Si terrà il 23 maggio a Bologna, presso l’Hotel De La Gare in piazza XX settembre 2, l’assemblea per il rinnovo delle cariche elettive ROI; si voterà dunque per l’elezione del Presidente, Consiglio Direttivo e Collegio dei Probiviri.

Sono due i candidati alla Presidenza del Registro Osteopati d’Italia: il presidente uscente Eduardo Rossi e Paola Sciomachen, attualmente vice presidente del ROI. Nell’attesa che anche il candidato Rossi ci risponda alle domande, vi proponiamo di seguito l’intervista alla candidata Paola Sciomachen. E’ un modo per poter approfondire da un lato il piano programmatico riguardo la strategia ed obiettivi dei candidati e dall’altro, attraverso il simpatico questionario di Proust, per conoscerne meglio il profilo personale, le proprie peculiarità da un punto di vista più “intimo”.

Iniziamo con l’intervista a Paola Sciomachen, che delineerà gli obiettivi strategici del proprio programma.

Professione sanitaria o professione non sanitaria?
Professione sanitaria.

Quali ritiene debbano essere, nell’ordine, le azioni da intraprendere perché l’osteopatia possa diventare una professione sanitaria?
Definire il percorso formativo ed il profilo professionale coadiuvati da tecnici che operano in ambito istituzionale per le rispettive competenze. Individuare gli interlocutori con cui dialogare negli adeguati ambiti istituzionali al fine di perseguire il nostro obbiettivo; impegnarsi per la qualificazione del professionista attraverso l’aggiornamento; impegnarsi nella promozione e nello sviluppo della ricerca; promuovere la collaborazione ed il dialogo con i professionisti sanitari e con le strutture sanitarie; lavorare in sinergia con le associazioni di osteopati che hanno gli stessi obbiettivi e intraprendere ed incrementare il dialogo con le associazioni e le organizzazioni europee.

Come intende migliorare la comunicazione tra il direttivo e i soci?
Perfezionando l’utilizzo del sito web e dei social network e individuando all’interno del direttivo addetti stampa e alla comunicazione. Non da ultimo, attraverso il coordinamento e la comunicazione con le realtà esistenti.

In che modo si può migliorare la trasparenza nella gestione delle risorse dell’associazione?
Attraverso un maggiore rigore e maggiore trasparenza nell’adempimento del ruolo del tesoriere affinché gestisca in modo chiaro, trasparente e responsabile le risorse. L’idea è anche quella di pubblicare sul sito, dei dati contabili rilevanti. A tal fine e a tutela della trasparenza degli associati propongo di riformare lo statuto ed il regolamento amministrativo.

Come intende diminuire le spese relative ai costi degli organi istituzionali che, al momento, incidono per il 50% sul bilancio dell’associazione?
Le spese di ciascun membro del direttivo devono essere approvate dal consiglio nonché giustificate non solo dalla ricevuta, quanto dalla motivazione. Si deve fare un piano di spese in base agli obiettivi che ciascun consigliere deve raggiungere e al lavoro che gli è stato assegnato. Bisogna inoltre implementare le riunioni via Skype e altri mezzi di comunicazione e contenere in modo significativo le spese di viaggio, vitto e alloggio.

Pensa anche lei che la ricerca osteopatica sia fondamentale per il riconoscimento della professione? Come intende promuoverla?
Penso che la ricerca sia fondamentale e che all’interno del direttivo ci debba essere chi se ne occupa specificamente cercando fondi, contatti e collaborazioni, nonché organizzando eventi.

Questionario di Proust

Il tratto principale del mio carattere.
Determinazione, sensibilità e rifiuto dell’omologazione

La qualità che desidero in un uomo.
Lealtà, forza di carattere e sensibilità 



La qualità che preferisco in una donna.
Intelligenza e sensibilità

Quel che apprezzo di più nei miei amici.
Lealtà e disponibilità 

Il mio principale difetto.
Non destinare adeguate energie al soddisfacimento delle mie esigenze

La mia occupazione preferita.
Lettura

Il mio sogno di felicità.
Riuscire a dare sempre un senso positivo alla mia vita

Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia.
Non avere più l’affetto delle persone che amo

Quel che vorrei essere.
Quello che sono, con lo stimolo a migliorare e crescere ogni giorno

Il paese dove vorrei vivere.
Quello in cui ci siano opportunità per tutti e venga riconosciuto il merito e rispettata la legalità

Il fiore che amo.
L’orchidea

L’uccello che preferisco.
L’aquila

I miei autori preferiti in prosa.
Morante, Fallaci, Roth, Marquez e tanti altri

I miei poeti preferiti.
Gli ermetici

I miei compositori preferiti.
Mozart, e il pop-rock anni ’70

I miei pittori preferiti.
Impressionisti, espressionisti astratti americani e pop art

I miei eroi nella vita reale.
Le minoranze che lottano per la difesa dei propri diritti

Le mie eroine nella storia.
Tutte le donne che hanno la forza ed il coraggio di vivere e di rivendicare la parità di genere difendendo le  proprie caratteristiche.

Quel che detesto più di tutto.
Il fanatismo

I personaggi storici che disprezzo di più.
I dittatori

L’impresa militare che ammiro di più.
La miglior battaglia e’ quella che si vince senza combattere (L’arte della guerra. Sun Tzu)

La riforma che apprezzo di più.
Quella delle pensioni

Il dono di natura che vorrei avere.
Una voce adatta al canto

 Come vorrei morire.
Serenamente

Stato attuale del mio animo.
Concentrata ed emozionata

Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
Quelle dei giovani

 Il mio motto.
Non fermarsi mai ma comprendere i propri limiti

Grazie.