Clinica pratica, ricerca scientifica e formazione locale: sono questi i tre principali obiettivi perseguiti con dedizione da SIOP – Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica e Kairos Osteopatia e medicine integrate, che da anni lavorano per portare  l’osteopatia pediatrica nel mondo a sostegno della salute dei bambini in diverse nazioni, attraverso progetti umanitari.

Il primo progetto internazionale creato in un ospedale pubblico è stato quello a Pristina, in Kosovo, dove si trova l’unica struttura ospedaliera interamente pediatrica di tutto il Paese. Grazie al Protocollo siglato con il Ministero della Salute, gli osteopati formati e in formazione con SIOP hanno l’opportunità unica di trattare i bambini ricoverati in ben 9 reparti ospedalieri con licenza sanitaria ufficiale, coordinati da Tutor esperti. SIOP e Kairos organizzano 5 missioni l’anno con team dai 15 ai 20 osteopati che durante la loro permanenza possono trattare, a stretto contatto con i Medici locali, dagli 80 ai 100 bambini ricoverati per più giorni, con una media di circa 200 trattamenti a missione. Inoltre, viene garantita continuità grazie al progetto Kairospecial che prevede una giornata di trattamenti ai bambini già dimessi che ritornano in ospedale appositamente da tutte le parti del Kosovo, costruendo in questo modo anche bellissimi rapporti personali e seguendo i piccoli pazienti nel loro cammino di Salute.

Il progetto in Kosovo è stato possibile grazie all’esperienza decennale presso Ospedali italiani, in primis l’AOU Meyer di Firenze, dove il Direttore SIOP Tommaso Ferroni lavora da 17 anni e dove ha aperto nel 2011 il primo e ancora unico Ambulatorio di Osteopatia Pediatrica all’interno della struttura, al quale i residenti nella Regione Toscana possono accedere tramite CUP. Proprio al Meyer sono state create importanti raccolte dati in campo osteopatico che hanno portato alla pubblicazione di diversi studi scientifici, come la ricerca basata sull’efficacia del TMO sui pazienti in Neurochirurgia, che ha riscontrato una diminuzione del dolore percepito, del carico farmacologico e dei tempi di degenza. Attualmente, la ricerca scientifica osteopatica che SIOP e Kairos stanno portando avanti, in collaborazione con alcuni Ricercatori e con uno staff di programmatori con i quali è stata creata una APP specifica, si basa su numeri molto importanti di trattamenti pediatrici in diverse strutture e patologie: dagli ospedali italiani a quelli esteri, fino alle cliniche di neuropsichiatria infantile “Kairospecial”, nelle quali vengono trattati bambini con disabilità intellettive in modo completamente gratuito.

Le cliniche Kairospecial sono un altro fiore all’occhiello della realtà creata da SIOP e Kairos, in quanto formate proprio dagli studenti della Scuola Italiana di Osteopatia Pediatrica che partecipano durante la loro formazione alle giornate dedicate, seguiti da tutor altamente qualificati, per poi aprire nuove sedi nelle proprie città una volta diplomati, in modo da creare un’unica grande rete di Osteopati Pediatrici in tutta Italia che collabora e si autoalimenta.



“Stiamo creando progetti umanitari dedicati all’osteopatia pediatrica in varie nazioni in Europa e nel resto del mondo – dichiara Tommaso Ferroni, Direttore SIOP –. Il progetto in Kosovo è nato molti anni fa ma si è concretizzato con le prime missioni nel 2023. Fin da subito i Primari dei vari reparti ci hanno accolto con molto interesse e la collaborazione è immediatamente sbocciata. Torniamo in Kosovo con i nostri studenti ogni due mesi circa al momento, portando avanti clinica e ricerca. A breve vorremmo attivare anche la formazione locale. Oltre al Kosovo stiamo attivando progetti in varie altre nazioni, dall’Egitto alla Grecia, dall’Ungheria alla Spagna, dove abbiamo aperto già 2 anni fa una prima clinica Kairospecial.

“Dopo la formazione in SIOP, che ho concluso 3 anni fa – dichiara Federico Fiorita, osteopata di Padova e Tutor SIOP – ho continuato a formarmi nei progetti italiani in ospedale e nelle sedi Kairospecial, confrontandomi con gli studenti e seguendoli nelle loro pratiche, con la filosofia SIOP del più esperto che aiuta il meno esperto in una collaborazione comune. A Pristina ho seguito diversi gruppi di allievi e l’esperienza in ospedale è veramente indescrivibile, in pochi giorni si ha una percezione di crescita professionale e personale veramente grande”.

“Ogni reparto dell’ospedale pediatrico di Pristina ci ha messo alla prova – afferma Michela Fusaro, studente SIOP – dalla Terapia Intensiva Neonatale con oltre 40 neonati da trattare, alla Chirurgia fino all’Oncoematologia. Lavorare in team è molto formativo. Possiamo confrontarci nel trattamento e successivamente, insieme ad altri studenti e ai tutor. Ho partecipato alla missione in Kosovo, nelle strutture ospedaliere in Italia e nelle varie sedi Kairospecial. Ogni volta sento di imparare qualcosa di nuovo, che poi porto nel mio studio privato. I tre anni in SIOP sono l’inizio di un percorso di crescita che continua nel tempo.”

I progetti internazionali dedicati all’Osteopatia Pediatrica portati avanti da SIOP, in collaborazione con l’Associazione Kairos Osteopatia, sono in continuo sviluppo e già nell’autunno verranno aperte nuove cliniche e aperte nuove collaborazioni con strutture sanitarie in diverse Nazioni, in modo da sostenere la Salute di sempre più bambini e promuovere il ruolo dell’osteopatia.

Ad ottobre inizierà il 10° Triennio SIOP, 10 anni in cui la Scuola ha creato circa 250 osteopati pediatrici con una formazione completa sia teorica che pratica che da la vera base per trattare i bambini fin dalla nascita.