“Proponiamo l’osteopatia da 18 anni e per noi questo è un vanto, perché è dimostrato che abbiamo compreso prima degli altri cosa potesse essere utile ai bambini”. Con queste parole semplici e dirette interviene sul sito www.ortofonologia.it il direttore dell’Istituto di Ortofonologia – IdO,  Federico Bianchi di Castelbianco, mettendo fine ad una querelle ed insinuazioni infondate diffuse da A.I.F.I riguardo l’operato dell’osteopata Alessandro Laurenti, da anni impegnato proprio all’IdO di Roma nell’ambito del progetto tartaruga, che prevede un approccio intensivo, integrato e psicodinamico all’autismo, coinvolgendo il bambino, la famiglia e la scuola in una serie diversificata di interventi fra cui anche l’osteopatia.

Sono molti gli ospedali italiani che ad oggi prevedono la figura dell’osteopata in diversi reparti, specialmente in quelli pediatrici e nelle TIN ma non solo. Basti pensare, per citarne solo alcuni,  al Meyer di Firenze in cui c’è un ambulatorio di osteopatia che opera con successo dal 2009, o all’esperienza di Osteopatia Pediatrica e Neonatale dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma, al lavoro condotto da anni a Pescara dal gruppo di ricerca dell’A.I.OT. o, ancora,  a quello avviato da Andrea Manzotti nella Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Buzzi di Milano, dove è stato elaborato un protocollo di ricerca sull’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico del bambino prematuro in relazione alle problematiche respiratorie. Tutto ciò a conferma del fatto che l’interdisciplinarietà a favore della salute è un concetto sempre più condiviso e consolidato, anche negli ospedali.

Noi di Tuttosteopatia.it vogliamo dunque ringraziare a nome di tutti gli osteopati impegnati ogni giorno nei propri studi o nei vari reparti ospedalieri italiani, il direttore dell’Istituto di Ortofonologia – IdO, che con il suo intervento chiaro e puntuale, non lascia margini di dubbio sull’ottimo lavoro svolto, in maniera interdisciplinare, dall’osteopata Alessandro Laurenti, per il trattamento dei bambini con autismo.  Perché, si legge nel titolo della nota diffusa sul sito ufficiale dell’Istituto di Ortofonologia, “l’osteopatia serve ai bambini, non a ideologie e interessi di ordine personale”.

“I risultati dell’osteopatia sono visibili ovunque – chiosa Federico Bianchi di Castelbianco – la grande cosa è che non servono 30, 40 o 50 sedute di fisioterapia per ottenere risultati. Sono bensì estremamente poche le sedute, diradate e sicuramente nonviolente”.



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E’ un peccato che dei validi colleghi fisioterapisti sprechino delle energie per contrastare una pratica efficace quale quella osteopatica, che peraltro può essere oggetto di approfondimento e di studio affinché anche il loro lavoro possa essere il più efficace possibile a tutto vantaggio della salute dei pazienti.