“Osteopatia Guardia Costiera – L’osteopatia al servizio di chi salva vite umane”: questo il nome del progetto di ricerca di interesse sanitario e promozione della salute, presentato dal CPO ed accolto favorevolmente dall’Ufficio Circondariale Marittimo, Guardia Costiera Lampedusa, maggiormente coinvolta dalle necessità di salvataggio dei rifugiati nell’ambito dell’operazione “Mare Nostrum”.

“A seguito dell’immensa mole di lavoro svolta da Marina Militare e Guardia Costiera impegnate nell’Operazione ‘Mare Nostrum‘  – si legge in una nota stampa del Comitato Promotore per la Formazione delle Competenze dell’Osteopata – si sono verificati numerosi casi di gravi disturbi muscolo-scheletrici a carico del personale. Il Comitato Promotore per la Formazione delle Competenze dell’Osteopata (CPO) ha sentito l’urgenza di mettersi a disposizione presentando un progetto di ricerca di interesse sanitario e promozione della salute di straordinario valore sociale, culturale e scientifico”.

Queste le motivazioni alla base del progetto “Osteopatia al servizio di chi salva vite umane” che sta per entrare nella fase attuativa con il primo intervento-pilota da realizzarsi in 12 mesi (fra il 2014 ed il 2015), nella Base della Guardia Costiera di Lampedusa.
“Grazie ai buoni uffici di un gruppo di giuristi esperti in Diritto dell’Immigrazione – ci dicono dal CPO – in particolare Avv. Maria Teresa Bergamaschi, tutte le necessarie autorizzazioni sono state rilasciate e il progetto inizierà il 21-11-2014 per concludersi il 31-10-2015″.

Il progetto: metodi e obiettivi

Il progetto è autofinanziato e si rivolge al recupero dello stress e delle sindromi da affaticamento eccessivo a cui sono sottoposti i Militari impegnati nel gravoso servizio di prima accoglienza e salvataggio dei profughi che cercano sulle nostre coste la salvezza da guerre, persecuzione politica e povertà più estrema. Il progetto prevede valutazione e trattamento osteopatico per i Militari della Guardia Costiera di Lampedusa, con cadenza mensile per 12 mesi. Il fine sarà favorire il recupero delle possibili alterazioni struttura-funzione che affiggono i militari con le procedure di OMT secondo i modelli osteopatici e migliorare la qualità della prestazione del soccorritore impegnato a lavorare in condizioni operative estreme.
Lo Staff Operativo sarà composto da:



  • osteopati professionisti (selezionati fra i docenti dei vari istituti che fanno parte del CPO);
  • discenti tirocinanti dell’ultimo anno di scuola di osteopatia (in affiancamento);
  • esperti di metodologia della ricerca e sindrome da stress che seguono il progetto di ricerca

Ogni incontro mensile nelle Sedi operative prevede 5 Operatori:

Responsabile Progetto (Giusepe Totaro D.O., presente a tutti gli incontri); 1-2 Docenti / Tutor selezionati; 2/3 Tirocinanti Operatori.
Come si legge nella Carta di Ottawa (OMS, 1986), la salute è creata e vissuta dalle persone all’interno degli ambienti della vita quotidiana: dove si studia, si lavora, si gioca e si ama. La salute è creata prendendosi cura di se stessi e degli altri, essendo capaci di prendere decisioni e di avere il controllo sulle diverse circostanze della vita. La società crea le condizioni che permettono a tutti i suoi membri di raggiungere la salute. Aiuto, supporto e olismo sono questioni essenziali nello sviluppo delle strategie per la Promozione della Salute.

Per informazioni e contributi: info@comitato-osteopatia.it