E’ di qualche giorno fa la notizia della moratoria chiesta da AsSIS – consorzio di cui fanno parte medici, avvocati, singoli cittadini e associazioni – perché si sospenda la somministrazione di massa del vaccino anti-papilloma virus (HPV) “in attesa di una valutazione appropriata della letteratura scientifica che avanza dubbi sulla sicurezza e sull’efficacia di questo vaccino”.
Per approfondire perché questa profilassi per cui si spendono 39 milioni di euro l’anno, non dia certezze: clicca qui.

E’ doveroso tornare sull’argomento – oltre che sottoscrivere la moratoria in fondo a questa pagina – intanto perché si stima che il 75% degli individui venga infettato nel corso della vita (fonte: Ministero della Salute) e poi per almeno due ordini di motivi. Innanzitutto per assodare che i vaccini non sono la panacea per tutti i mali soprattutto se – come in questo caso – la sua efficacia nell’impedire l’insorgere del tumore della cervice uterina è ignota, poiché è dimostrato che può solo ridurre la formazione delle displasie dovute a 2 genotipi dell’HPV. Si badi bene che esistono oltre 120 tipi di Hpv, che si differenziano per i tipi di tessuto che infettano. Più di 40 tipi interessano l’epitelio anogenitale (cervice uterina, vagina, vulva, retto, uretra, ano, pene), e alcuni fra questi sono definiti Hpv ad alto rischio perché collegati all’insorgenza di vari tipi di tumori, soprattutto della cervice, ma anche del pene, dell’ano, della vulva e altri (fonte: www.epicentro.iss.it).

Il secondo motivo per cui tornare sul tema HPV è quello di rimarcare un concetto basilare e spesso sottovalutato
a favore delle campagne pro vaccinazione, ossia l’importanza dell’uso del preservativo per la prevenzione di malattie sessualmente trasmesse.

I papillomavirus umani (Hpv, dall’inglese Human papilloma virus) sono virus a Dna che si trasmettono infatti per via sessuale, o tramite un semplice contatto nell’area genitale. L’uso del preservativo può essere dunque un mezzo di prevenzione molto importante.



Il problema vero riguardo il preservativo è, incredibilmente, il tabù che ancora esiste sul suo utilizzo. Dal 1998 esiste in Italia un sito dedicato ai preservativi: www.comodo.it il portale dei preservativi.
Nasce con la mission di promuovere l’uso del preservativo in maniera simpatica e divertente, aiutando a scegliere il preservativo giusto. Per esempio introduce la possibilità di acquistare i preservativi su “misura” oltre a quelli anallergici per chi trova nel lattice un ostacolo all’utilizzo.

In questa pagina l’elenco di tutti i tipi di profilattici.

La sessualità resta un argomento di difficile da trattare in Italia per cui Comodo.it è un mezzo utile per i giovani desiderosi di più informazioni che possono approfondire l’argomento su un sito dedicato: Comodo.it Educational, progetto educativo di Comodo.it.

www.comodo.it

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