Da poco più di un mese è attivo a Ravenna il Poliambulatorio pediatrico e ostetrico “Genesia” voluto e ideato dall’osteopata e fisioterapista Caterina Bucci, responsabile dell’attività osteopatica all’interno del centro, che opera in un’ottica di multidisciplinarietà insieme a diversi professionisti della salute a capo di 7 aree specifiche di intervento, a sostegno della salute di mamma e bambino e delle famiglie in generale.

L’etimologia della parola “Genesia” ne riflette il significato che l’osteopata Caterina Bucci ha voluto dare a questo progetto: partire dalle origini, dalla genesi, da “colei che genera”. Il poliambulatorio multispecialistico ravennate nasce da una visione prettamente osteopatica che guarda alla totalità degli aspetti della salute, alla famiglia a tutto tondo a partire dalla coppia, dal desiderio di concepimento alla gravidanza, sino allo sviluppo dei bambini. Il tutto in una prospettiva orientata all’accoglienza e – come ci spiega l’osteopata fondatrice di Genesia – “a guidare con empatia le famiglie con la consapevolezza che la medicina per noi è un insieme di attenzioni umane e professionali di cui l’ascolto è la più importante”.

L’osteopatia è al centro del poliambulatorio per rispondere al bisogno delle famiglie di ricevere risposte non univoche ma elaborate in un ambito integrato. Concepimento, gravidanza, età evolutiva, neuro-sviluppo, riabilitazione, sviluppo visivo e della psico-nutrizione clinica: sono queste le 7 macro aree ognuna coordinata da un professionista responsabile con l’obiettivo di gestire tutte le problematiche da condividere in équipe seguendo un metodo specifico, quello di modularsi sulle necessità del paziente e confrontarsi costantemente sul quadro clinico e l’avanzamento della terapia.



“Dopo la mia formazione in osteopatia che ho approfondito in seguito in ambito neonatale, ostetrico e pediatrico, ho sentito la necessità di portare avanti una visione totalmente integrata come solo l’osteopatia sa fare perché – spiega l’osteopata Bucci – per andare a trattare e curare le più disparate patologie c’era bisogno di avere un équipe dedicata, come per l’ambito del neuro-sviluppo per il quale abbiamo cominciato a fare delle visite integrate grazie alla guida della nostra neuropsichiatra infantile per poter fare una valutazione globale del bambino su tutti i profili: dall’area logopedica a quella motoria e, dal punto di vista osteopatico, una valutazione strutturale che è accolta a braccia aperta dalla nostra neuropsichiatra, dott.ssa Elena Vanadia che conosce molto bene il lavoro degli osteopati con cui lavora quotidianamente nell’istituto di ortofonologia. Questo ci permette di trovare il canale di acceso per andare a migliorare delle problematiche di neuro-sviluppo ma non solo; è un lavoro integrato che investe tutte le aree, inclusi gli aspetti psicologici e relazionali della famiglia e del bambino”.

Tra i disturbi più frequenti oggetto di trattamento osteopatico ci sono le plagiocefalie, le asimmetrie posturali infantili, colichette, reflusso, ma anche difficoltà nell’allattamento al seno con il supporto dell’ostetrica, ma anche – per quanto riguarda le altre aree e professioni sanitarie – tutto ciò che riguarda l’ambito del neuro-sviluppo, sospetti di spettro autistico e non solo ma anche l’ortopedia pediatrica con quelle che sono piccole situazioni da correggere fino a tutta la parte di neuro-ortopedia. “Sicuramente la sinergia e la stima dei diversi professionisti della salute verso l’osteopatia è crescita moltissimo negli ultimi anni  – racconta l’osteopata Bucci – il rapporto continuo con i medici pediatri ha permesso una migliore collaborazione tanto che sono gli stessi pediatri a sottoporre casi di dismorfismi cranici e plagiocefalie all’attenzione degli osteopatia”.