Si celebra domani, 17 novembre, la 10^ edizione della Giornata Mondiale della Prematurità, una manifestazione globale volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle nascite pretermine, che avvengono cioè prima della 37^ settimana di gestazione. Ogni anno sono quasi 15 milioni in tutto il mondo e più di 30mila in Italia le nascite premature, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità annovera tra gli obiettivi essenziali da raggiungere entro il 2035, proprio il miglioramento della qualità della vita nel prematuro.

Le complicanze della prematurità sono principalmente legate alla disfunzione per immaturità degli organi che in alcuni casi si risolvono del tutto, mentre in altri possono verificarsi delle disfunzioni organiche residue. Tra gli apparati maggiormente coinvolti da possibili disfunzioni legate alle nascite pretermine sicuramente c’è il sistema nervoso centrale, l’apparato gastro-intestinale, il sistema respiratorio, l’apparato visivo e il sistema immunitario/metabolico, anche se è possibile che fragilità o patologie possano essere rilevate anche in una successiva fase di crescita.
Sono diverse le ricerche scientifiche a sostegno dell’osteopatia come valido supporto nella gestione e cura del bambino nato prematuro, per esempio nel miglioramento della saturazione e contenimento del battito cardiaco conferendo in modo particolare al “tocco gentile” osteopatico, una valenza importante nella riduzione dei giorni di degenza dei nati prematuri ed una facilitazione nella transizione da allattamento artificiale ad allattamento materno rispetto ai bimbi non sottoposti a trattamento manipolativo osteopatico (qui un approfondimento).

L’importanza del “tocco” osteopatico è sempre più riconosciuta nelle TIN di molti ospedali italiani in cui la figura dell’osteopata è diventata parte di team multidisciplinari per la cura di neonati, proprio perché la manipolazione effettuata sin dai primi giorni di vita aiuta il neonato a stimolare i sensi e quindi a migliorare il suo stato clinico.

In Italia esiste un progetto che da diversi anni di dedica ai “più piccoli tra i piccoli”, ossia ai nati prematuri. È RAISE – Research and Assistance for Infants to Support Experience, promosso dalla Fondazione C.O.ME. Collaboration ONLUS e presente in oltre 20 sedi tra ospedali, enti e associazioni italiane in cui osteopati con esperienza professionale di alto profilo si occupano di garantire trattamenti osteopatici gratuiti a bambini svantaggiati e con disabilità in età pediatrica, anche dopo le dimissioni dall’ospedale adottando un approccio terapeutico multidisciplinare.



Anche quest’anno in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità RAISE lancia l’iniziativa RAISE WEEKS rivolta agli osteopati che vorranno rendersi disponibili dal 17 novembre sino al 4 dicembre, a trattare i piccoli pazienti nelle giornate di “trattamento solidale” in cambio di un piccolo contribuito volontario per sostenere la ricerca.

Scarica il flyer per gli osteopati.