L’embriologia è l’ultima frontiera nello studio dell’anatomia, che come sappiamo è alla base dell’osteopatia. Nello studio di questa materia possiamo tuttavia parlare di due epoche storiche individuabili prima e dopo Erich Blechschmidt.
Le ricerche di Blechschmidt hanno non solo cambiato considerevolmente lo studio dell’embriologia, ma soprattutto hanno supportato l’osteopatia biodinamica, che nei sui scritti ha trovato tantissime risposte che da Sutherland in poi, tanti colleghi hanno sentito nelle mani.
Ad aiutare tutti noi nel suo studio sono arrivate le ottime traduzioni di tre libri di Blechschmidt editati da Futura Publishing Society, a cui abbiamo chiesto di illustrarci nel dettaglio la differenza tra i tre testi che vi riportiamo di seguito.

La differenza, o continuità, dei tre testi (che potrebbero definirsi come una collana) sta proprio nella spiegazione progressiva dei vari e inediti processi biologici che riguardano non tanto cosa avvenga nel corso  dell’embriogenesi, ma come e perché abbiano luogo gli eventi che accompagnano la formazione dell’embrione. Le recenti acquisizioni sperimentali inerenti l’attivazione genica, le ricerche del Premio Nobel E.R. Kandel, quelle di D. Ingber sulla tensegrità, le sperimentazioni del Professor Gasser, dipartimento di Genetica e Anatomia presso l’Università della Louisiana, e quelle di Brian Freeman, Università del New South Wales, Australia, stanno facendo riemergere il valore della cosiddetta epigenetica di cui Blechschmid è antesignano.

I campi metabolici sono a tutti gli effetti assimilabili alla dinamica delle forze meccaniche che sottendono l’espressività biologica, in ambito fluidico e dell’integrità tensionale (tensegrità). La descrizione di tali processi è l’aspetto che caratterizza il primo volume, intitolato Come inizia la vita umana (al momento in ristampa).



Nel secondo volume – La base ontogenetica dell’anatomia umana – l’autore descrive in particolar modo i vari stadi dello sviluppo umano, lo sviluppo del sistema nervoso nella sua complessità, degli organi di senso, quelli del movimento, degli organi viscerali e i modelli di comportamento umano, che all’epoca non potevano essere supportati dalla ricerca sperimentale, ma che attualmente, con gli innovativi studi di A.D. Craig sull’interocezione e la scoperta della rappresentazione nel lobo dell’insula (importante porzione della formazione limbica) e delle informazioni sullo stato del corpo, si è riusciti a creare quel ponte anatomico tra stato psichico e funzione somatica.

Infine, con il terzo volume, intitolato Biocinetica e biodinamica della differenziazione umana, Erich Blechschmidt descrive con particolare cura tutti i campi metabolici biodinamici precoci e i campi metabolici biodinamici tardivi dandone insieme al Professor Raymond F. Gasser un’approfondita spiegazione del perché, del come e del quando tutto ciò avviene nell’embrione.

È consigliabile la lettura dei tre testi di Blechschmidt in ordine di pubblicazione.