Approvato in Francia il decreto n° 2014-1043 del 12 settembre 2014 (entrato in vigore il 15 settembre) relativo all’approvazione degli istituti di formazione in osteopatia.
Stabilite dunque procedure e condizioni di approvazione delle scuole francesi di osteopatia e la creazione di un comitato consultivo nazionale per l’approvazione delle stesse.

La novità sostanziale decretata riguarda la durata della formazione, che deve essere espletata da tutte le scuole in 5 anni per circa 4.500 ore, e l’accreditamento delle stesse, con obblighi quali:

  • la consulenza scientifica;
  • il consiglio pedagogico;
  • una commissione per la validità degli studi;
  • una nuova organizzazione scolastica (il direttore della scuola deve essere un osteopata con diploma universitario o 5 anni di esperienza nella gestione);
  • un progetto educativo con formazione clinica (almeno 150 consultazioni);
  • qualità di formatori ed insegnanti;
  • nuovo obbligo riguardante le strutture scolastiche che devono prevedere 5 m2 per studente;
  • un numero massimo di studenti definito.

L’ultimo punto sostanziale, e del tutto discutibile, riguarda il diploma interuniversitario (DIU) per i medici che sarà riconosciuto come un diploma di osteopatia anche se la formazione è di 200 ore in 2 anni.
“Ci sono senz’altro dei passi avanti – ci dice Jean Louis Boutin, direttore del portale francese dell’Osteopatia www.osteopathie-france.netma purtroppo non risolveranno tutto”.

Una o più ordinanze saranno pubblicate nel mese di ottobre, quando dovrebbe aver luogo l’ultima riunione tripartita tra medici, fisioterapisti e osteopati per sviluppare gli elementi finali del manuale di formazione.



“Se gli osteopati e i sindacati accolgono favorevolmente il presente decreto – confida Boutin – non è detto che il numero di scuole, 54 ad oggi, diminuirà. Il ministro prevede una riduzione del 40 per cento di esse, ma non credo, perché le scuole avranno un anno per adattarsi alle nuove condizioni”.
Due scuole si sono fuse: quella di Marsiglia e di Aix in Provence, e probabilmente molte altre faranno la stessa cosa per sopravvivere.
Dal mio punto di vista – dice il direttore di osteopathie-france.net – il numero delle scuole potrebbe ridimensionarsi di un 10 per cento, ne resterebbero tuttavia troppe”.

Dura la reazione di osteopati fisioterapisti. “Sono in guerra contro il decreto”, dice Jean Louis Boutin e “andranno al Consiglio di Stato per ottenere l’annullamento”.

Leggi il decreto francese sul sito www.legifrance.gouv.fr