Esiste un nesso tra vaccinazione e danni irreversibili per la salute umana. A stabilirlo diverse sentenze, ultima in ordine di tempo la sentenza n. 148 del 2012 emessa lo scorso 15 marzo, con cui il Tribunale di Rimini, sezione Lavoro,  ha riconosciuto il nesso di causalità tra la vaccinazione trivalente Morbillo-Parotite-Rosolia – “non obbligatoria ma fortemente incentivata dallo Stato” come si legge nella sentenza – e l’autismo di un minore (B.V.), vittima di vaccino soffre di “Disturbo Autistico associato a Ritardo Cognitivo Medio”.

Accolte tutte le richieste difensive, rendendo di fatto giustizia ad un bambino vittima del vaccino trivalente MPR effettuato il 26 marzo 2004 all’Ausl di Riccione.
Parlano chiaro le motivazioni della sentenza che condanna il Ministero della Salute, attraverso un excursus irrimediabilmente discendente che ha visto la vita di questo bambino e della sua famiglia cambiare tragicamente da quel vaccino. Le reazioni avverse sul piccolo si sono manifestate subito, già lo stesso giorno in cui è stata effettuata la profilassi trivalente con nervosismo, diarrea. Gli effetti devastanti di questo vaccino si sono susseguiti tra il 2004 e il 2005 quando il minore ha iniziato a manifestare segni di grave disagio psico-fisico sino alla data più drammatica: il 31 agosto 2007, quando gli è stata riconosciuta un’invalidità totale e permanente al 100 per cento. Solo il 27 giugno 2008 è stato riconosciuto il nesso di causalità tra inoculo del vaccino e infermità dal dott. Niglio, confermato l’anno successivo dallo specialista dott. Massimo Montanari.

Quello che ci deve far riflettere è che esiste una legge dello Stato, la Legge n. 210/1992 che stabilisce i danni da vaccino. Il fatto che lo stato abbia emesso una Legge per risarcire le vittime da danni da vaccino deve sensibilizzarci sulla frequenza con cui si verificano danni di questo genere.

Il caso di Rimini è solo quello più recente, ma ce ne sono degli altri che testimoniano il nesso tra vaccini e autismo e anche che non solo è possibile citare in giudizio il Ministero della Salute, ma anche vincere questa battaglia.

Il 2 dicembre 2009 il Tribunale di Busto Arsizio accoglie la domanda di risarcimento avanzata dai genitori di una bambina vittima di danni da vaccino, secondo la legge n. 210 del ’92, riconoscendo di fatto, come si legge nella stessa sentenza “il nesso causale fra  l’infermità e le vaccinazioni somministratele in  data 16.12.1999 e le seguenti reazioni allergo-immunologiche post-vaccinali”. Scarica la sentenza.



La malattia ha esordito immediatamente dopo la somministrazione dei vaccini del dicembre del 1999 con comparsa della perdita di equilibrio e regressione del linguaggio. “Il quadro clinico – si legge nella sentenza – si è aggravato in seguito alla ulteriore somministrazione vaccinale con Anti MMR del 15.6.2000, Anti Haemophilus Influenzae tipo B del 22.2.200 e Anti Polio del 30.1.2001”.

Il 5 novembre del 2007 un articolo a firma di Carlo Galasso pubblicato su Il Resto del Carlino, racconta di un’altra “battaglia vinta”, quella di un ragazzo – all’epoca 22enne – che dopo 7 anni, ha visto riconosciuta la causa della suo autismo. Il giudice del Tribunale del lavoro di Genova ha dato ragione ad una famiglia originaria della Val di Magra, da poco tempo trasferitasi a Savona: il loro figlio è diventato autistico a causa della vaccinazione antipolio che all’epoca, siamo nel 1987, era obbligatoria. Riconoscendo il “nesso di casualità” di fatto il giudice ha condannato il ministero della sanità a corrispondere l’indennizzo previsto dalla legge del ’92, che consiste in un vitalizio di circa 2.500 euro mensili.

Sempre nel 2007, il 13 dicembre, il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza che “condanna la Asl provincia  di Milano 3 a liquidare ai ricorrenti l’indennizzo di cui  agli artt. 1 e segg.  della legge 210 del ’92”. Di fatto il Tribunale di Milano, sezione Lavoro, anche in questo caso ha riconosciuto il nesso di causalità tra vaccino e danni ad esso correlati. “L’autismo diagnosticato al piccolo S.V. nell’agosto 2003 – si legge nella sentenza – è legato da nesso di causalità alla somministrazione di vaccino trivalente antimorbillo-rosolia-parotite “Morupar” effettuata in data 27/11/2002, dopo che già a distanza di due mesi da tale somministrazione, il bambino aveva iniziato a manifestare segni di sofferenza neurologica“. Il bambino è vittima di “lesioni del sistema nervoso centrale con conseguenze gravi e permanenti”.

Il 24 settembre 2004 il Tribunale di Genova ha accolto la richiesta dei genitori di un bambino vittima da danni da vaccino, affetto – come specificato nella sentenza – da “patologia neuropsichica cagionata da vaccino profilassi”.

I danni da vaccino non riguardano solo l’autismo, anche altre patologie. Per esempio:

“Il figlio contrae la poliomelite con la vaccinazione: entrambi i genitori vanno risarciti”. Così titolava un articolo apparso su La Stampa del 21 aprile 2010, dando notizia di quanto stabilito dalla sentenza 5190/10 emessa dalla terza sezione civile della Cassazione decretando che: ”quando in seguito alla vaccinazione il figlio contrae la poliomielite, non solo il piccolo ha diritto al risarcimento del danno – biologico, morale e patrimoniale – ma anche i genitori (singolarmente) devono essere indennizzati in rapporto alla vita di relazione e al dovere di assistenza continua e solidale al minore per il resto della sua vita dolorosa”.

Quelle sopra menzionate sono solo alcune delle sentenze che conosciamo in merito. Per informazioni rimandiamo alla pagina Facebook dell’attivissimo Comilva Puglia e il Comitato nazionale Comilva

“Il corpo umano è la farmacia di Dio ed ha in sé tutti i liquidi, farmaci che la saggezza di Dio ha pensato necessari alla felicità dell’uomo ed alla sua salute”. Questo il pensiero di Still, il padre fondatore dell’Osteopatia, e sulla base di questo concetto si sviluppa anche la mia considerazione osteopatica. Probabilmente il vaccino è solo la causa scatenante; di base quello che la maggior parte degli studiosi considerano è che il bambino possa aver già accumulato in utero un’intossocazione da metalli pesanti.