Si tenuto lunedì scorso, 15 dicembre, nella Biblioteca del Senato della Repubblica “Giovanni Spadolini” di Roma, il Convegno dal titolo: “I primi 25 anni del ROI: il riconoscimento, la formazione e la ricerca scientifica. Storia di un progetto che ci unisce all’Europa”, un’occasione importante in cui il Registro Osteopati d’Italia ha fatto il punto su tutte le tappe percorse sin’ora sulla strada del riconoscimento ed ha presentato la nuova veste grafica del sito e del logo del ROI.

Consiglio Direttivo ROI

Assente per motivi inderogabili, il ministro Beatrice Lorenzin, il quale ha però voluto far sentire la propria vicinanza e “apprezzamento per questa importante giornata” attraverso una lettera al presidente Paola Sciomachen.



“Occasione unica per ripercorrere le principali tappe della ‘vita’ del Registro degli Osteopati d’Italia e per ricordare il ruolo strategico che lo stesso svolge a garanzia e tutela degli utenti di Osteopatia”. Queste le parole del ministro Lorenzin nella missiva a sostegno del lavoro svolto dal Registro per l’osteopatia in tutti questi anni, e anche di apprezzamento per la giornata organizzata in occasione dei suoi primi 25 anni di storia.

“Di certo – scrive il ministro della Salute – se sono stati compiuti grandi passi nell’ambito di questo settore, si deve anche alla Vostra preziosa collaborazione e all’impegno che incessantemente mostrate per rendere migliore la qualità delle prestazioni rese e dei servizi erogati”.

Parole importanti quelle del ministro Lorenzin, che in un momento delicato come questo per il riconoscimento della professione, risuonano come un grande sostegno a favore della professione osteopatica e della strada che si è intrapresa a questo fine e che il ROI, in primis il suo presidente Paola Sciomachen, perseguono sin da principio.

Grande fermezza di intenti è stata espressa proprio dal presidente del ROI, che nel discorso tenuto in occasione del convegno a Roma di lunedì scorso ha detto:“siamo arrivati ad oggi, quando il ROI, in seguito alle dichiarazioni del ministero della salute, che ha sollecitato la necessità di arrivare ad una regolamentazione dell’osteopatia come professione sanitaria, si è fatto portavoce di una esigenza già presente all’interno della nostra categoria. Tale esigenza comprende la legittima richiesta di definizione del profilo professionale, che individui le caratteristiche del professionista, a tutela dell’utenza e a vantaggio di tutte le professioni sanitarie, nella definizione di un ambito preciso di intervento, che è complementare e non alternativo o sostitutivo di alcun altra professione sanitaria”.