Trattamento manipolativo osteopatico in Terapia Intensiva Neonatale: questo il titolo della ricerca scientifica condotta dal dipartimento di ricerca AIOT Pescara e pubblicata il 24 giugno scorso su Medical Sciences.

Frutto di un lavoro decennale nella Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale “Spirito Santo” di Pescara, lo studio osservazionale, longitudinale, retrospettivo, ha incluso un totale di 1249 neonati, di cui 597 sono stati sottoposti al Trattamento Manipolativo Osteopatico.

Finalizzato a valutare l’impatto del trattamento manipolativo osteopatico (OMT) sui neonati ammessi in un’unità di terapia intensiva neonatale, lo studio – condotto da Luca Cicchitti, Gina Barlafante, Vincenzo Cozzolino, Marco Verzella  e Cinzia Renzetti dell’AIOT Pescara; da Alessandra Di Lelio, Giuseppe Lucisano  e  Maria Chiara Rossi del
CORESEARCH-Center for Outcomes Research and Clinical Epidemiology di Pescara e da Susanna Di Valerio e Paola Fusilli dell’Unità di terapia intensiva neonatale all’Ospedale Santo Spirito – ha evidenziato come l’aumento di peso dei neonati sia stato più marcato nel gruppo  sottoposto al trattamento osteopatico rispetto al gruppo di controllo, così come anche la riduzione della durata di degenza all’interno dell’ospedale.



Il risultato chiave si è avuto nei neonati prematuri gravi dove si è registrato un dimezzamento della durata della degenza.

Questo articolo evidenzia risultati importantissimi e getta le basi per nuove prospettive cliniche in questa particolare popolazione di pazienti. “La pubblicazione di questo articolo scientifico è stato possibile grazie al Dipartimento di Ricerca AIOT  – ci spiegano dal Dipartimento di Ricerca della nota scuola di Osteopatia pescarese – composto da diversi Research Fellows, agli studenti del IV e V anno che hanno svolto il tirocinio clinico all’interno della Terapia Intensiva Neonatale, ai tutor e al personale medico-infermieristico dell’Ospedale “Spirito Santo” di Pescara. Dal 2006 l’AIOT è presente all’interno della Terapia Intensiva Neonatale e offre ai propri studenti un’esperienza unica nel suo genere che consiste nel valutare e trattare i neonati prematuri. Gli studenti del IV e V anno vengono seguiti dai tutor all’interno del reparto, quelli del IV si apprestano a valutare i neonati e riportare la propria valutazione al tutor che controlla che sia stata effettuata in maniera corretta mentre gli studenti del V anno dopo essersi confrontati con i colleghi del IV anno, procedono al trattamento sotto la supervisione del tutor”.

Qui l’articolo completo sulla rivista Medical Science