Nel 2018 l’Osteopatia ha compiuto passi da giganti: è stata riconosciuta come formalmente come professione sanitaria dalla legge n. 3 dell’11 gennaio 2018. a seguito di questo importante evento, sono cambiate tante cose, tra cui anche le modalità per svolgere la professione di Osteopata, ecco l’articolo aggiornato su come Diventare Osteopata 

Prima del riconoscimento accadeva…

In Italia l’Osteopatia non è riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale. Malgrado l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel novembre 2010 abbia pubblicato i Parametri di riferimento per la formazione in Osteopatia (scarica qui il documento) decretando di fatto l’Osteopatia come disciplina medica complementare, in Italia a differenza di altri Paesi europei (vedi Inghilterra e Francia), siamo ancora sulla strada verso il riconoscimento ufficiale.

Scopri lo status dell’Osteopatia in Europa.

Passi importanti sono stati compiuti di recente: il 17 aprile 2012 la Camera dei Deputati ha approvato il testo unificato sulla disciplina delle professioni non regolamentate, tra cui l’Osteopatia.



Ad oggi Il tema riconoscimento dell’Osteopatia è all’interno dell’agenda politica anche al Senato, in Commissione Sanità, dove è in discussione il Disegno di legge n. 1324 a firma del Ministro Lorenzin. Il disegno di legge si riferisce al riordino generale della professione inserendola tra quelle sanitarie.
Tuttavia, benché non esista ancora una legge che riconosca questa disciplina, non ce n’è una che ne limiti la pratica.

Chi è l’osteopata e cos’è l’Osteopatia

L’osteopata è un professionista della salute che intraprende una terapia manuale, complementare alla medicina
classica, che non prevede l’utilizzo di farmaci e si avvale di un approccio causale e non sintomatico. Si preoccupa di utilizzare un approccio olistico alla persona, di cercare la causa alla base del disturbo, non di curarne il sintomo. Per questo motivo può localizzare la causa anche in una zona diversa rispetto a quella in cui il problema si manifesta. L’osteopatia aiuta a riequilibrare le funzioni vitali e agisce con uno scopo curativo e anche preventivo. Le indicazioni per un trattamento osteopatico sono molto ampie e indicate per tutte le fasce di età; è efficace per la prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, a cui possono però associarsi delle alterazioni funzionali degli organi e visceri e del sistema cranio sacrale.

Come si diventa osteopata?

Sono due i percorsi formativi possibili in Italia: uno di 6 anni, part-time, a cui si accede con una laurea di primo livello in discipline mediche, quindi laurea in medicina, fisioterapia, odontoiatria, scienze motorie, e l’altro invece quinquennale a tempo pieno, a cui si può accedere con la scuola media superiore.

Nel documento OMS di cui sopra è possibile leggere i Parametri di riferimento per la formazione in osteopatia in Italia.

Eccol’elenco delle Scuole di Osteopatia italiane

La mancanza di uno status giuridico per l’Osteopatia ha per necessità oggettiva richiesto la costituzione di forme associative professionali che si adoperano nell’ottenere non solo un riconoscimento legale della professione, ma anche regolamentazione e tutela della professione osteopatica. La principale associazione italiana di regolamentazione è il Consiglio Superiore di Osteopatia (CSdO), costituita dalle maggiori associazioni di professionisti osteopati presenti sul territorio nazionale, tra cui il ROI Registro Osteopati d’Italia.

Tutte le scuole iscritte al Registro adempiono i criteri formativi delineati nelle Linee Guida OMS, in conformità con quelli europei.