosa semplice effettuare una adeguata diagnosi che accerti la presenza dell’ADHD. Le difficoltà e i disturbi presenti in età evolutiva mostrano una molteplicità di sintomi e i più comuni e trasversali sono proprio quelli che coincidono con la stessa sintomatologia dell’ADHD, mi riferisco (solo per fare un esempio ma non penso solo a questi) ai disturbi specifici di apprendimento che hanno talvolta ricadute secondarie che evidenziano proprio oppositività, scontrosità rifiuto, anche connesso al voler fare e dunque impegnarsi e concentrasi per investire su questioni scolastiche e prestazionali in genere. Non è semplice esprimersi sui bambini e mi sembra molto presuntuoso assolutizzare rispetto a brolematiche dell’età evolutiva veramente di ultima generazione,anche se con questo non escludo l’idea di un intervento di aiuto. Penso che il bambino in questione sia sì attore di quanto accade direttamente a lui, ma ritengo anche che sia vittima di un processo più vasto e complesso. E’molto più facile ed immediato attribuire una sindrome e un disturbo a chi sta con tante difficoltà provando a crescere, piuttosto che immaginare che tante delle cose che sono intorno a lui non funzionano. Pensiamo all’organizzazione didattica e degli apprendimenti, pensiamo alla conduzione di adulti/genitori che si definiscono tali e che talvolta si deresponsabilizzano al punto di negare esigenze e bisogni dei bambini, pensiamo alla società tutta nella quale lo stesso adulto moderno non riesce a sopravvivere psichicamente, bene, forse i bambini subiscono più di noi ‘grandi’ tutto questo e qualcuno più fragile diventa l’ADHD di turno. In discussione è la società tutta, ma anche quella scientifica che dovrebbe sollecitare e auspicare un cambiamento diverso, forse utopico, ma certamente più onesto che sedare e narcotizzare bambini iperattivi che forse per quanto detto poco sopra in merito alla difficoltà nella diagnosi si difendono e osteggiano, per quel che possono, una esistenza non facile e, comunque ritengo che il trattamento osteopatico,anche se in aggiunta sia del farmaco che della psicoterapia sia clinicamente poco rilevabile perchè già sotto controllo i principali processi che intervengono nei sintomi, sia, immaginandolo come trattamento isolato(anche come possibile nuova sperimentazione) realmente una rivoluzione alla quale vorrei credere per il rispetto di ciò che non è ancora così puramente definibile.
Penso che l`osteopathia possa alleviare i sintomi. Credo che il problema principale sia lo stato psychico della popolazione nella civiltä Dystress moderna; in piu il calo con manipulazione genetica della nutrizione oggi offerta nei supermercati.
Studio davvero interessante … sarebbe molto utile a mio parere associare alla cura osteopatica un attività di tipo psicomotorio…
ADHD o non ADHD, questo il dilemma principale. Non è cosa semplice effettuare una adeguata diagnosi che accerti la presenza dell'ADHD. Le difficoltà e i disturbi presenti in età evolutiva mostrano una molteplicità di sintomi e i più comuni e trasversali sono proprio quelli che coincidono con la stessa sintomatologia dell'ADHD, mi riferisco (solo per fare un esempio ma non penso solo a questi) ai disturbi specifici di apprendimento che hanno talvolta ricadute secondarie che evidenziano proprio oppositività, scontrosità rifiuto, anche connesso al voler fare e dunque impegnarsi e concentrasi per investire su questioni scolastiche e prestazionali in genere. Non è semplice esprimersi sui bambini e mi sembra molto presuntuoso assolutizzare rispetto a brolematiche dell'età evolutiva veramente di ultima generazione,anche se con questo non escludo l'idea di un intervento di aiuto. Penso che il bambino in questione sia sì attore di quanto accade direttamente a lui, ma ritengo anche che sia vittima di un processo più vasto e complesso. E'molto più facile ed immediato attribuire una sindrome e un disturbo a chi sta con tante difficoltà provando a crescere, piuttosto che immaginare che tante delle cose che sono intorno a lui non funzionano. Pensiamo all'organizzazione didattica e degli apprendimenti, pensiamo alla conduzione di adulti/genitori che si definiscono tali e che talvolta si deresponsabilizzano al punto di negare esigenze e bisogni dei bambini, pensiamo alla società tutta nella quale lo stesso adulto moderno non riesce a sopravvivere psichicamente, bene, forse i bambini subiscono più di noi 'grandi' tutto questo e qualcuno più fragile diventa l'ADHD di turno. In discussione è la società tutta, ma anche quella scientifica che dovrebbe sollecitare e auspicare un cambiamento diverso, forse utopico, ma certamente più onesto che sedare e narcotizzare bambini iperattivi che forse per quanto detto poco sopra in merito alla difficoltà nella diagnosi si difendono e osteggiano, per quel che possono, una esistenza non facile e, comunque ritengo che il trattamento osteopatico,anche se in aggiunta sia del farmaco che della psicoterapia sia clinicamente poco rilevabile perchè già sotto controllo i principali processi che intervengono nei sintomi, sia, immaginandolo come trattamento isolato(anche come possibile nuova sperimentazione) realmente una rivoluzione alla quale vorrei credere per il rispetto di ciò che non è ancora così puramente definibile.